L’Unione Europea di Radiodiffusione ha annunciato una profonda revisione del sistema di voto dell’Eurovision Song Contest in vista dell’edizione 2026, che si terrà alla Wiener Stadthalle di Vienna dal 12 al 16 maggio. Le modifiche, presentate dopo un’ampia consultazione con le emittenti partecipanti, mirano a rafforzare trasparenza, neutralità e fiducia in quello che rimane il più grande evento musicale televisivo dal vivo al mondo.
Martin Green, direttore dell’Eurovision Song Contest, ha dichiarato che la neutralità e l’integrità della manifestazione rappresentano valori fondamentali per l’EBU e per il pubblico. Secondo Green, è essenziale che l’equità del concorso sia sempre tutelata e che la competizione rimanga una celebrazione della musica e dell’unità, restando uno spazio neutrale che non deve essere strumentalizzato.
Le modifiche arrivano dopo le polemiche che hanno caratterizzato l’edizione 2025 di Basilea, quando la cantante israeliana Yuval Raphael, in gara con la ballata “New Day Will Rise”, ha ottenuto il secondo posto grazie a 297 punti dal televoto, nonostante appena 60 punti dalle giurie professionali. Diverse emittenti europee, tra cui la televisione di stato spagnola RTVE, la fiamminga VRT e l’islandese RÚV, hanno espresso perplessità sul risultato e richiesto indagini approfondite.
Secondo indagini giornalistiche, l’agenzia governativa pubblicitaria israeliana avrebbe finanziato un’imponente campagna promozionale attraverso Google ADS e piattaforme social, con la creazione dell’account YouTube “Vote4NewDayWillRise” che ha pubblicato 89 video tra il 6 e il 16 maggio, totalizzando oltre otto milioni di visualizzazioni. I video, realizzati con la partecipazione diretta della cantante, invitavano esplicitamente gli spettatori a votare per Israele, prendendo di mira 35 paesi partecipanti.
Tra le modifiche più significative annunciate dall’EBU spicca la riduzione drastica del numero di preferenze che il pubblico potrà esprimere. Per il concorso del 2026, il numero massimo di voti per metodo di pagamento, che include votazioni online, SMS e chiamata telefonica, sarà ridotto da 20 a 10. Questa misura è stata pensata per limitare la possibilità di manipolazioni tramite campagne promozionali troppo massicce o influenze esterne, che potrebbero alterare l’esito del voto.
Gli organizzatori hanno dichiarato che i fan saranno attivamente incoraggiati a condividere il loro supporto su più candidature, favorendo una partecipazione più equilibrata e distribuita tra i vari artisti in gara, piuttosto che concentrare tutte le preferenze su un unico concorrente.
Una delle novità più rilevanti riguarda le giurie professionali, che ritorneranno a votare nelle semifinali a partire da Eurovision 2026. Questa decisione ripristina la formula del 50 per cento di voti dal pubblico e 50 per cento dalla giuria, un bilanciamento che mira a valorizzare le canzoni artisticamente più meritevoli insieme a quelle che riscuotono maggiore popolarità. Le giurie professionali erano state eliminate dalle semifinali nel 2022, rimanendo attive soltanto per la finale.
Il numero di giurati sarà aumentato, passando da 5 a 7, con la presenza di personalità esperte nell’industria musicale. La gamma di background professionali tra cui i giurati potranno essere scelti sarà ampliata per includere giornalisti e critici musicali, insegnanti di musica, professionisti creativi come coreografi e registi teatrali, oltre a personalità esperte dell’industria musicale.
Per garantire una maggiore rappresentatività del pubblico più giovane, ogni giuria includerà obbligatoriamente almeno due giurati di età compresa tra 18 e 25 anni. Questa scelta risponde all’esigenza di avvicinare il concorso alle nuove generazioni e di rendere le valutazioni più equilibrate dal punto di vista generazionale.
Tutti i giurati dovranno sottoscrivere una dichiarazione formale per confermare che voteranno in modo indipendente e imparziale, che non si coordineranno con altri giurati prima del concorso e che saranno attenti all’uso dei social media, astenendosi dal condividere le proprie preferenze online prima della conclusione del concorso. Questa misura vuole prevenire qualsiasi forma di influenza o coordinamento che possa compromettere l’indipendenza del voto.
