Il Centro Europeo per la Previsione Sperimentale delle Tempeste, noto con l’acronimo ESTOFEX (European Storm Forecast Experiment), ha diramato nella giornata odierna del 13 giugno 2025 un bollettino di allerta meteorologica che interessa direttamente le regioni nord-occidentali d’Italia. L’organizzazione scientifica, fondata nel 2002 da un team di meteorologi europei specializzati nella previsione di fenomeni temporaleschi estremi, utilizza una scala di valutazione del rischio che va da 0 a 3, dove ogni livello indica la probabilità percentuale di sviluppo di eventi meteorologici severi entro un raggio di quaranta chilometri da una determinata posizione geografica.
L’avviso meteorologico emesso da ESTOFEX mantiene validità dalle ore 8:00 di oggi 13 giugno 2025 fino alle ore 8:00 di domani 14 giugno 2025, configurandosi come un periodo di ventiquattro ore caratterizzato da condizioni atmosferiche particolarmente instabili su gran parte del territorio europeo. La distribuzione geografica delle allerte presenta una configurazione complessa che vede il livello 2 di rischio assegnato ad alcune parti di Spagna, Francia e Belgio, principalmente per la possibilità di formazione di grandine di grandi dimensioni o molto grandi, accompagnata da raffiche di vento dannose e, in misura minore, da forti precipitazioni.
Per quanto concerne specificamente il territorio italiano, il bollettino ESTOFEX ha classificato con allerta di livello 1 l’Italia nord-occidentale e la Svizzera meridionale, identificando come fenomeni meteorologici predominanti le forti piogge e la grandine di grandi dimensioni. Questa classificazione di rischio indica una probabilità compresa tra il 5% e il 15% che eventi temporaleschi severi si manifestino nelle aree geografiche interessate, rappresentando comunque un grado di pericolosità significativo per la popolazione e le attività economiche del territorio.

L’analisi meteorologica tecnica fornita dal centro ESTOFEX evidenzia una particolare configurazione atmosferica caratterizzata da parametri fisici specifici che favoriscono lo sviluppo di fenomeni convettivi intensi. Il bollettino specialistico riporta che, nonostante il wind shear verticale rimanga relativamente debole, i valori di MLCAPE (Mixed Layer Convective Available Potential Energy) compresi tra 1000 e 2000 joule per chilogrammo costituiscono una riserva energetica sufficiente per alimentare correnti ascensionali abbastanza intense da generare eventi grandinigeni di notevole portata. Il parametro MLCAPE rappresenta l’energia potenziale convettiva disponibile nello strato atmosferico mescolato, costituendo un indicatore fondamentale per valutare l’intensità potenziale dei fenomeni temporaleschi.
La situazione meteorologica presenta inoltre elementi di particolare complessità legati alla dinamica delle celle temporalesche, con il bollettino ESTOFEX che sottolinea come saranno possibili forti precipitazioni nelle aree dove l’interazione tra le tempeste determinerà lo stallo di alcune celle su zone geografiche specifiche. Questo fenomeno di quasi-stazionarietà delle strutture convettive rappresenta uno degli aspetti più pericolosi degli eventi temporaleschi, poiché può determinare l’accumulo di quantitativi pluviometrici eccezionali su aree relativamente ristrette, aumentando significativamente il rischio di allagamenti e dissesti idrogeologici.
Le condizioni atmosferiche previste per la giornata odierna si inseriscono in un contesto meteorologico più ampio caratterizzato dalla presenza di un’area di bassa pressione che si muove dal Regno Unito verso sud, trasportando masse d’aria fresca di origine atlantica. Questa configurazione sinottica rappresenta il primo significativo episodio di instabilità dell’estate 2025, interrompendo la fase di dominio anticiclonico che ha caratterizzato le prime settimane di giugno con temperature eccezionalmente elevate su gran parte del territorio nazionale.
L’interazione tra le masse d’aria calda già presenti sulla Penisola, caratterizzate da temperature che hanno raggiunto picchi superiori ai 35 gradi Celsius nelle regioni centrali e meridionali durante la fase anticiclonica precedente, e l’arrivo di infiltrazioni fresche in quota dall’Europa settentrionale, crea contrasti termici verticali di eccezionale intensità. Questi contrasti rappresentano il combustibile ideale per lo sviluppo di celle temporalesche a forte sviluppo convettivo, con la concreta possibilità di formazione di supercelle capaci di generare fenomeni meteorologici estremi, inclusi episodi grandinigeni con chicchi di dimensioni considerevoli.
Le regioni maggiormente interessate dall’allerta meteorologica ESTOFEX di livello 1 comprendono Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia occidentale e Liguria interna, dove le condizioni orografiche complesse delle Alpi e delle Prealpi tendono a favorire l’innesco e l’intensificazione dei fenomeni convettivi. L’effetto orografico rappresenta infatti un elemento catalizzatore per lo sviluppo di temporali, poiché le catene montuose costringono le masse d’aria umida a salire di quota, favorendo i processi di condensazione e la liberazione di energia latente che alimenta le correnti ascensionali.
Particolare attenzione deve essere rivolta al rischio grandinigeno, considerando che i valori di CAPE compresi tra 1000 e 2000 joule per chilogrammo rientrano nella categoria definita come “aria molto instabile” con buona possibilità di formazione di temporali intensi. Quando questi valori energetici si combinano con correnti ascensionali sufficientemente intense, come previsto dal bollettino ESTOFEX, si creano le condizioni ottimali per la formazione di chicchi di grandine di grandi dimensioni, che possono raggiungere diametri superiori ai due centimetri e causare danni significativi a colture, veicoli e strutture.
La previsione meteorologica per le prossime ore indica che i fenomeni temporaleschi inizieranno a manifestarsi durante le ore mattutine sulle regioni alpine e prealpine del Nord-Ovest, con successiva estensione verso la pianura padana nel corso del pomeriggio. L’evoluzione temporale dei fenomeni seguirà presumibilmente la tipica dinamica dei sistemi convettivi estivi, con intensificazione massima durante le ore pomeridiane quando il riscaldamento solare raggiunge i valori più elevati e contribuisce ad aumentare l’instabilità atmosferica.
Il monitoraggio costante dell’evoluzione meteorologica rimane fondamentale per valutare l’effettiva intensità e localizzazione dei fenomeni previsti, considerando che la natura intrinsecamente caotica dei sistemi convettivi può determinare variazioni significative rispetto alle previsioni iniziali. L’allerta ESTOFEX di livello 1 per il Nord-Ovest Italia costituisce comunque un importante strumento di allerta precoce che consente alle autorità competenti e alla popolazione di adottare le necessarie misure precauzionali per minimizzare i rischi associati agli eventi meteorologici estremi previsti.