Il terzo fine settimana di maggio 2025 si preannuncia segnato da una fase meteorologica di transizione, con l’Italia divisa tra l’influenza residua di una circolazione depressionaria in allontanamento verso i Balcani e la progressiva espansione di un campo di alta pressione dal settore nord-occidentale europeo. L’evoluzione sinottica lascia presagire un graduale miglioramento delle condizioni atmosferiche, ma non mancheranno episodi di instabilità pomeridiana, soprattutto nelle aree montuose e in alcune zone del Sud, dove saranno possibili temporali localizzati e rovesci a carattere sparso.
Sabato 17 maggio: instabilità residua al Sud e sui rilievi
L’analisi dei modelli meteorologici indica che la giornata di sabato 17 maggio sarà caratterizzata da un flusso di correnti fresche settentrionali, eredità del vortice ciclonico che nei giorni precedenti ha interessato il Mediterraneo centrale. Questo afflusso manterrà condizioni di variabilità soprattutto sulle regioni meridionali, con precipitazioni più probabili tra Calabria e Sicilia tirrenica, dove saranno possibili rovesci e temporali, specie nelle ore centrali e pomeridiane.

L’instabilità tenderà a manifestarsi anche sui rilievi dell’Appennino meridionale e, in misura minore, sulla dorsale appenninica centrale e sui monti della Sardegna, dove non si escludono acquazzoni isolati. Sulle Alpi occidentali e in particolare nel Biellese, sono attesi temporali sparsi, mentre il resto del Nord e del Centro sarà interessato da condizioni più stabili con ampi spazi soleggiati e solo qualche annuvolamento di passaggio. Le temperature si manterranno su valori gradevoli o leggermente sotto la media stagionale nelle aree esposte ai venti settentrionali, mentre nelle zone interne più soleggiate si potranno raggiungere valori prossimi alle medie del periodo.
Domenica 18 maggio: stabilità in aumento, ma rischio di temporali sull’estremo Nordest e sui rilievi
L’evoluzione prevista per domenica 18 maggio vede un consolidamento dell’anticiclone sul Mediterraneo centrale, con una generale attenuazione dell’instabilità e il ritorno di condizioni più stabili su gran parte della Penisola. Il sole tornerà a prevalere anche sulle regioni meridionali, dove i fenomeni saranno molto più isolati rispetto al giorno precedente. Tuttavia, nelle ore più calde della giornata, non si escludono brevi rovesci o temporali a sviluppo diurno sui rilievi appenninici del Sud e sui monti della Sardegna.

Particolare attenzione va riservata all’estremo Nordest, dove la persistenza di correnti più umide in quota potrà favorire la formazione di temporali localizzati, soprattutto tra il Friuli Venezia Giulia e le aree alpine orientali. Sulle pianure del Nordest, in particolare nel pomeriggio, non si esclude il transito di qualche rovescio, ma la tendenza generale sarà verso una progressiva stabilizzazione. Le temperature massime saranno in aumento, con valori che potranno raggiungere i 27-28 gradi nelle zone interne della Sardegna e i 25-26 gradi sulle regioni tirreniche e ioniche.
Il rischio di temporali per il fine settimana sarà dunque concentrato soprattutto nelle seguenti zone:
Sabato 17 maggio: Calabria, Sicilia tirrenica, rilievi appenninici del Sud, monti della Sardegna, Alpi occidentali (in particolare Biellese e Alpi Marittime). Possibili brevi acquazzoni anche su parte della dorsale appenninica centrale e sulle Alpi orientali, ma con fenomeni più isolati e di breve durata.
Domenica 18 maggio: temporali più isolati sui rilievi del Sud e della Sardegna, rischio di rovesci pomeridiani sull’estremo Nordest, in particolare tra Friuli Venezia Giulia e aree alpine orientali. Sulle restanti regioni, il tempo sarà prevalentemente stabile e soleggiato, con solo locali addensamenti nuvolosi senza precipitazioni di rilievo.
Le temperature e la tendenza successiva

Il rialzo termico sarà più evidente nella giornata di domenica grazie alla maggiore presenza del sole, con massime che potranno superare i 25 gradi su diverse aree del Centro-Sud e sulle isole maggiori. Nonostante il miglioramento, la stagione estiva non appare ancora pronta a decollare in modo stabile: la prossima settimana potrebbe infatti riproporre una certa variabilità, con nuove infiltrazioni fresche e instabili, soprattutto sulle regioni settentrionali e lungo la dorsale appenninica.