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Ad Aosta arriva il caffè più costoso d’Italia: 50 euro per una tazzina: ecco perché è così caro

Il 29 novembre al Caffè Nazionale di Aosta sarà possibile degustare il Panama Geisha dell’Hacienda La Esmeralda, caffè da record mondiale, al costo di 50 euro a tazzina per un’esperienza sensoriale unica.
Credit © Unsplash

Ad Aosta arriva un’esperienza gastronomica senza precedenti per gli appassionati di caffè. Il prossimo 29 novembre, al Caffè Nazionale in piazza Chanoux, il pubblico avrà l’opportunità di degustare quello che viene considerato il caffè più pregiato al mondo, il Panama Geisha proveniente dalla leggendaria Hacienda La Esmeralda. Il costo per questa esperienza sensoriale unica sarà di 50 euro a tazzina, un prezzo che riflette la rarità assoluta e l’eccezionale qualità del prodotto.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra lo chef stellato Paolo Griffa, il torrefattore londinese Difference Coffee guidato dall’imprenditore Amir Gehl e il barista Daniele Carvalho Ricci, tre volte campione italiano baristi e vicecampione mondiale 2023. La degustazione rappresenta un evento raro nel panorama italiano, considerando che il lotto di caffè utilizzato proviene da una produzione estremamente limitata.

Protagonista assoluto della giornata sarà un Geisha lavato dell’Hacienda La Esmeralda di Boquete, Panama, appartenente alla famiglia Peterson. Questa azienda agricola è nota da decenni per la qualità straordinaria dei propri raccolti e nel 2025 ha ottenuto i punteggi più alti nella storia della Panama Cup, la competizione annuale che determina il miglior caffè panamense dell’anno. Durante l’edizione 2025 del Best of Panama, l’Hacienda La Esmeralda ha realizzato un’impresa senza precedenti, conquistando il primo posto in tutte e tre le categorie in gara e ottenendo un punteggio di 98 punti per il Geisha lavato e 97 punti per il Geisha naturale, i punteggi più alti mai registrati nella storia della competizione.

Un lotto di soli 20 chilogrammi dello stesso caffè è stato battuto all’asta a 30.204 dollari al chilogrammo, equivalenti a oltre 28.500 euro al chilo, segnando un nuovo record mondiale per il caffè verde venduto all’asta. L’asta complessiva del Best of Panama 2025 ha generato vendite per 2,86 milioni di dollari, con 30 lotti su 50 venduti a più di 1.000 dollari al chilogrammo. Difference Coffee ha acquisito una piccola parte del raccolto proveniente dalla stessa area di produzione e la presenterà ad Aosta in questa occasione esclusiva.

Il caffè Geisha, o Gesha, ha una storia affascinante che risale al 1936, quando il console britannico Richard Whalley raccolse circa 10 libbre di semi di caffè nella regione di Geisha Mountain, nell’attuale Etiopia, durante il periodo della colonia britannica in Abissinia. Questi semi viaggiarono attraverso Tanzania e Costa Rica prima di arrivare all’Hacienda La Esmeralda. La tenuta panamense acquisì i semi dalla banca genetica CATIE in Costa Rica, attirata dalla resistenza della varietà a una malattia fungina chiamata ojo de gallo. Nel 1997, la famiglia Peterson acquistò la Jaramillo Farm, un appezzamento ad alta quota sulle pendici del vulcano Barù, dove venne piantato il caffè Geisha.

Il punto di svolta arrivò nel 2004, quando l’Hacienda La Esmeralda presentò per la prima volta il Geisha alla competizione Best of Panama. Il profilo aromatico straordinario del caffè stupì i giudici, che non avevano mai assaggiato nulla di simile. La tenuta vinse la competizione e stabilì un record per il prezzo più alto mai pagato per un caffè all’asta. Da quel momento, Panama e il Geisha sono diventati sinonimi di eccellenza nel mondo del caffè specialty, con la varietà che ha trasformato l’industria caffeicola del paese.

Il caffè Geisha si distingue per le sue caratteristiche organolettiche uniche e complesse. Al palato offre un ventaglio di sapori che spazia dalle note floreali intense di gelsomino e lavanda a quelle fruttate di pesca, albicocca, agrumi come arancia rossa e bergamoto, con retrogusti delicati di frutta a nocciolo. L’acidità è vivace ma perfettamente bilanciata, conferendo una freschezza ineguagliabile, mentre il corpo risulta leggero e setoso, quasi simile a un tè pregiato. Il profumo intenso e avvolgente anticipa un’esperienza sensoriale capace di sorprendere anche i palati più esigenti.

