L’uragano Erin, primo ciclone atlantico della stagione 2025, sta provocando condizioni meteorologiche estremamente pericolose lungo l’intera costa orientale degli Stati Uniti, costringendo le autorità a imporre divieti di balneazione estesi da New York al New Jersey e ordinare evacuazioni nelle zone più vulnerabili della Carolina del Nord. La tempesta, attualmente classificata come uragano di categoria 2 con venti sostenuti di 105 mph (169 km/h), si trova a circa 200 miglia a est-sudest di Cape Hatteras e si muove verso nord-nordest a 17 mph, mantenendo una struttura eccezionalmente ampia che sta generando effetti devastanti su centinaia di miglia di litorale.
Le autorità meteorologiche federali hanno confermato che Erin potrebbe rafforzarsi nuovamente nelle prossime 24 ore e tornare a essere un uragano di categoria 3 o superiore, nonostante il centro della tempesta sia previsto rimanere al largo della costa americana. Il National Hurricane Center di Miami ha sottolineato che la tempesta presenta caratteristiche dimensionali straordinarie, con venti di forza tropicale che si estendono fino a 320 miglia dal centro dell’occhio, rendendo i suoi effetti percettibili su un’area geografica vastissima che comprende l’intero fronte atlantico orientale.

Il governatore di New York Kathy Hochul ha ordinato la chiusura delle spiagge statali di Long Island, includendo Jones Beach, Robert Moses e Hither Hills State Parks, con divieti di balneazione che resteranno in vigore almeno fino a giovedì sera. Le autorità hanno installato bandiere rosse lungo tutto il litorale per avvertire i visitatori del pericolo mortale rappresentato dalle correnti di risacca, mentre i bagnini sono stati mantenuti in servizio con l’unico compito di impedire l’accesso all’acqua. New York City ha simultaneamente vietato la balneazione in tutte le sue spiagge per mercoledì e giovedì, con il sindaco Eric Adams che ha esortato i residenti a rimanere completamente fuori dall’acqua.
Nel New Jersey, dove il governatore Phil Murphy ha lanciato l’avvertimento perentorio “non entrate in acqua”, oltre una dozzina di comunità costiere hanno chiuso le loro spiagge con divieti temporanei di accesso al mare. Le città lungo la Jersey Shore si stanno preparando per quello che gli esperti descrivono come il picco degli impatti previsto per giovedì pomeriggio e sera, quando le onde più alte coincideranno con l’alta marea. A Sea Bright, una località particolarmente vulnerabile situata tra l’Oceano Atlantico e due fiumi, i residenti stanno sperando che le barriere rocciose oceaniche e i muri di contenimento metallici installati dopo l’uragano Sandy del 2012 possano offrire protezione adeguata.

Le previsioni meteorologiche indicano onde che raggiungeranno altezze comprese tra 7 e 12 piedi lungo la costa del New Jersey, mentre per Long Island le onde potrebbero toccare i 10-15 piedi. Gli specialisti del National Weather Service hanno avvertito che le condizioni più pericolose si verificheranno durante l’alta marea, quando la combinazione di onde massicce e innalzamento del livello del mare potrebbe causare allagamenti significativi nelle aree costiere più basse. Il personale di emergenza ha già iniziato a posizionare sacchi di sabbia intorno agli edifici vulnerabili e ha creato barriere temporanee di sabbia per proteggere le strutture principali.
L’impatto più severo della tempesta si sta concentrando sulle Outer Banks della Carolina del Nord, dove le autorità hanno ordinato evacuazioni obbligatorie per le isole di Hatteras e Ocracoke. Oltre 2.000 persone sono state evacuate tramite traghetto da Ocracoke Island, mentre Highway 12, l’unica arteria stradale che collega le isole-barriera al continente, è stata chiusa a causa dell’acqua che ha iniziato a riversarsi sulla carreggiata principale. Il governatore del North Carolina Josh Stein ha dichiarato lo stato di emergenza, sottolineando che l’uragano Erin potrebbe causare inondazioni costiere, erosione delle spiagge e condizioni di surf estremamente pericolose.

La potenza distruttiva di Erin è già evidente nelle sue dimensioni e nella sua intensità record. La tempesta ha sperimentato uno dei processi di intensificazione rapida più veloci mai registrati nella storia dell’Atlantico, passando da uragano di categoria 1 con venti di 75 mph a categoria 5 con venti quasi di 160 mph in poco più di 24 ore durante il fine settimana scorso. Sebbene sia successivamente diminuito di intensità, l’uragano ha continuato a espandersi in dimensioni, creando condizioni oceaniche pericolose su un’area di circa 2.000 miglia di costa atlantica.
I meteorologi hanno spiegato che diversi fattori ambientali hanno facilitato questa intensificazione esplosiva, tra cui un wind shear leggero, una struttura tempestosa compatta e temperature della superficie del mare insolitamente calde per metà agosto. Brian McNoldy, meteorologo dell’Università di Miami, ha osservato che Erin è diventato solo il 43° uragano atlantico a raggiungere la categoria 5 da quando sono iniziate le registrazioni ufficiali nel 1851, e il più precoce in questa posizione geografica specifica.
Le correnti di risacca rappresentano attualmente la principale minaccia per la sicurezza pubblica lungo l’intera costa orientale. Queste correnti, che sono canali d’acqua che si allontanano dalla riva e possono trascinare i nuotatori verso il mare aperto, sono già responsabili di numerosi interventi di soccorso. A Wrightsville Beach, nel North Carolina, i soccorritori hanno salvato più di 80 persone intrappolate nelle correnti di risacca solo nella giornata di lunedì, seguito da altri 60-70 salvataggi il giorno successivo. Il National Weather Service ha avvertito che anche i nuotatori esperti dovrebbero evitare completamente l’acqua, poiché le condizioni attuali rendono pericoloso anche per i bagnini più qualificati operare in mare.
Gli esperti di cambiamento climatico sottolineano che fenomeni come Erin stanno diventando più frequenti e intensi a causa del riscaldamento degli oceani. Le temperature marine più elevate forniscono maggiore energia ai cicloni tropicali, aumentando la loro velocità del vento e la probabilità di intensificazione rapida. Climate Central, un’organizzazione di ricerca climatica, ha calcolato che l’aumento della velocità del vento di Erin di circa 85 mph in poco più di 24 ore è direttamente collegabile alle superfici marine riscaldate dal cambiamento climatico causato dall’uomo.
Mentre Erin continua il suo percorso verso nord-nordest, si prevede che manterrà la sua forza di uragano almeno fino al fine settimana, quando dovrebbe iniziare una transizione verso un ciclone post-tropicale mentre si muove attraverso l’Atlantico settentrionale. Tuttavia, anche dopo questa transizione, il sistema è previsto rimanere grande e potente, continuando a generare onde pericolose e condizioni di mare agitato per diversi giorni. Le autorità di protezione civile stanno monitorando attentamente l’evoluzione della situazione e sono pronte a estendere gli avvisi e i divieti di balneazione se necessario, mentre i modelli meteorologici globali suggeriscono che gli impatti più significativi lungo la costa medio-atlantica e del New England potrebbero persistere fino alla fine della settimana.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!