Un massiccio blackout ha colpito oggi l’intera penisola iberica, lasciando milioni di persone senza corrente elettrica e provocando il blocco di infrastrutture critiche in Spagna e Portogallo, con ripercussioni anche in alcune zone della Francia meridionale. L’improvvisa interruzione di energia, iniziata intorno alle 12:30 ora locale, ha paralizzato i sistemi di trasporto, mandato in tilt le reti di comunicazione e costretto all’evacuazione numerose strutture pubbliche. Le cause del grave disservizio rimangono al momento sconosciute, ma le autorità non escludono la possibilità di un attacco informatico, mentre tecnici e specialisti lavorano incessantemente per ripristinare la normalità.
Collasso dei sistemi di trasporto
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— 🔻Inside the conflict (@Muhamma22474285) April 28, 2025
Il sistema ferroviario iberico è stato il primo a subire le conseguenze del blackout, con l’immediata sospensione di tutti i collegamenti. Secondo quanto comunicato da Renfe, l’operatore ferroviario nazionale spagnolo, l’intero sistema elettrico nazionale è stato interrotto alle 12:30, determinando il blocco totale della circolazione dei treni sull’intera rete. “Nessun treno è in movimento e nessuna nuova partenza può essere effettuata”, hanno dichiarato i funzionari dell’azienda, specificando che stanno lavorando per ripristinare le normali operazioni.
Anche il trasporto metropolitano ha subito pesanti conseguenze, con l’evacuazione completa della rete di Madrid. “A Madrid, il servizio della metropolitana è interrotto per ‘cause esterne’ a causa di un’interruzione di corrente”, si legge nelle comunicazioni ufficiali diffuse sui social network. Situazione analoga per la metropolitana di Barcellona, completamente ferma con i passeggeri costretti ad abbandonare le stazioni.
Il trasporto aereo non è stato risparmiato dall’emergenza, con gravi disservizi registrati nei principali aeroporti della penisola. L’aeroporto di Madrid-Barajas, uno dei più trafficati d’Europa, è rimasto senza energia, causando l’interruzione delle operazioni e costringendo a terra numerosi voli. Parallelamente, lo scalo di Lisbona in Portogallo ha dovuto sospendere le attività, generando una situazione di grande confusione tra migliaia di passeggeri bloccati nei terminal. Anche l’aeroporto di Barcellona-El Prat ha riportato cancellazioni.
La viabilità urbana è stata gravemente compromessa dal blackout, con i semafori fuori uso in tutte le principali città. Le autorità spagnole hanno lanciato un appello ai cittadini, raccomandando di non mettersi alla guida fino al ripristino della corrente elettrica, data l’impossibilità di garantire la sicurezza stradale con i sistemi di regolazione del traffico e le telecamere di sorveglianza non funzionanti.
Comunicazioni in tilt e impatto sulla vita quotidiana
L’interruzione di corrente ha avuto un impatto devastante anche sui sistemi di comunicazione. I dati di rete mostrano un’interruzione di Internet su scala nazionale in tutta la Spagna, con ripercussioni significative anche in Portogallo. Milioni di utenti sono rimasti senza connessione, con conseguenze sulla capacità di accedere a informazioni e servizi essenziali in un momento di emergenza. Le linee telefoniche sono risultate inutilizzabili in vaste aree, complicando ulteriormente gli sforzi di coordinamento della risposta all’emergenza e lasciando molte persone impossibilitate a contattare familiari e servizi di soccorso.
Il blackout ha colpito indiscriminatamente anche centri commerciali, supermercati e altre attività economiche, molte delle quali sono state costrette a chiudere temporaneamente per motivi di sicurezza. Particolarmente preoccupante la situazione negli ospedali e nelle strutture sanitarie, dove i generatori di emergenza sono entrati in funzione per garantire l’operatività dei reparti critici. Perfino manifestazioni sportive hanno subito interruzioni, come nel caso del torneo di tennis Masters 1000 di Madrid, dove gli incontri sono stati sospesi con l’eccezione di pochi match già conclusi prima del blackout.
