Meteo, tra poche ore tornano Temporali Forti e Grandine: ecco le Aree a Rischio

Domenica primo giugno porta instabilità crescente al Nord Italia con temporali intensi, grandine e forti venti su Alpi e Prealpi, mentre l’anticiclone africano mantiene caldo e stabilità al Centro-Sud.

L’Italia si trova attualmente in una fase meteorologica di transizione caratterizzata da una netta dicotomia tra le regioni settentrionali, interessate da crescente instabilità atmosferica, e quelle centro-meridionali ancora sotto l’influenza di una robusta cupola anticiclonica di origine africana.

La situazione sinottica vede un campo di alta pressione esteso dall’Africa nord-occidentale fino all’Europa centro-orientale che garantisce condizioni di stabilità meteorologica su gran parte del territorio nazionale, mentre le regioni alpine e prealpine risentono dell’approssimarsi di infiltri di aria più fresca e instabile provenienti da una saccatura atlantica posizionata a ridosso della Penisola Iberica. Questo sistema perturbato trae origine da un profondo vortice ciclonico con centro motore localizzato tra il Regno Unito e l’Islanda, che sta determinando un significativo cambiamento delle condizioni atmosferiche nelle aree più settentrionali del paese. Le prime manifestazioni di questa instabilità si sono già verificate nelle ultime 24-48 ore con temporali intensi che hanno interessato la Spagna settentrionale e la Francia meridionale, evidenziando la potenza del contrasto tra le diverse masse d’aria.

Le previsioni meteorologiche indicano un progressivo incremento dell’instabilità atmosferica che si manifesterà con particolare intensità nel corso del pomeriggio e della sera del 3 giugno 2025. L’arrivo di aria più fresca in quota, venendo a contatto con il calore accumulato negli strati bassi dell’atmosfera, creerà le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni convettivi anche di notevole intensità. Il meccanismo scatenante è rappresentato dal forte gradiente termico che si viene a creare quando l’aria fredda e instabile proveniente dall’Atlantico incontra l’aria calda di origine sahariana che ha caratterizzato le giornate precedenti. Durante la mattinata del 3 giugno si potranno già osservare le prime avvisaglie dell’instabilità con nuvolosità irregolare e primi rovesci sparsi sui settori alpini e prealpini, ma sarà nel tardo pomeriggio e in serata che i fenomeni raggiungeranno la loro massima intensità.

Gli esperti meteorologi sottolineano come la presenza di elevata energia potenziale disponibile nell’atmosfera possa determinare lo sviluppo di temporali localmente violenti caratterizzati da raffiche di vento improvvise e grandinate con chicchi anche di grandi dimensioni. Questo tipo di fenomeni risulta particolarmente pericoloso per la loro imprevedibilità e per l’intensità concentrata in aree relativamente ristrette. La configurazione barica attuale, che vede il contrasto tra l’anticiclone africano e le correnti atlantiche più fresche, rappresenta una situazione tipica dei mesi estivi che può generare fenomeni meteorologici estremi in tempi molto rapidi.

Le aree geografiche che risulteranno maggiormente interessate dai fenomeni temporaleschi sono identificate principalmente nell’arco alpino e prealpino, con particolare riferimento ai settori lombardi, piemontesi e del Trentino Alto Adige. Nel corso del pomeriggio l’instabilità si estenderà progressivamente verso le adiacenti zone pianeggianti, coinvolgendo in particolare l’alto Piemonte e gran parte della Lombardia. Le previsioni indicano che entro sera anche i distretti più settentrionali del Veneto e gran parte del Friuli Venezia Giulia potrebbero essere interessati da fenomeni temporaleschi. Le zone interne risulteranno particolarmente esposte al rischio di grandinate di notevoli dimensioni, mentre le aree costiere dovrebbero mantenersi relativamente più stabili grazie all’effetto mitigatore delle masse d’acqua.

