L’INPS ha ufficializzato le nuove date di pagamento dell’Assegno Unico Universale per il mese di maggio 2025, confermando un posticipo rispetto alle tempistiche tradizionali. Questo provvedimento, che interessa milioni di famiglie italiane con figli a carico, prevede due finestre di erogazione diverse a seconda della situazione dei beneficiari. Le modifiche al calendario dei pagamenti si aggiungono alle nuove disposizioni relative all’aggiornamento dell’ISEE, determinante per il calcolo degli importi spettanti e per il recupero degli eventuali arretrati.
Le famiglie che già percepiscono il contributo stanno monitorando con attenzione le date comunicate dall’Istituto di previdenza, mentre chi non ha ancora provveduto all’aggiornamento della certificazione ISEE ha ancora un’opportunità per non perdere le somme arretrate. La situazione coinvolge anche l’Assegno di Inclusione, altra misura di sostegno che segue tempistiche simili per l’erogazione di maggio.
Il nuovo calendario dei pagamenti per maggio 2025
Secondo quanto comunicato dall’INPS con il messaggio numero 111 del 13 gennaio 2025 e successivamente confermato con il messaggio numero 63 del 19 febbraio 2025, il pagamento dell’Assegno Unico Universale per il mese di maggio 2025 seguirà tempistiche diverse rispetto ai mesi precedenti. Per i beneficiari che percepiscono regolarmente la prestazione e non hanno subito variazioni nella propria situazione economica o familiare, l’accredito è previsto a partire da martedì 20 maggio 2025.
Questa tempistica rappresenta uno slittamento di circa cinque giorni rispetto alle precedenti disposizioni e si allinea con quanto già avvenuto nei mesi scorsi. L’INPS ha infatti stabilito che, per la prima parte dell’anno 2025, i pagamenti vengano effettuati a partire dal 20 del mese, anziché intorno a metà mese come accadeva in precedenza. Tale posticipo interessa tutte le famiglie che non hanno comunicato modifiche al proprio ISEE, al numero di figli o alla situazione lavorativa.
Diversa è la situazione per i nuovi richiedenti che hanno presentato domanda per la prima volta nel mese di aprile 2025: per loro l’erogazione della prima mensilità è prevista nell’ultima settimana di maggio, precisamente a partire da lunedì 26 maggio 2025. La stessa tempistica si applica anche a chi è in attesa di conguagli per variazioni retroattive, come aggiornamenti dell’ISEE o riconoscimento di maggiorazioni.
Importi aggiornati e adeguamenti per il 2025
Gli importi dell’Assegno Unico Universale per il 2025 hanno subito un adeguamento in base al tasso di inflazione, con un incremento dello 0,8% rispetto al 2024. L’importo base dell’assegno varia da un minimo di 57,50 euro per chi non ha presentato l’ISEE o supera la soglia di 45.939,56 euro, fino a un massimo di 201 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 17.227,33 euro.
Secondo i dati dell’ultimo osservatorio statistico INPS, pubblicato il 17 aprile 2025, nei primi due mesi dell’anno l’Istituto ha erogato alle famiglie italiane assegni per un totale di 3,3 miliardi di euro, destinati a quasi 6 milioni di nuclei familiari per un totale di circa 10 milioni di figli beneficiari. L’importo medio per figlio è risultato pari a 175 euro, con valori che oscillano tra i 58 e i 224 euro in base alla fascia ISEE di appartenenza.
È importante sottolineare che da marzo 2025, le famiglie che non hanno rinnovato la propria certificazione ISEE entro il 28 febbraio stanno ricevendo l’importo minimo dell’assegno, pari a 57,50 euro per ciascun figlio. Questa situazione interessa tutti i nuclei che non hanno provveduto all’aggiornamento della documentazione necessaria per il calcolo dell’importo spettante in base alla propria condizione economica.
Come ottenere gli arretrati con il nuovo ISEE
Nonostante la scadenza del 28 febbraio sia ormai passata, le famiglie hanno ancora la possibilità di aggiornare la propria certificazione ISEE e recuperare gli importi arretrati. L’INPS ha infatti stabilito che è possibile presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) entro e non oltre il 30 giugno 2025 per poter ricevere, oltre agli importi corretti dei prossimi mesi, anche gli eventuali arretrati spettanti a partire dal mese di marzo.
La presentazione della DSU aggiornata consente di sbloccare gli importi completi dell’Assegno Unico calcolati in base alla effettiva situazione economica del nucleo familiare, superando così la limitazione dell’importo minimo attualmente in vigore per chi non ha aggiornato i dati. In questo modo, le famiglie riceveranno un conguaglio che comprenderà la differenza tra quanto già percepito (57,50 euro per figlio) e quanto effettivamente spettante in base al nuovo ISEE.
