Il 2 agosto 2027 il cielo regalerà uno spettacolo astronomico senza precedenti che non si ripeterà prima del 2114. La Luna oscurerà completamente il Sole per una durata massima di 6 minuti e 23 secondi, trasformando il giorno in una notte profonda lungo una fascia che attraverserà tre continenti. La NASA ha confermato i calcoli che definiscono questo evento come l’eclissi solare totale più lunga del XXI secolo, un fenomeno che attirerà milioni di sguardi verso il cielo e mobiliterà comunità scientifiche, appassionati di astronomia e turisti da ogni angolo del pianeta.
L’eccezionalità dell’evento risiede in una combinazione astronomica perfetta. La Terra si troverà all’afelio, il punto più lontano dal Sole nella sua orbita ellittica, mentre la Luna sarà al perigeo, la distanza minima dalla Terra. Questo doppio allineamento farà apparire il disco lunare particolarmente grande rispetto al disco solare, permettendo un oscuramento completo e prolungato. L’ombra lunare, larga circa 258 chilometri nella sua massima estensione, percorrerà una traiettoria quasi equatoriale, rallentando il suo cammino e regalando agli osservatori minuti preziosi di totalità.
Il percorso dell’eclissi inizierà nell’Oceano Atlantico nelle prime ore del mattino e si sposterà rapidamente verso est. La fascia di totalità attraverserà lo Stretto di Gibilterra, toccando la Spagna meridionale dove città come Tarifa vedranno il Sole scomparire per 4 minuti e 39 secondi, Cadice per 2 minuti e 51 secondi e Malaga per 1 minuto e 52 secondi. Gibilterra sperimenterà 4 minuti e 25 secondi di oscurità totale, un evento che segnerà profondamente la memoria collettiva di queste comunità.
Proseguendo verso est, l’ombra lunare raggiungerà il Nord Africa, attraversando il Marocco dove Tangeri assisterà a 4 minuti e 50 secondi di totalità. L’Algeria verrà toccata con Orano che vivrà 5 minuti e 6 secondi di buio completo. La Tunisia sarà attraversata dalla fascia centrale dell’eclissi, con Sfax che registrerà 5 minuti e 41 secondi e le Isole Kerkennah 5 minuti e 44 secondi. La Libia vedrà Bengasi immersa nell’oscurità per 6 minuti e 7 secondi, avvicinandosi al record assoluto della giornata.
Il punto di massima eclissi si verificherà in Egitto, a circa 60 chilometri a sud-est di Luxor, dove la totalità raggiungerà esattamente 6 minuti e 23 secondi. Questa antica città, già meta di milioni di turisti per i suoi straordinari siti archeologici, si prepara a diventare la capitale mondiale dell’osservazione astronomica. Luxor stesso vivrà 6 minuti e 19 secondi di oscurità totale, mentre Sohag registrerà 6 minuti e 22 secondi. L’oasi di Siwa, celebre per la sua storia millenaria, sarà avvolta dal buio per 5 minuti e 32 secondi. La costa del Mar Rosso godrà di 6 minuti e 20 secondi di totalità, con il Sole che sparirà completamente in uno scenario naturale mozzafiato.
La fascia di totalità proseguirà attraversando il Sudan nordorientale prima di entrare nella Penisola Arabica. L’Arabia Saudita sarà uno dei territori più interessati, con Jeddah che vivrà 6 minuti e 2 secondi di eclissi totale intorno alle 13:22 ora locale, con il Sole posizionato a 77 gradi verso ovest. La Mecca, città sacra dell’Islam, assisterà a 5 minuti e 10 secondi di oscuramento completo, un evento che assumerà inevitabilmente significati simbolici e spirituali profondi per milioni di fedeli. Lo Yemen vedrà la capitale Sana’a immersa nel buio per 2 minuti e 12 secondi, mentre l’eclissi terminerà il suo viaggio terrestre attraversando l’estremo nord della Somalia prima di dissolversi nell’Oceano Indiano.
In totale, l’ombra lunare percorrerà oltre 15.000 chilometri in 3 ore e 20 minuti, coprendo un’area di circa 2,5 milioni di chilometri quadrati e interessando popolazioni che vivono in nove paesi: Spagna, Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Sudan, Arabia Saudita, Yemen e Somalia. Si tratta di territori ad alta densità abitativa, ricchi di storia e cultura, dove l’evento astronomico si intreccerà con tradizioni millenarie e paesaggi di straordinaria bellezza.
L’Italia, pur trovandosi al di fuori della fascia di totalità, potrà comunque assistere a un’eclissi parziale di notevole impatto. La visibilità aumenterà progressivamente spostandosi da nord verso sud. A Milano e nel Triveneto il disco solare risulterà oscurato per circa il 50-60 per cento, creando un’atmosfera insolita ma non drammatica. A Roma e Firenze la copertura raggiungerà il 70-80 per cento, con un calo percettibile della luminosità ambientale. Napoli vedrà l’oscuramento superare l’80 per cento. In Sicilia e Sardegna la Luna coprirà oltre il 90 per cento del disco solare, avvicinandosi moltissimo alla totalità.