Le istruzioni di voto e il codice di condotta del concorso, che tutte le emittenti partecipanti devono rispettare, vengono rafforzati per proteggere ulteriormente il concorso da tentativi di influenzare ingiustamente il voto. Le regole sulla promozione sono state rese più chiare e stringenti, con l’obiettivo di scoraggiare campagne promozionali sproporzionate, in particolare quando intraprese da terze parti.
Agli artisti in gara, alle emittenti e ai governi non sarà consentito contribuire attivamente a campagne promozionali che potrebbero influenzare l’andamento della gara e l’esito del voto. Secondo le nuove norme, nessuna emittente o artista può ora partecipare direttamente o sostenere campagne di terzi, compresi i governi o le loro agenzie, che potrebbero distorcere il voto.
L’EBU ha precisato che rafforzerà l’applicazione delle regole esistenti per prevenire qualsiasi uso improprio del concorso, ad esempio attraverso testi di canzoni o scenografie che violino i principi di neutralità. Martin Green ha sottolineato che l’organizzazione collaborerà strettamente con i membri per garantire che comprendano appieno e siano responsabili del rispetto delle regole e dei valori che definiscono il concorso.
Sul fronte tecnico, l’EBU lavorerà più da vicino con i partner che gestiscono il televoto per potenziare i controlli contro frodi, voti coordinati e pattern sospetti. Saranno implementate nuove misure di sicurezza per individuare e bloccare votazioni fraudolente o coordinate, tutelando la credibilità dell’evento. L’obiettivo è sviluppare sistemi più intelligenti in grado di riconoscere se un gruppo sta tentando di manipolare il televoto, assicurando che ogni risultato sia pulito, chiaro e credibile.
Tutti gli aggiornamenti sono stati approvati dal Reference Group dell’Eurovision Song Contest, l’organo di governo dell’evento che rappresenta tutte le emittenti partecipanti. Il loro impatto sarà monitorato e rivisto dopo l’Eurovision Song Contest 2026 per suggerire ulteriori miglioramenti. A inizio dicembre, durante l’Assemblea Generale dell’EBU, i membri discuteranno se questa riforma sia sufficiente a rispondere ai dubbi sollevati, senza però procedere a una votazione sulla partecipazione.
Dopo l’Assemblea Generale, l’EBU lavorerà con le emittenti per confermare chi parteciperà all’Eurovision 2026. L’elenco completo dei paesi partecipanti sarà rivelato prima di Natale, con la data del 10 dicembre indicata come termine ultimo per la pubblicazione della lista ufficiale. Finora hanno già confermato la partecipazione 28 paesi, tra cui Italia, Austria, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Albania, Australia, Azerbaigian, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Grecia, Israele, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Montenegro, Norvegia, Polonia e Portogallo.
La decisione sulla partecipazione di Israele rimane uno dei temi più delicati. Diversi paesi, tra cui Irlanda, Olanda, Islanda, Slovenia e Spagna, hanno minacciato di ritirarsi dalla competizione se Israele non verrà esclusa, in segno di protesta contro la guerra a Gaza. Al contrario, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato che la Germania potrebbe boicottare l’evento se Israele venisse esclusa, mentre l’Austria ha fatto sapere che non intende organizzare il festival in caso di esclusione dello Stato ebraico.
La settantesima edizione dell’Eurovision Song Contest rappresenta un anniversario importante per la manifestazione, nata nel 1956 a Lugano. Vienna, che ospiterà l’evento per la terza volta dopo le edizioni del 1967 e del 2015, si prepara ad accogliere delegazioni, artisti e fan da tutta Europa e oltre. La Wiener Stadthalle, con la sua capacità di 16.000 posti, offre le condizioni ideali per l’evento, con oltre 80.000 posti letto in hotel e ottimi collegamenti aerei e ferroviari.
L’edizione 2025, che si è conclusa con la vittoria dell’austriaco JJ con la canzone “Wasted Love”, ha registrato circa 166 milioni di spettatori in 37 paesi. Vienna dovrà confermare la sua reputazione come una delle città più musicali al mondo e la sua posizione nel cuore dell’Europa, rendendo omaggio a settant’anni di musica che unisce i popoli.
Martin Green ha concluso affermando che, sebbene l’organizzazione sia fiduciosa che l’edizione 2025 abbia prodotto un risultato valido e solido, i cambiamenti introdotti contribuiranno a fornire maggiori garanzie e ad aumentare il coinvolgimento, in modo che i fan possano essere certi che ogni voto conta e ogni voce viene ascoltata. Le misure sono state progettate per mantenere l’attenzione su ciò che merita: musica, creatività e connessione. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
