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Chi era Carlo Legrottaglie, il brigadiere ucciso nell’ultimo giorno di servizio

Il brigadiere capo Carlo Legrottaglie, 59 anni di Ostuni, è stato ucciso durante un conflitto a fuoco con rapinatori nel suo ultimo giorno di servizio prima della pensione prevista per luglio.

Carlo Legrottaglie, brigadiere capo dell’Arma dei Carabinieri di 59 anni, è stato ucciso questa mattina del 12 giugno 2025 durante quello che doveva essere il suo ultimo turno di lavoro prima della pensione. Il militare, originario di Ostuni e in servizio presso l’Aliquota Radiomobile di Francavilla Fontana, ha perso la vita in un conflitto a fuoco con due rapinatori nelle campagne tra Francavilla Fontana e Grottaglie, in provincia di Brindisi.

La tragedia si è consumata intorno alle ore 7 di mattina, quando la pattuglia di cui faceva parte Legrottaglie è intervenuta dopo la segnalazione di una rapina presso una stazione di rifornimento della zona industriale. Il brigadiere, insieme a un collega rimasto illeso ma sotto shock, ha intercettato una Lancia Ypsilon di colore scuro con a bordo i malviventi. Quando i carabinieri hanno intimato l’alt, l’auto non si è fermata, dando inizio a un inseguimento ad alta velocità che si è protratto fino alle campagne circostanti.

Durante la corsa, i due veicoli si sono speronati più volte fino a quando l’auto dei fuggitivi è finita fuori strada in contrada Rosea. A quel punto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, i tre rapinatori sono scesi dal mezzo abbandonando la vettura, che risultava essere stata rubata il 15 maggio scorso a Locorotondo. Mentre uno dei malviventi si dava alla fuga, un altro ha aperto il fuoco contro la pattuglia, colpendo mortalmente il brigadiere Legrottaglie. Il militare sarebbe riuscito a rispondere al fuoco, ferendo probabilmente uno degli aggressori prima di perdere la vita.

I due rapinatori sono stati successivamente catturati nei pressi di una masseria tra Grottaglie e Martina Franca dopo un secondo conflitto a fuoco con due agenti della squadra Falchi della Polizia. Uno dei malviventi è rimasto gravemente ferito durante l’arresto, mentre l’altro è stato fermato senza ulteriori incidenti. Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero di turno Raffaele Casto.

Carlo Legrottaglie rappresentava l’esempio del servitore dello Stato silenzioso e dedicato, con una carriera militare che ha attraversato quattro decenni di servizio nell’Arma. Sposato e padre di due figlie, viveva a Ostuni dove era conosciuto e stimato per la sua riservatezza e il forte senso del dovere. Colleghi e superiori lo descrivevano come un uomo di altri tempi, caratterizzato da un’enorme dedizione al lavoro e da una professionalità mai venuta meno anche nelle situazioni più difficili.

La tragedia assume contorni ancora più drammatici considerando che oggi sarebbe dovuto essere l’ultimo giorno di lavoro per il brigadiere. Da domani, infatti, sarebbe andato in licenza in attesa della pensione definitiva prevista per il 7 luglio 2025. Una data che doveva segnare l’inizio del meritato riposo dopo una vita trascorsa al servizio della sicurezza pubblica, trasformata invece nel simbolo di un sacrificio estremo compiuto nell’adempimento del proprio dovere.

La notizia dell’uccisione del brigadiere Legrottaglie ha suscitato profondo cordoglio nelle istituzioni e nella comunità locale. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio di condoglianze al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, esprimendo sentimenti di solidarietà e vicinanza e confidando in una rapida cattura dei responsabili. Anche la Premier Giorgia Meloni ha espresso il proprio cordoglio, sottolineando come il dolore si unisca allo sdegno per l’efferata violenza contro un uomo in divisa colpito mentre serviva lo Stato.

Il sindaco di Francavilla Fontana, Antonello De Nuzzo, si è dichiarato affranto e sgomento per l’accaduto, definendo assurda la morte di questo servitore dello Stato peraltro prossimo al congedo. Analogo cordoglio è stato espresso dal sindaco di Ostuni, Angelo Pomes, che ha parlato a nome dell’intera comunità della città natale del brigadiere, sottolineando come abbia dimostrato fino all’ultimo il valore e il senso di responsabilità che contraddistinguono le donne e gli uomini dell’Arma.

Il caso ha inoltre portato all’annullamento della cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri prevista nel pomeriggio presso Palazzo di Città a Bari. Il sindaco Vito Leccese ha dichiarato che non ci sono parole per commentare l’ennesima morte di un servitore dello Stato, manifestando solo rispetto, gratitudine e silenzio.

La vicenda si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza degli operatori delle forze dell’ordine, chiamati quotidianamente a fronteggiare situazioni di pericolo nell’esercizio delle proprie funzioni. Il sacrificio del brigadiere Legrottaglie rappresenta un monito sulla vulnerabilità di chi dedica la propria vita alla tutela della sicurezza pubblica, spesso pagando il prezzo più alto nel tentativo di proteggere i cittadini dalla criminalità.

La memoria di Carlo Legrottaglie rimarrà legata non solo al tragico epilogo della sua carriera, ma soprattutto ai valori di dedizione, onestà e senso del dovere che hanno caratterizzato il suo servizio nell’Arma dei Carabinieri. Un esempio di come il sacrificio personale possa rappresentare il prezzo estremo della fedeltà ai principi costituzionali e alla tutela della legalità, incarnando fino all’ultimo respiro l’essenza del giuramento prestato in difesa dello Stato e dei cittadini.