Per aggiornare l’ISEE è possibile procedere in due modalità: rivolgendosi a un CAF o a un patronato, che si occuperà della procedura, oppure utilizzando il servizio precompilato disponibile sul portale INPS. In quest’ultimo caso, è necessario accedere con le proprie credenziali SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e seguire la procedura guidata per l’inserimento e la verifica dei dati richiesti.
Come verificare lo stato del pagamento
Per conoscere l’esatta data di accredito dell’Assegno Unico di maggio 2025, ogni beneficiario può accedere al proprio Fascicolo previdenziale tramite il sito ufficiale dell’INPS. Una volta effettuato l’accesso con le proprie credenziali digitali (SPID, CIE o CNS), è possibile consultare la sezione dedicata ai pagamenti e verificare sia l’importo che la data prevista per l’accredito.
Inoltre, attraverso il Centro Notifiche presente nella propria area riservata, l’utente può monitorare lo stato della domanda e ricevere comunicazioni relative a eventuali variazioni o aggiornamenti. Questo strumento è particolarmente utile per chi ha recentemente presentato una nuova domanda o ha comunicato modifiche alla propria situazione familiare o economica.
In caso di dubbi o necessità di assistenza, è possibile contattare il Contact Center INPS ai numeri 803.164 (gratuito da rete fissa) o 06.164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal proprio operatore telefonico). In alternativa, ci si può rivolgere agli enti di patronato, che offrono supporto gratuito per la gestione delle pratiche relative all’Assegno Unico e per la verifica dello stato dei pagamenti.
Presentazione di nuove domande e rinnovo automatico
Per chi non ha mai richiesto l’Assegno Unico e intende farlo per la prima volta, è necessario presentare domanda attraverso l’apposita piattaforma telematica disponibile sul sito INPS, nella sezione “Sostegni, Sussidi e Indennità – Assegno unico e universale per i figli a carico”. L’accesso è consentito esclusivamente mediante credenziali digitali (SPID, CIE o CNS).
La tempistica di presentazione della domanda influisce sull’inizio dell’erogazione: per le richieste inviate dal 1° marzo al 30 giugno di ogni anno, l’Assegno Unico spetta con tutti gli arretrati a partire dal 1° marzo; per le domande presentate dopo il 30 giugno, invece, l’assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione, senza possibilità di recuperare le mensilità precedenti.
Per chi invece già beneficia dell’Assegno Unico, il rinnovo è automatico e non richiede una nuova domanda. È sufficiente mantenere aggiornati i propri dati, in particolare l’ISEE, per continuare a ricevere l’importo corretto in base alla propria situazione economica. Il periodo di erogazione dell’Assegno Unico va dal 1° marzo al 28 febbraio dell’anno successivo, seguendo quindi un calendario annuale che richiede il rinnovo della certificazione ISEE all’inizio di ogni anno.
Conclusioni e raccomandazioni
In attesa dei pagamenti di maggio 2025, le famiglie beneficiarie dell’Assegno Unico devono prestare particolare attenzione alle tempistiche comunicate dall’INPS e alla necessità di aggiornare la propria certificazione ISEE entro il 30 giugno per non perdere gli arretrati spettanti. Il posticipo delle date di pagamento rappresenta un’importante novità nel calendario delle erogazioni, che si inserisce nel quadro più ampio delle modifiche apportate alle modalità di gestione delle prestazioni sociali da parte dell’Istituto di previdenza.
È consigliabile monitorare regolarmente il proprio Fascicolo previdenziale per verificare lo stato dei pagamenti e per essere tempestivamente informati su eventuali comunicazioni o richieste di integrazione documentale da parte dell’INPS. Inoltre, per chi non ha ancora aggiornato l’ISEE, è fondamentale procedere quanto prima con la presentazione della DSU, al fine di sbloccare gli importi completi dell’Assegno Unico e recuperare le somme arretrate relative ai mesi precedenti.
Le famiglie che hanno recentemente subito variazioni nella composizione del nucleo familiare o nella situazione economica dovrebbero comunicare tempestivamente tali modifiche all’INPS, per evitare discrepanze negli importi erogati e possibili conguagli o recuperi successivi. La corretta gestione della documentazione e il rispetto delle scadenze rappresentano elementi fondamentali per garantire la continuità e la regolarità nell’erogazione di questa importante misura di sostegno alle famiglie italiane.