Lampedusa rappresenterà il punto più privilegiato del territorio italiano, con un oscuramento del 99,8 per cento intorno alle 11:14. Tecnicamente l’eclissi rimarrà parziale, ma sarà visibile solo un minuscolo spicchio di Sole per pochi istanti. A circa 20 chilometri al largo della costa meridionale di Lampedusa, poco prima del confine delle acque internazionali, sarà invece possibile assistere alla totalità restando tecnicamente in territorio italiano. Palermo registrerà un oscuramento del 99 per cento, mentre Cagliari supererà il 95 per cento. La fase parziale dell’eclissi avrà inizio alle 9:55, raggiungerà il culmine intorno alle 11:15 e terminerà alle 11:38.
L’Europa continentale potrà osservare l’eclissi in forma parziale, con percentuali di oscuramento decrescenti man mano che ci si allontana dalla fascia di totalità. Gran parte del Mediterraneo vivrà una copertura significativa del disco solare, mentre le regioni dell’Europa settentrionale vedranno un fenomeno meno marcato. L’estremo nord della Scandinavia e la Russia nordorientale rimarranno escluse dall’evento.
Durante i minuti di totalità, chi si troverà nella fascia privilegiata assisterà a un fenomeno di straordinaria bellezza e potenza emotiva. Il cielo diventerà improvvisamente scuro, assumendo tonalità crepuscolari profonde. Le temperature potranno scendere di diversi gradi in pochi minuti, creando una sensazione di freddo improvviso. Lungo l’orizzonte, in tutte le direzioni, apparirà un chiarore rossastro simile a quello dell’alba o del tramonto, generato dalla luce solare che continua a illuminare le zone non toccate dall’ombra lunare. Le stelle più luminose e i pianeti diventeranno visibili in pieno giorno: Venere brillerà accanto alla corona solare, mentre Mercurio, Marte e la stella Regolo della costellazione del Leone saranno facilmente riconoscibili.
La corona solare, normalmente invisibile a causa dell’intensa luminosità della fotosfera, apparirà in tutto il suo splendore. Si tratta dell’atmosfera esterna del Sole, composta da plasma a temperature di milioni di gradi ma estremamente rarefatta. La corona si estenderà per diversi gradi oltre il bordo lunare, mostrando filamenti e pennacchi dalle forme complesse e mutevoli, modellati dai campi magnetici solari. Alcune protuberanze solari potrebbero apparire come piccole fiamme rossastre che spuntano dal bordo della Luna, generate dalla cromosfera. Questo strato dell’atmosfera solare, spesso circa 8.000 chilometri, diventa visibile solo nei secondi immediatamente precedenti e successivi alla totalità, producendo il cosiddetto spettro flash.
Gli animali reagiranno al cambiamento improvviso delle condizioni ambientali mostrando comportamenti tipicamente notturni. Gli uccelli potrebbero smettere di cantare o dirigersi verso i luoghi dove abitualmente riposano. Alcune specie potrebbero aumentare le vocalizzazioni, confuse dal repentino calar del buio. I grilli inizieranno a stridere come farebbero al tramonto. Le cicale, che utilizzano enormi quantità di energia per cantare, sospenderanno improvvisamente la loro attività per preservare il calore corporeo. Mammiferi domestici e selvatici potrebbero mostrare segni di nervosismo o agitazione, reagendo all’alterazione dei loro ritmi circadiani. Alcune specie notturne potrebbero invece emergere dai loro rifugi, approfittando di quella che percepiscono come un’improvvisa opportunità di caccia.
L’osservazione dell’eclissi richiede attrezzature adeguate e precauzioni rigorose. Guardare direttamente il Sole senza protezione adeguata può causare danni permanenti e irreversibili alla retina, anche durante le fasi parziali dell’eclissi quando la luminosità sembra ridotta. Gli esperti sottolineano che sono indispensabili occhiali certificati ISO 12312-2, progettati specificamente per l’osservazione solare. Questi dispositivi bloccano oltre il 99,999 per cento della luce visibile e filtrano completamente le radiazioni ultraviolette e infrarosse. Gli occhiali da sole comuni, anche molto scuri, non offrono protezione sufficiente e il loro utilizzo potrebbe dare una falsa sensazione di sicurezza.
Per l’osservazione attraverso telescopi o binocoli è necessario utilizzare filtri solari certificati montati all’estremità anteriore degli strumenti. I filtri applicati all’oculare sono estremamente pericolosi perché possono rompersi a causa del calore concentrato dall’obiettivo. Durante la fase di totalità, e soltanto in quel breve periodo, è possibile rimuovere gli occhiali e i filtri per osservare direttamente la corona solare, ma è fondamentale rimetterli immediatamente non appena riappare il primo bagliore della fotosfera.
