Il monologo del premio Oscar Roberto Benigni dedicato alla storia e all’umanità dell’apostolo Pietro, trasmesso mercoledì 10 dicembre in prima serata su Rai1 in prima mondiale, ha sfiorato i quattro milioni di telespettatori. ‘Pietro – Un Uomo nel Vento’, andato in onda dalle 21.52 alle 23.51, ha registrato una media di 3 milioni 968mila spettatori, pari al 24,4 per cento di share, conquistando senza esitazioni la vetta degli ascolti della serata.
L’evento televisivo, produzione Stand by Me e Vatican Media distribuita da Fremantle, si è rivelato un successo sia dal punto di vista dei numeri sia per la rilevanza culturale e spirituale dell’operazione. Realizzato in occasione del Giubileo 2025, il programma ha rappresentato una delle serate più attese della stagione televisiva, capace di coniugare intrattenimento di qualità, approfondimento storico e riflessione religiosa in un format che ha saputo conquistare un pubblico trasversale.
Il monologo di Benigni, girato in luoghi di straordinaria suggestione e raramente accessibili alle telecamere, ha portato gli spettatori in un viaggio attraverso la Basilica di San Pietro, i Giardini Vaticani riservati esclusivamente ai Pontefici e perfino la Necropoli vaticana, dove secondo la tradizione riposano le spoglie dell’apostolo. La regia di Stefano Vicario ha saputo valorizzare questi spazi unici, trasformandoli in una scenografia naturale per il racconto appassionato dell’attore toscano, che ha descritto Pietro non come un’icona distante, ma come un uomo di carne e ossa, fragile e imperfetto, eppure capace di una fede straordinaria.
Durante la serata, Benigni ha ripercorso i momenti salienti della vita dell’apostolo, dal primo incontro con Gesù sulle rive del lago di Galilea fino al martirio a Roma. L’artista ha dato voce alla paura, ai dubbi e alle lacrime di Pietro, soffermandosi in particolare sul triplice rinnegamento durante la Passione di Cristo e sulla successiva riconciliazione dopo la Resurrezione. Con il suo stile unico, fatto di poesia, ironia e profonda umanità, Benigni ha restituito la figura di un apostolo coetaneo di Gesù, un giovane pescatore che si è trovato a portare sulle spalle il peso di una missione immensa: le chiavi del Regno dei Cieli.
Il programma ha saputo distinguersi anche per la capacità di rendere accessibili contenuti complessi, attingendo sia ai Vangeli canonici sia ai testi apocrifi, in particolare gli Atti di Pietro. Benigni ha sottolineato come la scelta di Gesù di affidare la Chiesa proprio a Pietro, l’apostolo più fragile e umano, sia stata la chiave della forza e della durata della Chiesa stessa attraverso i secoli. La narrazione ha toccato il culmine emotivo con l’episodio dell’apparizione di Gesù sulla via Appia, quando Pietro, in fuga dalle persecuzioni romane, incontra il Maestro e comprende finalmente la grandezza dell’amore che lo lega a Lui, scegliendo di tornare indietro per affrontare il martirio.
Il successo negli ascolti di ‘Pietro – Un Uomo nel Vento’ ha confermato la capacità di Roberto Benigni di parlare a un pubblico vastissimo, replicando i trionfi ottenuti in passato con i suoi monologhi su Dante Alighieri e sul Manifesto di Ventetone. L’attore, che nel 1999 vinse l’Oscar come miglior attore protagonista per ‘La vita è bella’, diretto e interpretato da lui stesso, continua a rappresentare un punto di riferimento nel panorama culturale italiano, capace di trasformare temi apparentemente di nicchia in eventi popolari seguiti da milioni di persone.
