Allerta Meteo, Stato di Emergenza in molte aree: Ecco le Regioni a Rischio

La Protezione Civile ha diramato un quadro allarmante per giovedì 17 aprile, con allerta rossa in Piemonte, arancione in diverse regioni del Nord e criticità diffuse. Attese precipitazioni intense, venti fino a 120 km/h e mareggiate sulle coste.

La Protezione Civile ha emesso un bollettino di massima allerta per la giornata di giovedì 17 aprile 2025, con un quadro meteorologico che vede la formazione di un profondo minimo depressionario sul Mar Ligure destinato a portare precipitazioni diffuse e intense su gran parte del Nord Italia. La situazione appare particolarmente critica in Piemonte, dove è stata dichiarata l’allerta rossa per rischio idrogeologico su diverse vallate del settore nordoccidentale, con cumulate che potrebbero raggiungere i 400 millimetri di pioggia in 48 ore. Condizioni di forte criticità anche in Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Valle d’Aosta, dove l’allerta arancione per diversi tipi di rischio evidenzia un quadro di elevata instabilità atmosferica con possibili esondazioni, frane e forti raffiche di vento che in alcune aree potrebbero superare i 100 km/h.

La saccatura atlantica già presente sul Mediterraneo occidentale tenderà a formare un minimo sul Mar Ligure determinando un’estensione delle precipitazioni a gran parte della penisola, con fenomeni che si intensificheranno particolarmente tra la notte e la mattinata di giovedì. Le autorità hanno attivato in diverse regioni i centri operativi di emergenza, raccomandando alla popolazione di limitare gli spostamenti nelle aree a maggior rischio e di seguire scrupolosamente le indicazioni delle strutture territoriali di protezione civile.

Piemonte: massima allerta nelle vallate alpine

La Regione Piemonte ha disposto l’allerta rossa per rischio idrogeologico sulle valli Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, Sangone e bassa Valsusa, con un livello di criticità che indica la concreta possibilità di gravi fenomeni come frane, smottamenti e allagamenti diffusi. Per fronteggiare l’emergenza è stata attivata la Sala operativa della Protezione civile regionale, come confermato dal presidente Alberto Cirio e dall’assessore Marco Gabusi, che seguiranno attentamente l’evolversi della situazione.

Il bollettino emesso da Arpa Piemonte evidenzia inoltre un’allerta arancione per rischio idrogeologico, idraulico e valanghe su altre zone della regione, tra cui l’alta Valsusa, le valli Chisone, Pellice e Po, la Valle Tanaro, la pianura settentrionale, torinese e cuneese. Sotto particolare osservazione le valli alpine, la Valsusa, il torinese e il cuneese, dove sono previste copiose nevicate in quota, con la possibilità che il limite delle nevicate si abbassi localmente fino a 200-300 metri.

Le previsioni indicano precipitazioni diffuse, localmente molto forti e a carattere di nubifragio, sulla fascia pedemontana alpina settentrionale e occidentale fino al mattino di giovedì. La quota delle nevicate si attesterà generalmente tra i 1800 e i 2000 metri, ma potrebbe risultare localmente inferiore in corrispondenza dei rovesci più intensi. Un’attenuazione dei fenomeni è attesa solo dal pomeriggio di giovedì, quando il progressivo colmamento del minimo depressionario e il suo allontanamento porteranno a condizioni più stabili nella giornata di venerdì.

Lombardia: allerta arancione per molteplici rischi

La Protezione Civile della Lombardia ha diramato un’allerta arancione che interessa diversi tipi di rischio: idrogeologico, idraulico e vento forte. Le precipitazioni risulteranno diffuse, più significative e insistenti su Prealpi e settori occidentali, con piogge cumulate areali tra 30 e 70 mm sulla fascia Prealpina e sulle Retiche occidentali, tra 20 e 40 mm sui restanti settori occidentali, altrove tra 15 e 30 mm.

Sulle aree di pianura e sui rilievi prealpini sono possibili picchi localmente superiori (60-90mm/24h) dovuti ai passaggi temporaleschi che, dalla mattina e nel pomeriggio, saranno probabili a partire dai settori meridionali della regione, spostandosi poi verso Nord-Nord-Ovest. Particolarmente critica appare la situazione relativa ai venti: dalla notte e fino alle prime ore pomeridiane è prevista un’ulteriore intensificazione del vento da Est sulla Pianura e sulle primi rilievi prealpini, con vento medio massimo tra 30 e 50 km/h e raffiche massime fino a 70 km/h sull’alta pianura centrorientale.

A livello locale, il Comune di Monza ha disposto per la giornata del 17 aprile la chiusura del parco, dei giardini Reali, dei due cimiteri cittadini e di viale Cavriga, a testimonianza della serietà della situazione e dei potenziali rischi associati.

Valle d’Aosta: rischio valanghe e criticità idrogeologica

In Valle d’Aosta è stata diramata un’allerta arancione con particolare riferimento al rischio valanghe, indicato a livello 4 su una scala che arriva fino a 5. Le previsioni meteo indicano nevicate tra i 1.500 e i 2.000 metri e vento forte in montagna, specialmente nelle ore notturne e nelle zone di confine con il Piemonte.

