Milan, Allegri ha firmato: è il Nuovo Allenatore. Conte resta al Napoli

Massimiliano Allegri firma un biennale da 5 milioni con il Milan, mentre Antonio Conte conferma la permanenza al Napoli dopo il summit con De Laurentiis che garantisce investimenti di mercato.

La giornata del 29 maggio 2025 segnerà probabilmente uno dei capitoli più significativi del calciomercato estivo, con una vera e propria rivoluzione che ha investito le panchine delle principali squadre di Serie A. Due notizie hanno dominato la scena calcistica italiana: Massimiliano Allegri ha ufficialmente firmato il contratto che lo riporta sulla panchina del Milan dopo undici anni, mentre Antonio Conte ha deciso di proseguire la propria avventura al Napoli dopo un lungo summit con il presidente Aurelio De Laurentiis.

L’accordo tra Allegri e il Milan rappresenta il coronamento di una trattativa lampo orchestrata dal nuovo direttore sportivo rossonero Igli Tare, che ha saputo convincere il tecnico livornese ad accettare la proposta milanista. Il contratto firmato dal cinquantasettenne allenatore prevede una durata biennale con opzione per il terzo anno, con un compenso di cinque milioni di euro netti a stagione più bonus legati agli obiettivi sportivi raggiunti. La cifra complessiva dell’operazione, considerando anche i bonus, potrebbe arrivare a toccare i sette milioni di euro annui, testimoniando l’investimento importante che la dirigenza rossonera ha deciso di sostenere per rilanciare le ambizioni del club.

Il ritorno di Allegri a Milanello assume connotati particolarmente suggestivi, considerando che l’ultima volta che il tecnico toscano aveva guidato il Milan risaliva al gennaio 2014, quando venne esonerato dopo una prima parte di stagione deludente. Durante la sua precedente esperienza in rossonero, tra il 2010 e il 2014, Allegri aveva conquistato lo scudetto nella stagione 2010-2011 e una Supercoppa Italiana, dimostrando di saper gestire pressioni e aspettative di una piazza esigente come quella milanese. La scelta di puntare nuovamente su di lui nasce dalla necessità del Milan di ritrovare stabilità e competitività dopo una stagione disastrosa che ha visto la squadra mancare la qualificazione alle competizioni europee per la prima volta da diversi anni.

Parallelamente agli sviluppi in casa Milan, il Napoli ha risolto la questione relativa al futuro di Antonio Conte attraverso un incontro durato oltre tre ore che ha visto protagonisti il tecnico salentino, il presidente De Laurentiis, il direttore sportivo Giovanni Manna e l’amministratore delegato Andrea Chiavelli. Il summit, tenutosi nella residenza napoletana dell’allenatore in via del Parco Margherita, ha portato alla decisione definitiva di Conte di proseguire l’avventura azzurra, respingendo le sirene provenienti da altri club, inclusa la Juventus che lo aveva individuato come obiettivo primario per la propria panchina.

Le garanzie ricevute da Conte per la permanenza al Napoli riguardano principalmente gli investimenti sul mercato e il miglioramento delle condizioni contrattuali. Secondo le indiscrezioni emerse, il presidente De Laurentiis avrebbe assicurato al tecnico un budget di mercato significativo, con la possibilità di realizzare colpi di prestigio internazionale, tra cui spicca il nome di Kevin De Bruyne del Manchester City. Inoltre, l’accordo prevederebbe un ritocco dell’ingaggio attuale di Conte e la possibilità di estendere il contratto fino al 2028, garantendo al club campione d’Italia la continuità tecnica necessaria per difendere il titolo conquistato.

La decisione di Conte di rimanere a Napoli ha inevitabilmente ripercussioni sul mercato degli allenatori, lasciando scoperte alcune panchine prestigiose e costringendo diversi club a rivedere i propri piani. La Juventus, in particolare, si trova ora nella necessità di identificare alternative concrete per sostituire Igor Tudor, che attualmente guida la squadra con la prospettiva di rimanere almeno fino al Mondiale per club. Le opzioni a disposizione dei bianconeri si sono considerevolmente ridotte, considerando che anche altri profili di primo piano hanno già definito il proprio futuro per la prossima stagione.

In questo contesto di movimento generalizzato, anche la Roma sta definendo le proprie strategie tecniche attraverso i colloqui con Gian Piero Gasperini, che dopo nove stagioni all’Atalanta sembra orientato verso una nuova sfida professionale. L’incontro avvenuto a Firenze tra il tecnico piemontese e i dirigenti giallorossi Claudio Ranieri e Florent Ghisolfi rappresenta un passaggio fondamentale per delineare il futuro della panchina romanista, con la società che punta a convincere Gasperini attraverso un progetto tecnico ambizioso e competitive.

Il Bologna, invece, ha già risolto la questione tecnica confermando Vincenzo Italiano attraverso il rinnovo contrattuale fino al 2027. Questa decisione ha permesso ai rossoblù di blindare un allenatore che ha dimostrato capacità notevoli nella gestione del gruppo e nell’implementazione di un gioco propositivo, respingendo anche l’interesse manifestato dal Milan prima dell’accelerata su Allegri. La conferma di Italiano rappresenta un elemento di continuità importante per un club che ha vissuto una stagione di crescita significativa.

Le conseguenze di questi movimenti si riflettono inevitabilmente sulle strategie di mercato dei club coinvolti, che dovranno ora adattare le proprie campagne acquisti alle caratteristiche tecniche e tattiche dei nuovi allenatori. Il Milan, con Allegri, punterà probabilmente su giocatori di esperienza e personalità, capaci di gestire la pressione di un ambiente esigente e di contribuire immediatamente al rilancio delle ambizioni europee del club. Il Napoli, invece, con la conferma di Conte, potrà programmare con maggiore serenità gli investimenti necessari per mantenere competitivo un organico che dovrà affrontare la doppia sfida del campionato e delle competizioni europee.

Queste decisioni tecniche rappresentano soltanto l’inizio di un’estate che si preannuncia particolarmente movimentata sul fronte del calciomercato, con diverse squadre chiamate a rivoluzionare i propri organici per adeguarsi alle nuove guide tecniche e agli obiettivi stagionali. La tempistica di questi annunci, arrivati a pochissimi giorni dalla conclusione del campionato, testimonia l’urgenza dei club di definire rapidamente gli assetti tecnici per poter poi concentrarsi esclusivamente sulle operazioni di mercato in entrata e in uscita.