La concorrenza della serata non è riuscita a impensierire Rai1. Su Canale 5, la serie turca ‘La Notte nel Cuore’ si è fermata a 2 milioni 357mila spettatori con il 15,1 per cento di share, quasi dieci punti percentuali in meno rispetto al monologo di Benigni. La dizi, che negli ultimi mesi aveva conquistato una fetta consistente di pubblico grazie alle trame intense e ai personaggi complessi, ha dovuto cedere il passo di fronte all’evento straordinario proposto dalla rete ammiraglia del servizio pubblico. Su Rai3, ‘Chi l’ha Visto?’ condotto da Federica Sciarelli ha registrato 1 milione 225mila spettatori pari al 7,7 per cento, un risultato comunque dignitoso per il programma dedicato ai casi di persone scomparse e cronaca nera, che mantiene una base di pubblico fedele nonostante la forte concorrenza.
Gli altri canali della prima serata hanno faticato a trovare spazio in una competizione dominata da Rai1. Su Rai2, il film d’azione ‘Con Air’ con Nicolas Cage ha intrattenuto 625mila spettatori pari al 3,6 per cento, mentre su Italia1 il film di fantascienza ‘Interstellar’ ha incollato davanti allo schermo 602mila spettatori con il 4,3 per cento di share. Numeri modesti che testimoniano come l’offerta cinematografica in chiaro stenti a competere con eventi televisivi di grande richiamo come quello proposto da Benigni.
Anche nella fascia dell’access prime time, la sfida tra le due reti ammiraglie ha visto un sostanziale equilibrio. Su Rai1, ‘Affari Tuoi’ condotto da Stefano De Martino ha raggiunto 4 milioni 597mila spettatori con il 22,2 per cento di share, mentre su Canale 5 ‘La Ruota della Fortuna’ di Gerry Scotti ha conquistato 5 milioni 210mila spettatori pari al 25,2 per cento. Il game show di Scotti continua a rappresentare il traino più forte della programmazione Mediaset, superando costantemente i cinque milioni di telespettatori e mantenendo un vantaggio costante nei confronti del programma concorrente di Rai1.
Nel preserale, ‘L’Eredità’ condotto da Marco Liorni ha dominato la fascia oraria su Rai1. La sfida tra i concorrenti ha ottenuto 3 milioni 257mila spettatori pari al 23,7 per cento, mentre il gioco vero e proprio ha coinvolto 4 milioni 460mila spettatori pari al 27,3 per cento. Su Canale 5, ‘Caduta Libera’ condotto da Gerry Scotti ha intrattenuto 1 milione 941mila spettatori con il 15,4 per cento nella prima parte e 2 milioni 681mila spettatori con il 17,5 per cento nel gioco principale, confermando il distacco significativo nei confronti del competitor di Rai1.
Il successo di ‘Pietro – Un Uomo nel Vento’ rappresenta un momento significativo nella programmazione televisiva italiana, dimostrando come contenuti di qualità, capaci di unire cultura, spiritualità e narrazione coinvolgente, possano ancora conquistare il pubblico generalista in un’epoca dominata dalle piattaforme streaming e dai contenuti on demand. La scelta di Rai1 di investire in un evento così ambizioso, realizzato con il supporto di Vatican Media e girato in luoghi di eccezionale valore storico e religioso, si è rivelata vincente non solo dal punto di vista degli ascolti, ma anche per il valore culturale dell’operazione.
Il monologo è stato preceduto da un incontro tra Roberto Benigni e Papa Leone XIV, che ha visionato alcuni estratti del programma presso il Palazzo Apostolico. Il Pontefice, al termine della visione, ha commentato con una frase semplice ma significativa: “Che bello, parla di amore”. Queste parole hanno sintetizzato lo spirito dell’intero lavoro, che ha messo al centro non tanto la dottrina o l’agiografia tradizionale, quanto piuttosto l’umanità profonda di Pietro e il messaggio universale dell’amore cristiano, capace di superare fragilità, paure e tradimenti.
La serata del 10 dicembre ha confermato ancora una volta il primato di Rai1 nella fascia oraria più competitiva della giornata televisiva, con un risultato che si inserisce in un trend positivo per la rete ammiraglia del servizio pubblico. Nei giorni precedenti, fiction come ‘L’Altro Ispettore’ con Alessio Vassallo e programmi di approfondimento avevano già registrato buoni ascolti, ma il monologo di Benigni ha rappresentato un picco particolarmente significativo, capace di attrarre un pubblico che va ben oltre la tradizionale audience televisiva.
