La giornata di domenica primo giugno segna un punto di svolta per il quadro meteorologico nazionale, con l’arrivo di una fase di instabilità crescente che interesserà principalmente le regioni settentrionali d’Italia. Mentre l’anticiclone africano continua a garantire condizioni stabili e temperature elevate sul Centro-Sud, il Nord si prepara ad affrontare fenomeni temporaleschi di notevole intensità, con particolare concentrazione su Alpi, Prealpi e Appennino settentrionale, dove non si escludono episodi di grandine e forti raffiche di vento che potrebbero localmente estendersi anche alle pianure adiacenti.
Temporali in arrivo, il Nord si prepara al cambiamento
Secondo le ultime analisi meteorologiche, la mattinata di domenica primo giugno si mantiene ancora prevalentemente soleggiata su gran parte del territorio nazionale, ma già dal pomeriggio è atteso un significativo peggioramento delle condizioni atmosferiche sulle regioni settentrionali. La causa di questo cambiamento risiede in una lieve flessione del campo barico che aprirà la strada al passaggio di infiltrazioni instabili, determinando lo sviluppo di temporali anche di una certa intensità su Alpi, Prealpi e Appennino settentrionale. Il contrasto tra l’aria calda preesistente al suolo e l’arrivo di correnti fresche in quota creerà le condizioni ideali per la formazione di fenomeni particolarmente violenti, caratterizzati da un elevato rischio di grandinate e forti raffiche di vento. Gli esperti meteorologi sottolineano come questi temporali potranno localmente sconfinare verso l’alta valle Padana, interessando in particolare le regioni di Piemonte e Lombardia, specialmente tra il tardo pomeriggio e le ore serali.

La configurazione atmosferica responsabile di questa instabilità trova le sue origini nell’espansione dell’anticiclone nord africano dalla Penisola iberica verso il Mediterraneo centrale, processo che ha caratterizzato gli ultimi giorni portando temperature ben al di sopra della norma. Tuttavia, il Nord Italia viene ora lambito dalla coda di una perturbazione atlantica, identificata come la numero uno di giugno, con conseguente aumento dell’instabilità atmosferica principalmente tra la fascia alpina e le vicine pianure. Il rischio di piogge e temporali potrebbe proseguire fino a giovedì, configurando una settimana di particolare variabilità per le regioni settentrionali.
I modelli meteorologici concordano nell’evidenziare la particolare intensità che potranno assumere i fenomeni temporaleschi previsti per il pomeriggio e la sera di domenica. L’estate meteorologica, che prende ufficialmente il via proprio il primo giugno, si presenta quindi con un esordio caratterizzato da forti contrasti atmosferici. La presenza dell’anticiclone africano, che ha portato temperature tipiche del mese di luglio con valori fino a 5-6 gradi oltre la norma, incontra ora masse d’aria più fresche in quota, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di celle temporalesche particolarmente energetiche. Durante la formazione di questi fenomeni, che si concentreranno inizialmente sulle zone montane, non si esclude la possibilità di grandinate di piccole dimensioni ma con possibili accumuli al suolo nelle aree dove i temporali tenderanno a stazionare più a lungo.
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Le previsioni dell’Aeronautica Militare confermano questo scenario, indicando come dopo una mattinata soleggiata si formeranno nuovamente delle nubi in area alpina, estese però localmente anche alla fascia pedemontana e all’Emilia-Romagna occidentale. Tra le regioni che potranno essere colpite nel corso del tardo pomeriggio di oggi domenica 1 giugno troviamo Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli e Trentino. Le precipitazioni, comunque concentrate principalmente nel pomeriggio, arriveranno per lo più sui monti, ma in forma isolata potranno interessare anche le zone pianeggianti. Per lunedì 2 giugno, la nuvolosità sulle regioni settentrionali sarà più diffusa, manifestandosi sotto forma di velature per la Pianura Padana e di nubi più imponenti per le zone alpine, prealpine e per la Liguria, con probabilità più elevate di piogge, rovesci e isolati temporali.
Mentre il Nord Italia si prepara ad affrontare questa fase di instabilità atmosferica, le regioni del Centro-Sud continuano a beneficiare della protezione offerta dall’anticiclone di origine africana, che mantiene il controllo del tempo assicurando giornate calde e soleggiate. Il sole splende con poche nubi sparse, concentrate soprattutto sui rilievi dell’entroterra durante le ore centrali della giornata, mentre le temperature restano elevate, ben al di sopra della media stagionale, confermando un’assolata estate anticipata. Il caldo si manifesta in modo particolare nelle grandi città e nelle zone di pianura, dove il tasso di umidità si mantiene su valori medi, permettendo una sensazione di calore intensa ma non opprimente.
L’alta pressione africana continua a portare caldo e cieli sereni sulle regioni centrali e meridionali, con una configurazione che si presenta stabile anche per l’inizio della settimana entrante. L’anticiclone rinforza progressivamente il settore mediterraneo, mantenendo l’assenza di piogge e temporali sulle regioni centro-meridionali, rendendo le ore diurne particolarmente soleggiate con cieli limpidi e aria secca in gran parte dell’area. Le nubi lungo le aree interne montuose rimangono isolate e non mostrano tendenza a sviluppi significativi, mentre anche la fascia costiera registra condizioni stabili e temperature elevate, alimentate dall’azione diretta del flusso caldo subtropicale.
Le temperature nelle regioni centro-meridionali continueranno a mantenersi su valori significativamente elevati, con massime che potranno raggiungere e localmente superare i 33-35 gradi sulle zone più interne. Questa situazione termica, caratteristica di una massa d’aria di origine sub-tropicale, si manterrà stabile per gran parte della settimana, con l’anticiclone africano che continuerà a esercitare la sua influenza protettiva. Solamente nelle regioni settentrionali è prevista una lieve flessione delle temperature massime a partire da lunedì, in coincidenza con l’intensificazione dell’attività temporalesca.
L’inizio della nuova settimana potrebbe segnare un’ulteriore intensificazione dell’instabilità atmosferica, soprattutto al Nord, con una maggiore diffusione dei temporali anche in pianura. Le previsioni a medio termine indicano come questa configurazione meteorologica, caratterizzata dalla dicotomia tra instabilità settentrionale e stabilità centro-meridionale, possa persistere almeno fino a giovedì, mantenendo alta l’attenzione sui fenomeni temporaleschi nelle regioni alpine e prealpine. I meteorologi raccomandano particolare prudenza durante gli spostamenti nelle aree montane e pedemontane del Nord Italia, dove i temporali potrebbero assumere caratteristiche di particolare violenza con associati fenomeni di grandine e forti raffiche di vento.

La situazione richiede un monitoraggio costante, considerando che l’arrivo di correnti fresche in quota su un territorio già surriscaldato dall’azione dell’anticiclone africano crea le premesse per lo sviluppo di fenomeni convettivi particolarmente intensi. Gli esperti sottolineano come questa prima vera fiammata di caldo africano, con temperature che hanno raggiunto picchi fino a 35 gradi nell’entroterra sardo, costituisca il presupposto ideale per la formazione di contrasti termici verticali capaci di alimentare celle temporalesche di notevole energia. Nel corso delle prossime ore, l’attenzione si concentrerà quindi sull’evoluzione di questi fenomeni e sulla loro eventuale estensione dalle zone montane verso le aree di pianura.