La Protezione Civile ha emanato specifiche allerte meteorologiche gialle per rischio temporali che interessano diverse zone della Lombardia, incluse Valchiavenna, Media-bassa Valtellina, Laghi e Prealpi Varesine, Valcamonica, Laghi e Prealpi orientali, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche e il Nodo Idraulico di Milano. Analoghe allerte sono state diramate per il Piemonte, in particolare per le aree del Toce e la Pianura settentrionale, oltre che per l’intera Provincia Autonoma di Bolzano. Queste misure cautelative testimoniano la serietà della situazione meteorologica e la necessità di mantenere alta l’attenzione sui possibili sviluppi.

Mentre le regioni settentrionali si preparano ad affrontare condizioni di instabilità meteorologica, il Centro-Sud Italia continua a beneficiare dell’influenza dell’anticiclone africano che garantisce condizioni di tempo stabile e temperature elevate. Le regioni meridionali e la Sardegna in particolare stanno registrando valori termici significativamente superiori alle medie stagionali, con la Protezione Civile regionale sarda che ha diramato un avviso di condizioni meteo avverse per il picco di calore previsto nel settore settentrionale dell’isola. Durante la giornata del 3 giugno sono attesi valori elevati fino a localmente molto elevati nella provincia di Sassari, dove nelle zone interne si potrebbero toccare punte di particolare intensità. Questo scenario evidenzia la netta divisione climatica che caratterizza attualmente l’Italia, con il Nord soggetto a fenomeni di instabilità e il Sud ancora dominato dal caldo africano.

Le temperature massime previste per il 3 giugno mostrano questa dicotomia in modo evidente: mentre al Nord i valori oscilleranno tra i 21°C delle zone alpine e i 30°C della pianura padana, al Centro-Sud si registreranno temperature comprese tra i 26 e i 29 gradi, con punte ancora più elevate in Sardegna. Sul fronte dei venti, si segnalano correnti sostenute dai quadranti meridionali che interesseranno la Sardegna e i settori costieri di Lazio settentrionale, Liguria e Toscana, contribuendo al mantenimento delle condizioni di stabilità atmosferica su queste aree. I mari risulteranno localmente molto mossi nel Mare e Canale di Sardegna, nel Mar Ligure e nel Tirreno settore occidentale, mentre altrove si manterranno generalmente calmi o poco mossi.

La Protezione Civile raccomanda di prestare massima attenzione ai fenomeni temporaleschi previsti, considerando che il forte contrasto tra il calore preesistente e l’aria più fresca e instabile può generare eventi meteorologici di particolare intensità. I temporali potrebbero essere accompagnati da raffiche di vento improvvise, forti rovesci e grandinate localizzate che possono causare disagi significativi alla circolazione stradale e alle attività all’aperto. Per le popolazioni delle aree interessate dalle allerte, si consiglia di evitare spostamenti non necessari durante le ore di maggiore instabilità, di proteggere veicoli e strutture esposte dal rischio grandine e di prestare particolare attenzione alla guida in caso di precipitazioni intense. Inoltre, è opportuno seguire costantemente gli aggiornamenti delle previsioni meteorologiche e gli avvisi ufficiali emanati dalle autorità competenti.

Per quanto riguarda le regioni del Centro-Sud interessate dal caldo intenso, la Protezione Civile suggerisce di adottare le consuete precauzioni per le giornate caratterizzate da temperature elevate: evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, mantenere un’adeguata idratazione, proteggere gli ambienti interni con tende o persiane e prestare particolare attenzione alle categorie più vulnerabili come anziani, bambini e persone con patologie croniche. La situazione meteorologica attuale rappresenta un esempio significativo della variabilità climatica che caratterizza sempre più frequentemente il nostro paese, richiedendo un costante adattamento delle strategie di prevenzione e protezione della popolazione. Gli esperti sottolineano come questa tipologia di configurazioni bariche, con il contrasto tra anticicloni africani e perturbazioni atlantiche, sia destinata a diventare sempre più frequente nei prossimi anni.