La coltivazione del Geisha richiede condizioni particolari che si trovano esclusivamente nella fascia geografica nota come Coffee Belt, la cintura del caffè che attraversa il globo terrestre tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno. In questa zona, il clima tropicale e subtropicale, con temperature moderate tra i 15 e i 25 gradi Celsius e abbondanti precipitazioni intervallate da stagioni secche, crea l’habitat ideale per la pianta del caffè. La regione di Boquete, in particolare, beneficia di altitudini elevate tra i 1.500 e i 2.000 metri, terreni vulcanici ricchi di nutrienti e un clima fresco e nebbioso che esalta le qualità del Geisha.

Il processo di produzione del Geisha dell’Hacienda La Esmeralda è meticoloso e laborioso. La raccolta viene effettuata manualmente, selezionando esclusivamente le bacche rosse perfettamente mature, distinte da quelle verdi ancora premature. Gli indigeni Ngobe Buglè, esperti raccoglitori tradizionali, si occupano di questa fase delicata. Dopo la raccolta, i frutti vengono sottoposti a una prima selezione per densità, immergendoli in vasche d’acqua ed eliminando quelli che galleggiano. I frutti selezionati vengono poi lavorati secondo il metodo lavato, che prevede la rimozione della buccia e della polpa, lasciando però parte della mucillagine sui chicchi durante la fermentazione controllata. Questo processo conferisce al caffè una dolcezza particolare e note aromatiche accentuate.

Il prezzo di 50 euro per una tazzina può sembrare esorbitante per una bevanda quotidiana come il caffè, ma va contestualizzato all’interno di un fenomeno più ampio che sta trasformando la percezione del caffè da prodotto di massa a esperienza di lusso. Come per un vino raro o un distillato pregiato, il valore deriva da fattori precisi e misurabili. La provenienza da una piantagione specifica e rinomata, la rarità del lotto con produzione estremamente limitata, la maestria con cui produttore, torrefattore e barista collaborano per esaltare ogni sfumatura del prodotto, e infine il punteggio eccezionale ottenuto in competizioni internazionali giustificano un prezzo che va ben oltre quello di un normale espresso.

Non si tratta quindi di un semplice caffè, ma di un vero e proprio rituale sensoriale, un espresso da assaporare con consapevolezza e attenzione, esattamente come si degusta un grande vino. In questo contesto, il caffè non è più una bevanda quotidiana consumata velocemente al bancone, ma diventa un prodotto di nicchia dove entrano in gioco storia, studio del territorio ed eccellenza gastronomica. La degustazione si trasforma in un’esperienza multisensoriale che coinvolge vista, olfatto, gusto e persino il tatto, attraverso la percezione della texture in bocca.

L’evento al Caffè Nazionale si inserisce perfettamente nella filosofia dello chef Paolo Griffa, che dal 2022 ha trasformato lo storico locale di piazza Chanoux in un punto di riferimento per l’alta cucina e la pasticceria in Valle d’Aosta. Nato nel 1991, Griffa ha ottenuto la sua prima stella Michelin nel 2019 al Petit Royal di Courmayeur e ha mantenuto il riconoscimento anche dopo il trasferimento ad Aosta, ricevendo la stella solo due mesi dopo l’apertura del Caffè Nazionale. Il locale, attivo dal 1850 e situato al piano terreno del palazzo neoclassico che ospita il municipio cittadino, rappresenta un gioiello architettonico con sale storiche, tra cui una cappella decagonale del 1300 e uno spazio ricavato sopra il foro romano.

Daniele Carvalho Ricci, che preparerà il caffè durante la degustazione, è una delle figure di spicco nel panorama italiano e internazionale del caffè specialty. Bresciano di 26 anni, ha conquistato il titolo di campione italiano baristi nel 2020, 2023 e 2025, risultando anche vicecampione mondiale nel 2023. Formatosi presso l’Istituto alberghiero Andrea Mantegna di Brescia e cresciuto professionalmente al Bugan Coffee Lab di Bergamo, Ricci si è poi trasferito ad Amsterdam per lavorare presso Bocca Coffee Roasters. La sua expertise nella preparazione e nella valorizzazione dei caffè di alta qualità, unita alla comprensione approfondita delle variabili che influenzano la percezione sensoriale, lo rende la persona ideale per estrarre e presentare un caffè così prezioso.