Le autorità regionali hanno disposto in via precauzionale la chiusura di numerose strade regionali dalle 21 del 16 aprile alle 7 del 17 aprile, tra cui le strade regionali numero 43 e 44 della Valle del Lys, la 1 di Perloz e la 2 per Champorcher, la 47 per Cogne, la regionale 23 per Valsavarenche, la regionale 24 di Rhêmes e la regionale 30 per Ollomont da Frissonière a Chez Collet. Nella regione sono state già segnalate cadute di massi in alcune località, così come l’esondazione di alcuni torrenti secondari.

Emilia Romagna: venti di burrasca e criticità idraulica

In Emilia Romagna la Protezione Civile ha emesso un’allerta arancione per vento nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, e per stato del mare nella provincia di Ferrara. L’allerta gialla riguarda invece le piene dei fiumi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e Ravenna; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena e Rimini; per temporali in gran parte della regione.

Le previsioni indicano piogge diffuse sul settore centro-occidentale, più intense sulle zone del crinale appenninico, dove assumeranno carattere di rovescio o temporale. Durante la sera-notte le precipitazioni tenderanno ad interessare l’Appennino centro-orientale con probabili rovesci e temporali lungo le zone di crinale al confine con la Toscana. Sono previsti innalzamenti dei livelli idrometrici sui corsi d’acqua del settore occidentale, con superamenti delle soglie 1 e possibili localizzati superamenti della soglia 2 nei piccoli bacini collinari.

Toscana: mareggiate intense e venti fino a 120 km/h

In Toscana la Sala operativa unificata della Protezione civile ha emesso un bollettino di criticità che prevede un codice arancione per mareggiate, dalla mezzanotte alle 15, su arcipelago e foce dell’Albegna. Per vento forte il codice arancione, fino alle ore 16, si estende a tutto il tratto di costa maremmana, dove sarà in vigore anche un codice giallo per temporali forti, che coinvolgerà anche la costa piombinese.

Le previsioni meteo parlano di venti di Scirocco molto forti fino al primo pomeriggio, con raffiche che potranno raggiungere i 100-120 km/h sull’Arcipelago e sulla costa centro-meridionale, 80-100 km/h sul resto della costa e zone limitrofe, 60-80 km/h su colline centro-meridionali e rilievi settentrionali, e 40-60 km/h nelle pianure interne. Nel corso del pomeriggio è attesa una rotazione dei venti prima da sud, poi da sud-ovest, con graduale attenuazione dell’intensità.

Sardegna: allerta arancione nelle zone interne

Anche la Sardegna è interessata dall’ondata di maltempo, con un’allerta arancione per rischio idrogeologico che riguarda in particolare i territori interni come il Montevecchio-Pischilappiu e il Logudoro. In queste aree sono previsti forti rovesci che potrebbero innescare fenomeni franosi su suoli già saturi.

Liguria e altre regioni sotto osservazione

L’agenzia regionale Arpal ha emesso un’allerta gialla per i possibili effetti di piogge e temporali dalle 00 alle 15 di giovedì 17 aprile, su tutti i bacini del ponente (Zone A e D); nello stesso orario, solo allerta gialla temporali sul centro (Zona B). Nelle prossime ore si formerà un minimo depressionario sul mar Tirreno, che risalirà rapidamente verso il Mar Ligure, portando fenomeni intensi che oltre a piogge e temporali si manifesteranno sotto forma di vento di burrasca forte e mareggiata intensa.

Allerta gialla anche per il Friuli Venezia Giulia, dove sono previste piogge diffuse, generalmente moderate sulla costa, abbondanti in pianura, intense sui monti, forse localmente molto intense sulle Prealpi Carniche e in Carnia. La quota neve si attesterà sopra i 2300-2500 metri fino a sera quando calerà a 2000 metri circa. Dal pomeriggio-sera sono possibili anche temporali.

Completano il quadro delle regioni in allerta gialla il Lazio (bacini di Roma, Appennino di Rieti, Bacino Medio Tevere, Bacini Costieri Nord, Bacino del Liri, Bacini Costieri Sud, Aniene), il Veneto (in particolare il bacino dell’Alto Brenta) e la Provincia Autonoma di Trento.

Consigli alla popolazione e monitoraggio della situazione

Il Dipartimento della Protezione Civile ricorda che in caso di allerta meteo è fondamentale seguire le indicazioni delle autorità locali ed evitare spostamenti non necessari, specialmente nelle aree contrassegnate da allerta rossa o arancione. Si raccomanda di prestare attenzione ai bollettini aggiornati e di consultare i canali ufficiali per rimanere informati sull’evoluzione dei fenomeni.

Particolare cautela è richiesta nelle zone montane e collinari, dove potrebbero verificarsi frane e smottamenti, e nelle vicinanze di corsi d’acqua che potrebbero ingrossarsi rapidamente. Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo.