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Meteo, tra poche ore i primi Temporali su Alpi e Prealpi: ecco le zone coinvolte

Allerta gialla per temporali su Alpi e Prealpi: primo cedimento dell’anticiclone africano, possibili grandinate e raffiche di vento nel pomeriggio.

Il dominio anticiclonico che da giorni costringe la Penisola a temperature eccezionalmente elevate mostra i primi segni di cedimento lungo il margine settentrionale: infiltrazioni di aria più fresca in quota innescheranno infatti, tra poche ore, i primi temporali sulle aree alpine e prealpine, segnando l’avvio di una fase di instabilità destinata a protrarsi anche nei prossimi giorni.

Le agenzie regionali di protezione ambientale confermano il quadro: ARPA Piemonte stima lo sviluppo di celle temporalesche tra Verbano, Ossola e Alta Valle di Susa con quantitativi puntualmente moderati, sottolineando un grado di attendibilità del 90 per cento nel suo bollettino n. 183/2025; ARPA Lombardia, nel proprio avviso di criticità, evidenzia la probabile attivazione di multicelle grandinigene lungo la fascia prealpina centro-occidentale, specie tra Valchiavenna, Lario e Prealpi bergamasche, con possibile sconfinamento verso le pedemontane in serata; ARPAV Veneto, nel bollettino emesso ieri pomeriggio, prevede rovesci sparsi sulle Dolomiti e sulle Prealpi vicentine, con coinvolgimento locale della pianura centro-settentrionale veronese e trevigiana entro il tardo pomeriggio.

L’evoluzione temporale mostra una modulazione classica dei fenomeni estivi di calore: tra le 14 e le 16 UTC sono attese le prime formazioni cumuliformi di rilievo sui settori orografici più esposti alle correnti sud-occidentali in quota; in seguito, la progressiva propagazione delle celle verso le valli favorirà la fusione di più nuclei in piccoli sistemi convettivi organizzati, capaci di produrre precipitazioni intense in intervalli ristretti e raffiche di outflow fino a 70 km/h. Entro la fascia serale, la decrescente radiazione solare porterà a un graduale esaurimento dei fenomeni, sebbene residui rovesci potranno insistere fino alla mezzanotte sulla pianura veneta orientale

Il resto del Paese continuerà a sperimentare condizioni di tempo stabile e soleggiato: al Centro-Sud, l’anticiclone africano garantirà massime prossime o superiori ai 38°C nelle pianure interne di Toscana, Lazio, Puglia e nelle zone interne di Sicilia e Sardegna, con notti tropicali spesso sopra i 24°C. La differenza termica fra Nord e Sud, complice l’arrivo di nubi cumuliformi sul Settentrione, produrrà una modesta flessione delle temperature sulle regioni padane, dove i valori massimi verranno contenuti fra 32 e 35°C, pur restando localmente afosi nelle grandi città

Le prospettive per la giornata di domani, martedì 1° luglio, indicano un ulteriore indebolimento del campo di alta pressione sull’estremo Nord-Ovest: un piccolo vortice in transito dalla Francia potrà rinnovare l’instabilità con temporali più diffusi, soprattutto fra alto Piemonte, Valle d’Aosta e fascia pedemontana lombarda. Sul Nord-Est la struttura convettiva di oggi lascerà dietro di sé aria leggermente più fresca, ma non escluderà la ricomparsa di rovesci pomeridiani sulle Prealpi carniche e venete

Le autorità regionali raccomandano di prestare attenzione ai rapidi cambiamenti del tempo e di adottare misure precauzionali: evitare la sosta nei pressi di alberi ad alto fusto o di impalcature non stabilizzate, mettere in sicurezza oggetti esposti al vento, non sostare sotto balconi o tettoie prive di adeguato ancoraggio e tenersi informati sui canali ufficiali di Protezione Civile e comuni. In presenza di fulminazioni frequenti, è consigliabile non utilizzare dispositivi elettrici collegati alla rete domestica e attendere la fine dell’evento temporalesco prima di riprendere attività all’aperto

Il contesto idrogeologico rimane sotto osservazione: dopo settimane di siccità relativa, i terreni superficiali presentano elevata idrofobicità, circostanza che può amplificare il deflusso superficiale e generare allagamenti lampo lungo i versanti montani. Sebbene il codice giallo non indichi scenari di criticità diffusa, il rischio di colate rapide nei bacini torrentizi di piccola e media dimensione non è da escludere. Particolare cautela è consigliata lungo i sentieri alpini, dove improvvisi nubifragi possono provocare caduta di rami o smottamenti di piccola scala

Con il passare delle ore, la traiettoria del minimo in quota verrà assorbita dal flusso principale occidentale; ciononostante, i modelli numerici concordano su una persistenza di instabilità pomeridiana almeno fino a mercoledì 2 luglio, quando un nuovo impulso atlantico, più marcato, dovrebbe valicare l’arco alpino portando un calo termico più sensibile e temporali più organizzati su tutto il Nord. Sarà soltanto in quella fase che si potrà registrare un significativo ridimensionamento dell’anomalia termica che attanaglia la Pianura Padana dall’inizio di giugnoPer restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!