L’operazione produttiva ha visto la collaborazione tra diversi soggetti istituzionali e privati. Stand by Me, società di produzione guidata da Simona Ercolani, ha curato l’aspetto realizzativo insieme a Vatican Media, l’organismo che gestisce la comunicazione della Santa Sede. La distribuzione internazionale è stata affidata a Fremantle, con l’obiettivo di portare il programma anche sui mercati esteri, dove l’interesse per contenuti di questo tipo è in costante crescita, soprattutto in vista del Giubileo 2025 che porterà milioni di pellegrini a Roma.
Il format del monologo televisivo, reso celebre in Italia proprio da Roberto Benigni con le sue letture dantesche che negli anni hanno totalizzato ascolti record, si conferma ancora una volta vincente quando affidato a un narratore capace di coniugare rigore culturale e capacità divulgativa. La formula, apparentemente semplice, richiede in realtà una preparazione straordinaria, una conoscenza profonda delle fonti e soprattutto quella capacità comunicativa che permette di trasformare argomenti complessi in racconto appassionante e accessibile a tutti.
La scelta dei luoghi di ripresa ha rappresentato uno degli elementi distintivi del programma. Girare nei Giardini Vaticani, definiti da Benigni come spazi “dove non va mai nessuno, solo i Papi”, ha conferito al monologo un’aura di esclusività e sacralità. Le riprese nella Basilica di San Pietro, con la maestosa navata centrale e l’Altare della Confessione sovrastato dal baldacchino del Bernini, hanno permesso di collegare visivamente il racconto ai luoghi fisici dove la memoria di Pietro è custodita da duemila anni. L’accesso alla Necropoli vaticana, normalmente visitabile solo in piccoli gruppi e con prenotazione anticipata, ha rappresentato il culmine simbolico del viaggio, portando letteralmente gli spettatori nel cuore archeologico e spirituale della cristianità.
Il risultato del 24,4 per cento di share rappresenta un dato significativo non solo in termini assoluti, ma anche se confrontato con gli ascolti delle settimane precedenti nella stessa fascia oraria. Il mercoledì sera è tradizionalmente una serata competitiva, con proposte differenziate che spaziano dalla fiction alla cronaca, passando per i programmi di approfondimento politico e sociale. Il fatto che un monologo di quasi due ore, incentrato su un tema religioso e storico, sia riuscito a conquistare quasi un telespettatore su quattro tra quelli davanti alla televisione testimonia la capacità del progetto di intercettare un bisogno di contenuti di qualità e di profondità che il pubblico italiano continua a manifestare.
La programmazione di Rai1 nelle prossime settimane continuerà a puntare su un mix di fiction, intrattenimento e approfondimento, con l’obiettivo di mantenere il vantaggio conquistato nei confronti della concorrenza. L’avvicinarsi delle festività natalizie porterà inevitabilmente un cambio di palinsesto, con film, speciali e programmi dedicati al periodo più atteso dell’anno televisivo. Il successo di ‘Pietro – Un Uomo nel Vento’ si inserisce perfettamente in questo contesto, offrendo al pubblico un contenuto che unisce intrattenimento e riflessione spirituale in vista del Natale e del Giubileo.
Roberto Benigni, dal canto suo, conferma ancora una volta la sua capacità di essere protagonista assoluto della scena culturale italiana, capace di passare con naturalezza dal cinema alla televisione, dal teatro alla divulgazione, senza mai perdere quella freschezza e quella passione che lo hanno reso uno degli artisti più amati dal pubblico. La sua interpretazione di Pietro, lontana dalle iconografie tradizionali e vicina invece all’umanità concreta di un uomo che ha vissuto dubbi, paure e speranze, rappresenta forse il contributo più significativo di questo lavoro, capace di rendere contemporanea e vicina una figura che rischia altrimenti di rimanere confinata nella devozione agiografica o nello studio specialistico. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