In via precauzionale, le centrali nucleari spagnole hanno interrotto la produzione per garantire la sicurezza degli impianti, mantenendo attivi solo i sistemi interni grazie ai gruppi elettrogeni d’emergenza. Questa misura, standard nei protocolli di sicurezza nucleare, evidenzia la gravità dell’evento e la portata delle sue implicazioni per le infrastrutture critiche nazionali. L’impatto si è esteso anche ai servizi governativi e finanziari, con consigli comunali, enti governativi e banche che hanno dovuto convocare riunioni di emergenza per gestire la crisi.
Indagini sulle cause e risposta delle autorità
Le cause precise dell’esteso blackout rimangono al momento oggetto di intense indagini. L’Istituto Nazionale di Cybersicurezza spagnolo (INCIBE) sta analizzando la possibilità che l’interruzione possa essere stata causata da un attacco informatico. Secondo alcune fonti governative citate dai media locali, non è stata esclusa alcuna ipotesi, compresa quella di un’azione ostile contro le infrastrutture critiche della penisola iberica.
Il governo spagnolo ha reagito prontamente convocando una riunione di emergenza presso la sede centrale di Red Eléctrica, la società pubblica responsabile della gestione del sistema elettrico nazionale. All’incontro hanno partecipato figure di primo piano dell’esecutivo, tra cui il premier Pedro Sánchez, la vicepresidente e ministra delle Finanze María Jesús Montero, la vicepresidente e ministra dell’ambiente Sara Aagesen e il ministro dei Trasporti Óscar Puente. A Madrid è stato attivato il Piano di Emergenza Municipale per coordinare la risposta a livello locale.
L’operatore portoghese E-Redes ha dichiarato al quotidiano Expresso che l’interruzione è dovuta a “un problema con il sistema elettrico europeo”, e di essere stato costretto a tagliare l’energia in aree specifiche per stabilizzare la rete. Questa dichiarazione suggerisce che l’origine del problema potrebbe risiedere in un malfunzionamento tecnico del sistema di distribuzione elettrica continentale, piuttosto che in un attacco esterno.
Il graduale ripristino della rete
I primi segnali positivi sono giunti intorno alle 13:40, quando Red Eléctrica ha annunciato di aver dato il via al ripristino dell’energia elettrica a partire dal nord e dal sud della penisola iberica. “Stiamo iniziando a recuperare energia nel nord e nel sud della penisola, il che è fondamentale per soddisfare gradualmente la richiesta di fornitura di elettricità”, ha comunicato l’azienda, spiegando che si tratta di “un processo che comporta la progressiva energizzazione della rete di trasmissione man mano che vengono collegati altri punti”.
Il processo di ripristino è complesso e richiede una riattivazione graduale per evitare sovraccarichi del sistema. Le autorità hanno dato priorità alle aree urbane più popolose e ai servizi essenziali, ma il ritorno alla piena normalità potrebbe richiedere ore o addirittura giorni, a seconda dell’entità del danno riscontrato nelle infrastrutture. La gravità dell’evento ha attivato anche le autorità europee, con l’Agenzia UE per la Cybersecurity (ENISA) che sta monitorando la situazione per valutare eventuali rischi di propagazione ad altri Paesi.
Un evento senza precedenti
Questo blackout rappresenta uno degli eventi più gravi nella storia recente delle infrastrutture critiche europee, colpendo simultaneamente due paesi e parte di un terzo. L’entità dell’interruzione, la sua estensione geografica e l’impatto trasversale su tutti i settori della società evidenziano la crescente vulnerabilità delle moderne infrastrutture interconnesse. Le investigazioni in corso forniranno indicazioni cruciali non solo sulle cause specifiche dell’incidente, ma anche sulle misure necessarie per prevenire simili situazioni in futuro, specialmente in un contesto di crescente dipendenza dai sistemi elettrici e digitali.