La Protezione Civile ha emesso un’allerta meteo di livello giallo per la giornata di sabato 22 novembre 2025, segnalando una ordinaria criticità legata a rischio idraulico, idrogeologico e temporali su numerose aree del Mezzogiorno e del Centro Italia. L’avviso riguarda principalmente la Calabria, la Campania, la Puglia, la Sicilia, l’Abruzzo, il Molise, la Basilicata, l’Umbria, il Lazio, le Marche e porzioni dell’Emilia-Romagna.
In Calabria, tutte le fasce costiere e interne, dal versante Jonico settentrionale fino a quello meridionale e tirrenico, risultano interessate da allerte multiple per rischio idraulico, idrogeologico e temporali. Le province coinvolte sono Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Situazione analoga in Campania, dove l’allerta gialla riguarda vaste zone della regione, con attenzione particolare ai bacini del Tusciano e Alto Sele, alla Piana Campana, a Napoli e alle isole, all’area vesuviana, alla penisola sorrentina e amalfitana, ai Monti di Sarno e ai Monti Picentini. Le province coinvolte sono Napoli, Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, con allerte sia per rischio idrogeologico che idraulico.
L’Abruzzo è interessato da una tripla criticità su tutta la dorsale appenninica e le aree fluviali: bacini del Tordino e Vomano, Aterno, Pescara, Sangro, oltre alla Marsica. Le province di Teramo, L’Aquila, Pescara e Chieti devono prestare particolare attenzione per fenomeni temporaleschi e rischio idrogeologico.
Anche in Basilicata, nelle aree classificate come Basi-A2, Basi-C e Basi-D, si segnala un’allerta per temporali e rischio idrogeologico, che interessa in particolare le province di Potenza e Matera.
In Molise, le zone sotto osservazione sono: Frentani-Sannio-Matese, Alto Volturno-Medio Sangro e la fascia litoranea, con allerta per temporali e rischio idrogeologico nelle province di Campobasso e Isernia.
Per quanto riguarda la Puglia, le criticità gialle si estendono su tutte le province: da Foggia al Salento, passando per i bassi bacini del Fortore e dell’Ofanto, Gargano e Tremiti, Subappennino Dauno, Puglia centrale adriatica e bradanica, bacini del Lato e del Lenne, fino a Taranto, Bari, Brindisi e Lecce. L’allerta riguarda sia il rischio temporali che quello idrogeologico.
In Sicilia, si segnalano condizioni avverse praticamente in tutta la regione. Interessate le aree del Centro-Meridione e le isole Pelagie, il versante ionico e tirrenico del Nord-Est, il bacino del fiume Simeto, il Nord-Ovest con le isole Egadi e Ustica, il Sud-Ovest e Pantelleria, oltre al versante stretto di Sicilia. Le province coinvolte sono Palermo, Messina, Catania, Siracusa, Ragusa, Enna, Trapani, Agrigento e Caltanissetta, con allerte gialle per temporali e rischio idrogeologico.
L’Umbria vede coinvolte tutte le zone di allerta: Chiascio-Topino, Nera-Corno, Trasimeno-Nestore, Chiani-Paglia, Medio e Alto Tevere, che interessano in particolare le province di Perugia e Terni, con criticità gialla per rischio idrogeologico e temporali.
Nel Lazio, il settore in allerta è l’Appennino di Rieti, dove permane una criticità gialla per rischio idrogeologico.
In Marche, l’allerta riguarda i settori denominati Marc-1, Marc-2, Marc-3, Marc-4 e Marc-6, che includono aree delle province di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Fermo e Pesaro Urbino, con rischio idrogeologico segnalato.
Infine, anche in Emilia-Romagna si registra un’allerta gialla, limitata però alle aree appenniniche: montagna emiliana centrale, montagna bolognese, montagna romagnola e alta collina romagnola, con possibili criticità idrogeologiche nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, e Forlì-Cesena.
La Protezione Civile invita i cittadini a prestare massima attenzione in tutte le aree segnalate, evitare spostamenti non necessari e seguire costantemente gli aggiornamenti tramite i canali ufficiali regionali e locali, soprattutto in caso di peggioramento dei fenomeni previsti. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
