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Panico sul volo Ryanair, Boeing 737 Max costretto al rientro per violenta turbolenza: feriti a bordo

Un volo Ryanair diretto a Tenerife è rientrato a Birmingham dopo una violenta turbolenza che ha causato feriti e panico a bordo, costringendo i piloti a un atterraggio d’emergenza.
Credit © NewsGroup-AI

Un ordinario collegamento aereo domenicale tra il Regno Unito e le Isole Canarie si è trasformato in un’esperienza traumatica per i passeggeri a bordo del volo Ryanair FR1121, decollato nel primo pomeriggio di ieri, 28 dicembre, dall’aeroporto di Birmingham con destinazione Tenerife Sud. Il velivolo, un Boeing 737 Max 8-200, è stato costretto a interrompere bruscamente la sua rotta e a effettuare un atterraggio di emergenza nello scalo di partenza dopo aver incontrato una zona di turbolenza di eccezionale intensità mentre sorvolava lo spazio aereo francese. L’incidente, avvenuto mentre il personale di cabina era impegnato nel servizio di bordo, ha causato il ferimento di diverse persone e ha richiesto l’attivazione immediata dei protocolli di emergenza, culminati con il dispiegamento di squadre mediche e vigili del fuoco sulla pista di atterraggio.

Secondo le ricostruzioni fornite dai dati di tracciamento radar e dalle testimonianze raccolte nelle ore successive all’accaduto, il volo era decollato regolarmente intorno alle 15:05 ora locale, procedendo senza intoppi nella sua fase di ascesa verso l’altitudine di crociera. Tuttavia, dopo circa un’ora di volo, mentre l’aeromobile transitava sopra la Bretagna, nel nord-ovest della Francia, a una quota di circa 37.000 piedi, si è verificato l’impatto con quella che gli esperti definiscono una sacca di turbolenza in aria chiara (CAT, Clear Air Turbulence), un fenomeno meteorologico particolarmente insidioso poiché spesso non rilevabile dai radar di bordo. La violenza delle sollecitazioni ha colto di sorpresa equipaggio e passeggeri: il velivolo ha subito scossoni improvvisi e violenti, descritti dai presenti come una perdita di controllo momentanea seguita da rapide variazioni di altitudine che hanno sbalzato oggetti e persone non assicurate alle cinture di sicurezza.

Il momento dell’incidente ha coinciso sfortunatamente con la fase di servizio in cabina, durante la quale gli assistenti di volo si trovavano nel corridoio con i carrelli delle bevande e molti passeggeri avevano allentato le misure di sicurezza. Le conseguenze fisiche sono state inevitabili: diversi occupanti hanno riportato contusioni e traumi a causa degli urti contro le cappelliere e i sedili, mentre il panico si diffondeva rapidamente all’interno della fusoliera. Di fronte alla gravità della situazione e alla necessità di prestare soccorso ai feriti, il comandante ha immediatamente dichiarato lo stato di emergenza, trasmettendo il codice “7700” — segnale internazionale che indica una situazione di pericolo generale a bordo — e ha iniziato una rapida discesa controllata, invertendo la rotta per rientrare verso l’aeroporto di Birmingham.

Le manovre di rientro sono state eseguite con la massima urgenza ma nel pieno rispetto delle procedure di sicurezza aeronautica. Il Boeing 737 Max ha effettuato un’inversione a U sopra il Canale della Manica, scendendo rapidamente a una quota inferiore, intorno ai 10.000 piedi, probabilmente per stabilizzare l’aereo in condizioni atmosferiche più calme e preparare i passeggeri e l’equipaggio all’atterraggio anticipato. L’aereo ha toccato terra a Birmingham circa 90 minuti dopo il decollo iniziale, dirigendosi immediatamente verso un’area remota del piazzale dove erano già schierati i mezzi di soccorso. I paramedici sono saliti a bordo per valutare le condizioni dei passeggeri colpiti, prestando le prime cure direttamente sul posto prima di trasferire coloro che necessitavano di ulteriori accertamenti nelle strutture sanitarie locali.

Le testimonianze dei passeggeri, emerse sui media britannici, dipingono un quadro di terrore puro, con scene paragonate a quelle di un film catastrofico. Una passeggera ha raccontato di come l’aereo abbia improvvisamente virato bruscamente a sinistra e poi a destra, dando la sensazione di precipitare nel vuoto, mentre le urla dei presenti riempivano la cabina. Anche membri dell’equipaggio, solitamente addestrati a mantenere la calma in situazioni critiche, avrebbero confidato di non aver mai sperimentato una turbolenza di tale intensità in oltre un decennio di servizio. Questo dettaglio sottolinea l’eccezionalità dell’evento atmosferico incontrato, che esula dalle normali oscillazioni che si possono verificare durante un volo commerciale.

Una portavoce di Ryanair ha confermato ufficialmente l’accaduto attraverso una nota stampa, dichiarando che il volo FR1121 è rientrato alla base “a causa di una turbolenza aerea” e che l’atterraggio è avvenuto in sicurezza. La compagnia ha specificato che un “piccolo numero” di passeggeri ha ricevuto assistenza medica al rientro nel terminal, senza tuttavia fornire un bilancio dettagliato della gravità delle ferite riportate. Dopo le necessarie verifiche tecniche sull’aeromobile e la gestione dell’emergenza medica, il volo è stato riprogrammato ed è ripartito per Tenerife in serata, alle 21:06 ora locale, portando a destinazione i passeggeri che hanno scelto di proseguire il viaggio nonostante lo shock subito.

L’episodio riaccende i riflettori sulla sicurezza dei voli in relazione ai fenomeni di turbolenza severa, che studi recenti indicano in aumento a causa dei cambiamenti climatici che alterano le correnti a getto. Sebbene gli aerei moderni, come il Boeing 737 Max coinvolto nell’incidente di ieri, siano progettati per resistere a sollecitazioni strutturali estreme ben superiori a quelle incontrate in questi eventi, il rischio maggiore rimane per l’incolumità fisica delle persone all’interno della cabina. Le cosiddette turbolenze in aria chiara sono particolarmente temute dai piloti proprio per la loro imprevedibilità: non essendo associate a formazioni nuvolose visibili, non possono essere anticipate visivamente né sempre rilevate dalla strumentazione meteorologica standard, lasciando all’equipaggio pochissimi secondi per avvisare i passeggeri di allacciare le cinture.

Il Boeing 737 Max 8-200, variante ad alta densità del noto velivolo americano, è uno degli aerei più diffusi nella flotta della compagnia low cost irlandese. Incidenti di questa natura, pur essendo classificati come eventi meteorologici e non come guasti tecnici, richiedono comunque un’indagine accurata da parte delle autorità per l’aviazione civile, al fine di analizzare i dati della scatola nera e verificare se le procedure di previsione meteo e di risposta all’emergenza siano state seguite correttamente. Al momento, non vi sono indicazioni di malfunzionamenti dell’aeromobile, e l’attenzione resta concentrata sulla dinamica atmosferica che ha generato il violento scossone sui cieli della Francia. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!