Scarica l'App NewsRoom.
Non perderti le ULTIME notizie e le ALLERTA METEO in tempo reale.

Scarica GRATIS

Meteo, Freddo e Gelo in arrivo: c’è la data della svolta

Alta pressione e caldo anomalo dominano il dicembre italiano, ma i modelli accennano a un possibile irruzione fredda a ridosso del Natale.

In questo scorcio di dicembre, lo scenario meteo-climatico sull’Italia continua a essere governato da un vasto campo di alta pressione di matrice sub-tropicale, che persiste con tenacia sul bacino del Mediterraneo centrale. La struttura anticiclonica, estesa in quota e al suolo, sta determinando condizioni di spiccata stabilità atmosferica, associate a temperature marcatamente superiori alla media del periodo, con scarti positivi anche di 6-8°C su molte aree del Paese.

Le anomalie termiche risultano particolarmente accentuate al Sud e sulle Isole Maggiori, dove si registrano valori massimi prossimi ai 22-24°C lungo le coste e nelle valli interne, livelli tipici di inizio autunno e non certo della prima metà di dicembre. Sulle regioni settentrionali, la situazione appare solo parzialmente diversa: le inversioni termiche notturne, le nebbie e le nubi basse riescono talvolta a contenere le massime su valori più consoni alla stagione, ma per ritrovare condizioni realmente invernali è necessario spingersi oltre i 3000 metri di quota, dove si incontrano finalmente termiche negative persistenti.

Secondo le elaborazioni più recenti, questa fase anticiclonica proseguirà almeno fino al termine della settimana, salvo qualche modesta attenuazione dell’alta pressione lungo il versante tirrenico e al Nordovest, dove potrebbero inserirsi deboli infiltrazioni umide in grado di aumentare la copertura nuvolosa e generare locali pioviggini, senza tuttavia determinare un reale cambio di circolazione.

Un primo segnale di svolta potrebbe arrivare tra lunedì 16 e martedì 17 dicembre, quando una perturbazione atlantica potrebbe riuscire a indebolire temporaneamente il campo anticiclonico, favorendo un modesto calo termico sulle regioni settentrionali e centrali, specie laddove prevarranno le precipitazioni e l’ingresso di aria più temperata marittima.

Lo scenario più interessante, tuttavia, si delinea sul medio-lungo termine, con particolare riferimento al periodo immediatamente successivo al 25 dicembre. Alcuni run del modello europeo ECMWF iniziano a ipotizzare un’evoluzione sinottica più dinamica: una possibile ondulazione del getto polare potrebbe favorire la discesa di una saccatura nord-atlantica, in grado di convogliare masse d’aria di origine artica marittima o continentale verso l’Europa centrale e, successivamente, il Mediterraneo. Se tale configurazione venisse confermata, l’Italia potrebbe essere investita da un’irruzione fredda tra giovedì 25 e venerdì 26 dicembre, con un calo termico marcato, possibile formazione di minimi depressionari al suolo e conseguente peggioramento anche sul fronte delle precipitazioni.

Va però sottolineato come questa ipotesi, pur suggestiva e supportata da alcuni scenari modellistici a media scala, presenti ancora un grado di incertezza elevato: la distanza temporale e la discordanza tra i principali modelli globali impongono prudenza, sia nell’identificazione della traiettoria dell’irruzione fredda, sia nella sua reale intensità. Una conferma più attendibile potrà arrivare solo nei prossimi aggiornamenti modellistici, attesi tra 48 e 72 ore.

Nel frattempo, la presenza persistente dell’anticiclone continuerà a condizionare il quadro meteorologico italiano con temperature sopra media e assenza di precipitazioni significative, aggravando ulteriormente il già critico deficit idrico in molte regioni e mantenendo in sospeso l’avvio effettivo della stagione invernale.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!