Difference Coffee, fondata da Amir Gehl nel 2016, si è specializzata nell’identificare e acquistare piccoli lotti dalle piantagioni più rinomate all’interno della Coffee Belt. La filosofia dell’azienda londinese si basa sull’acquisizione di caffè che hanno ottenuto i punteggi più alti nelle competizioni internazionali come Cup of Excellence, Best of Panama e Kona Cupping Competition. Difference Coffee lavora direttamente con le singole tenute, privilegiando il concetto di single estate rispetto a quello più generico di single origin, per garantire la massima tracciabilità e qualità. L’azienda serve attualmente 48 ristoranti stellati Michelin in tutto il mondo, tra cui il ristorante Arpège di Alain Passard e Guy Savoy a Parigi.

Il fenomeno del caffè specialty sta vivendo una crescita significativa a livello globale. Si stima che il mercato mondiale dello specialty raggiungerà i 32,19 miliardi di dollari nel 2026, con circa il 57 percento dei consumatori che consuma caffè premium ogni settimana. Questo segmento si distingue dal caffè commerciale per diversi aspetti fondamentali. Per essere definito specialty, un caffè deve superare gli 80 punti su 100 nella classificazione della Specialty Coffee Association, deve essere privo di difetti, possedere caratteristiche aromatiche distintive e provenire da piantagioni selezionate dove la coltivazione avviene con pratiche agricole sostenibili.

La tracciabilità completa rappresenta uno dei pilastri del caffè specialty. A differenza del caffè commerciale, dove spesso si tratta di miscele anonime di chicchi provenienti da diversi paesi senza alcuna indicazione di origine specifica, lo specialty permette di conoscere esattamente il paese, la regione e persino la singola azienda agricola di provenienza. Questo livello di trasparenza garantisce che i coltivatori ricevano una compensazione più equa attraverso il commercio diretto e contratti sostenibili, permettendo loro di investire in metodi di coltivazione ecologici e sostenibili per preservare l’ambiente circostante.

Il mercato del caffè sta attraversando un periodo di trasformazione significativa, con prezzi della materia prima in costante aumento a causa di fattori come l’instabilità climatica e le difficoltà nella catena di approvvigionamento. Tuttavia, il caffè specialty segue un percorso distinto rispetto al mercato commerciale, dove il prezzo è influenzato principalmente dalla qualità e dall’unicità del prodotto piuttosto che dalle fluttuazioni della borsa merci. I caffè specialty si collocano in fasce di prezzo che vanno dai 25 ai 50 euro al chilogrammo per le miscele di qualità, mentre i lotti da competizione possono raggiungere dai 250 ai 600 euro al chilogrammo, a seconda della provenienza.

L’aumento dei prezzi del caffè sta portando i consumatori a dare maggiore valore alla materia prima e all’esperienza quotidiana legata al consumo di questa bevanda. Anche le torrefazioni più grandi stanno puntando sul segmento specialty, riconoscendo che comunicare l’utilizzo di un caffè di singola origine o di una miscela specialty rappresenta un vantaggio competitivo significativo. Il trend, arrivato dai mercati internazionali e favorito dalla globalizzazione dei consumi, sta trovando spazio anche in Italia, paese tradizionalmente legato all’espresso classico e alle miscele scure.

L’evento di Aosta rappresenta quindi molto più di una semplice degustazione di caffè costoso. Si tratta di un’occasione per comprendere come il caffè possa elevarsi da bevanda quotidiana a esperienza gastronomica di altissimo livello, paragonabile alla degustazione di un grande vino o di un distillato raro. Il prezzo di 50 euro riflette non solo il costo della materia prima, che all’asta ha raggiunto cifre record, ma anche l’esperienza complessiva, la competenza del barista, la rarità del prodotto e il contesto in cui viene servito.

Per i 50 partecipanti che avranno l’opportunità di partecipare alla degustazione del 29 novembre, si tratterà di un viaggio sensoriale attraverso i sapori e gli aromi che hanno reso il Panama Geisha una leggenda nel mondo del caffè. Ogni sorso racconterà la storia di una pianta cresciuta ad alta quota in condizioni ideali, curata con metodi sostenibili, raccolta a mano al momento perfetto di maturazione, lavorata con tecniche raffinate, tostata con precisione ed estratta da mani esperte. Un’esperienza che trasforma la pausa caffè in un momento di scoperta e consapevolezza, dimostrando come anche la bevanda più quotidiana possa diventare straordinaria quando qualità, passione e competenza si incontrano.

Il Caffè Nazionale continuerà a essere un punto di riferimento per chi cerca esperienze gastronomiche di alto livello nel cuore delle Alpi, unendo la tradizione storica del locale con la visione contemporanea di Paolo Griffa. La degustazione del Panama Geisha rappresenta un ulteriore tassello nella proposta del ristorante stellato, che spazia dall’alta cucina alla pasticceria d’autore, dal salon de thé al cocktail bar, sempre con l’obiettivo di offrire esperienze memorabili che vadano oltre le aspettative. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!