La fotografia dell’eclissi rappresenta una sfida tecnica affascinante. Per catturare le fasi parziali sono necessari filtri solari anche sulle fotocamere, mentre durante la totalità i filtri devono essere rimossi. Una fotocamera reflex o mirrorless con controllo manuale completo, un obiettivo teleobiettivo da almeno 200-300 millimetri, meglio ancora 400-600 millimetri, un treppiede stabile e un comando remoto per l’otturatore sono gli strumenti base. Le impostazioni dovranno essere regolate in modalità manuale, utilizzando aperture tra f/8 e f/16 e tempi di scatto variabili. Durante la totalità sarà necessario effettuare il bracketing, ovvero scattare multiple esposizioni a tempi diversi per catturare la vasta gamma dinamica della corona solare, che presenta zone molto luminose vicino al bordo lunare e regioni più deboli nelle estensioni esterne.
Le autorità locali e le comunità scientifiche dei paesi interessati dalla fascia di totalità stanno già organizzando eventi pubblici, osservatori guidati e aree turistiche dedicate. Luxor in particolare si prepara ad accogliere decine di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Le strutture alberghiere della regione sono state prese d’assalto fin dal 2023 dagli appassionati che vogliono assicurarsi i posti migliori. La probabilità di cielo sereno nella zona di Luxor il 2 agosto è statisticamente molto elevata, circa il 99 per cento, rendendo la località egiziana una scelta quasi garantita per l’osservazione. L’Unione Astrofili Italiani ha organizzato viaggi dedicati con partenza il 31 luglio e rientro il 4 agosto 2027, permettendo ai partecipanti di combinare l’esperienza astronomica con la visita ai monumenti faraonici della Valle dei Re e dei templi di Karnak e Luxor.
Dal punto di vista scientifico, le eclissi solari totali rappresentano opportunità uniche per studiare la corona solare e i suoi fenomeni. Durante la totalità è possibile analizzare la struttura dei filamenti coronali, misurare la temperatura e la densità del plasma, studiare le espulsioni di massa coronale e comprendere meglio i meccanismi di riscaldamento coronale, uno dei problemi ancora irrisolti della fisica solare. Il paradosso termico della corona, con temperature che raggiungono milioni di gradi mentre la fotosfera sottostante si trova a soli 5.500 gradi, continua a stimolare ricerche e teorie. Le eclissi permettono misurazioni che non possono essere replicate con i coronografi artificiali, strumenti che bloccano il disco solare per simulare un’eclissi ma che introducono inevitabili artefatti ottici.
L’eclissi del 2027 si inserisce in un ciclo di eventi astronomici favorevoli per l’Europa e il Mediterraneo. Il 12 agosto 2026, poco più di un anno prima, si verificherà la prima eclissi solare totale visibile dall’Europa dopo quella dell’11 agosto 1999. La fascia di totalità del 2026 attraverserà la Spagna settentrionale toccando città come Valencia, Bilbao e Palma di Maiorca, mentre in Italia sarà visibile come eclissi parziale con coperture fino al 93 per cento in Val d’Aosta. L’evento del 2027 rappresenterà quindi il secondo di una coppia ravvicinata di eclissi totali, un’opportunità rarissima per gli osservatori europei.
La durata eccezionale di 6 minuti e 23 secondi dell’eclissi del 2027 non verrà superata da nessun altro evento simile fino al 2114, quando un’eclissi ancora più lunga attraverserà altre regioni del pianeta. L’ultima eclissi di durata comparabile si verificò nel 1973, con una totalità di poco superiore ai 7 minuti. Questo rende l’appuntamento del 2 agosto 2027 veramente irripetibile per chiunque viva in questa epoca. Chi perderà l’occasione non avrà una seconda possibilità nella propria vita di assistere a un fenomeno di tale portata e durata.
Le eclissi solari hanno affascinato l’umanità fin dall’antichità, suscitando terrore, meraviglia e stimolando lo sviluppo dell’astronomia. Civiltà come quella babilonese, cinese, egizia e maya svilupparono complessi sistemi di calcolo per prevedere questi eventi, considerati spesso presagi divini. Oggi, con la precisione dei calcoli moderni, sappiamo esattamente quando e dove si verificherà ogni eclissi per secoli nel futuro. Tuttavia, la potenza emotiva del fenomeno rimane intatta. Vedere il Sole scomparire in pieno giorno, sperimentare il calo improvviso della temperatura, osservare le stelle emergere nel cielo diurno e ammirare la corona solare nelle sue forme etereali costituisce un’esperienza che trascende la semplice conoscenza scientifica, toccando corde profonde della percezione umana e del nostro rapporto con il cosmo.
Il 2 agosto 2027 rappresenterà quindi non solo un evento astronomico di straordinaria rilevanza scientifica, ma anche un momento di condivisione collettiva, un’occasione per milioni di persone di alzare gli occhi al cielo e riscoprire il senso di meraviglia di fronte ai grandi meccanismi celesti che governano il nostro sistema solare. In un’epoca dominata dalla tecnologia e dalla vita urbana, un’eclissi totale ci ricorda la nostra posizione nel cosmo, piccola ma privilegiata, su un pianeta che orbita attorno a una stella, accompagnato da un satellite naturale che occasionalmente, in un allineamento perfetto, trasforma il giorno in notte per pochi minuti indimenticabili. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
