BTP Italia maggio 2025, Ecco i Rendimenti

Il nuovo BTP Italia scadenza 2032 sarà collocato dal 27 al 30 maggio con spread sotto i 100 punti base e rendimenti attesi tra 2,5% e 4%, beneficiando del miglioramento del rating italiano.

Il differenziale tra i BTP decennali italiani e i Bund tedeschi ha aperto la giornata di lunedì 26 maggio sotto la soglia psicologica dei 100 punti base, attestandosi precisamente a 97,9 punti contro i 101,6 punti della chiusura di venerdì scorso. Questo movimento rappresenta un segnale di crescente fiducia degli investitori nella solidità del debito pubblico italiano, in un momento in cui il Tesoro si prepara al lancio della ventesima emissione del BTP Italia, prevista per martedì 27 maggio.

Il contesto di mercato appare particolarmente favorevole per i titoli di Stato italiani, con il rendimento del BTP decennale che si mantiene stabile al 3,58% mentre quello del Bund tedesco registra un aumento di 3,7 punti base, portandosi al 2,6%. Questa dinamica ha contribuito alla compressione dello spread, fenomeno che non si verificava con regolarità da tempo e che viene accolto positivamente dai mercati finanziari. La stabilità del rendimento italiano, combinata con l’incremento di quello tedesco, genera una riduzione del differenziale che implica costi di rifinanziamento del debito inferiori per l’Italia e una percezione di minore rischio da parte degli investitori internazionali.

Il nuovo BTP Italia, con scadenza giugno 2032 e durata di sette anni, rappresenta un titolo di Stato indicizzato all’inflazione italiana specificamente progettato per i risparmiatori individuali. Il meccanismo di funzionamento si basa sull’indicizzazione all’indice FOI (senza tabacchi) calcolato dall’ISTAT, che ogni sei mesi viene sommato ai tassi reali definitivi per determinare l’ammontare della cedola semestrale. Questo particolare sistema di calcolo, differente da quello degli altri titoli retail, rende il BTP Italia uno strumento che cresce insieme all’inflazione, aumentando il proprio rendimento quando i prezzi al consumo salgono e garantendo comunque un interesse minimo nel caso di deflazione o calo dei prezzi.

Il collocamento del nuovo titolo seguirà la struttura tradizionale delle emissioni BTP Italia, articolandosi in due fasi distinte. La prima fase, riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e al mercato retail, si svolgerà da martedì 27 a giovedì 29 maggio, con possibilità di chiusura anticipata a discrezione del Tesoro. La seconda fase, programmata per la mattinata del 30 maggio, sarà dedicata agli investitori istituzionali quali banche e fondi di investimento. Durante la fase retail, i risparmiatori potranno sottoscrivere il titolo attraverso il proprio home banking, se abilitato al trading online, oppure rivolgendosi alla propria banca o all’ufficio postale, purché in possesso di un deposito titoli.

Le caratteristiche del nuovo BTP Italia includono un premio finale extra dell’1% per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza nel giugno 2032. Il titolo prevede cedole semestrali calcolate su un capitale che viene aggiornato in base al costo della vita, mentre il capitale è garantito a scadenza. Dal punto di vista fiscale, il BTP Italia beneficia della tassazione agevolata al 12,5% comune a tutti i titoli di Stato, risulta esente dalle imposte di successione e, secondo la Legge di bilancio 2024, concorre all’esclusione dal calcolo ISEE fino a 50.000 euro investiti in titoli di Stato.

La cedola annua minima della ventesima emissione del Btp Italia, al via da martedì 27 maggio, è stata fissata all’1,85%. La cedola definitiva sarà comunicata dal Tesoro nella mattinata di venerdì 30 maggio, all’apertura della quarta giornata di emissione, e potrà essere confermata o rivista al rialzo.

La situazione inflazionistica attuale vede l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività in rialzo dello 0,1% su base mensile e dell’1,9% su base annua ad aprile 2025, in linea con gli obiettivi della Banca Centrale Europea. Questo contesto di bassa inflazione, secondo molti analisti destinato a perdurare almeno nel prossimo anno, potrebbe influenzare i rendimenti attesi del nuovo BTP Italia. Considerando un’inflazione nel range tra l’1,5% e il 2% e assumendo tassi reali minimi compresi tra l’1% e il 2%, gli esperti stimano che il rendimento massimo per i risparmiatori possa attestarsi intorno al 4%, con difficoltà a superare tale soglia o a scendere sotto il 2,5%.

Secondo le analisi di Repubblica, dato che l’inflazione registrata ad aprile era dell’1,9% e il rendimento di un titolo di Stato italiano a sette anni è superiore al 3%, è possibile che il nuovo BTP Italia possa offrire un rendimento reale intorno all’1,5% o di poco maggiore. Gli analisti suggeriscono che per essere competitivo il titolo dovrebbe posizionarsi tra l’1,6% e l’1,8% di rendimento reale, livello considerato di equilibrio per attrarre i risparmiatori retail. Il taglio minimo acquistabile è fissato a 1.000 euro, senza commissioni per i piccoli risparmiatori che acquistano nei giorni di collocamento, con garanzia per il retail di vedere soddisfatta l’intera domanda richiesta.

Il contesto macroeconomico in cui si inserisce questa emissione appare particolarmente favorevole per i titoli italiani, con l’agenzia di rating Moody’s che ha recentemente confermato il rating Baa3 per l’Italia alzando l’outlook da stabile a positivo. Questo miglioramento riflette il rafforzamento delle prospettive di bilancio in un contesto di performance fiscale migliore del previsto nel 2024 e di stabilità politica interna. L’agenzia prevede che il debito pubblico raggiungerà il 138,4% del PIL nel 2026 e nel 2027, per poi avviare un graduale calo dal 2028 grazie ad avanzi primari sostenuti. Parallelamente, il Tesoro offrirà in asta martedì 27 maggio fino a 4,75 miliardi di titoli tra BTP short term e indicizzati all’inflazione dell’area euro, con in offerta il BTP short term febbraio 2027 per 2,75 miliardi e un miliardo ciascuno per il BTpei decennale maggio 2036 e per il settennale settembre 2032.

L’apertura delle borse europee ha confermato il clima positivo, con Milano che guadagna l’1,49% dopo la decisione di Trump di rinviare i dazi al 9 luglio. Questo sviluppo ha attenuato le tensioni commerciali che venerdì scorso avevano portato i mercati europei a chiudere in forte calo dopo le minacce di dazi del 50% all’Unione Europea. Il differenziale tra BTP e Bund che si mantiene sotto i 100 punti base rappresenta quindi non solo un indicatore di fiducia nei titoli italiani, ma anche un elemento che potrebbe influenzare positivamente l’accoglienza del nuovo BTP Italia da parte dei risparmiatori, in un momento in cui la combinazione di stabilità politica, miglioramento dei conti pubblici e contesto internazionale meno teso crea le premesse per un successo dell’emissione.