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Meteo, Caldo Intenso: il 3 e il 4 luglio Atteso il Picco. Tutti i dettagli

L’anticiclone africano Pluto spinge la colonnina di mercurio verso nuovi record fra il 3 e il 4 luglio, con bollino rosso in 17 città e picchi di 38-40°C.

Tra giovedì 3 e venerdì 4 luglio l’Italia si appresta a toccare il culmine di un’ondata di calore che ha già imposto temperature straordinarie sulle aree urbane e rurali del Paese, con valori massimi oltre trenta gradi diffusi e scarti positivi fin oltre dieci gradi rispetto alle medie climatiche di riferimento; lo scenario, definito bollino rosso dal Ministero della Salute per diciassette capoluoghi, comprende Milano, Roma, Bologna e Firenze, e verrà esteso a Campobasso nelle successive ventiquattro ore.

L’elemento barico responsabile di tale configurazione è il promontorio subtropicale di matrice nord-africana soprannominato dagli esperti Pluto, un vasto corpo d’alta pressione che, dopo essersi stabilizzato sul bacino del Mediterraneo centrale, veicola masse d’aria sahariana ricche di calore e di aerosol desertico; la sua persistenza, favorita dall’innesco di onde planetarie in quota, continua ad inibire la ventilazione e a comprimere la colonna d’aria nei bassi strati, con conseguente ulteriore incremento delle temperature percepite e dei tassi di umidità.

Sulla laguna di Venezia i modelli deterministici e probabilistici convergono su una temperatura massima attorno a 38-39°C nel pomeriggio di giovedì, valore che, se confermato, frantumerebbe il record di 36,6°C registrato all’aeroporto di Tessera il 21 luglio 2006. A Milano la colonnina potrebbe salire fino a 38°C, mentre Bologna è attesa oltre la soglia dei 39°C, un livello prossimo ai massimi assoluti storici per inizio luglio; a Firenze l’Orto Botanico ha già superato i 35°C nelle prime ore della mattinata e il codice rosso resterà vigente almeno fino al 3 luglio, mentre sul Centro si potranno raggiungere punte di 40°C nella Capitale e nei fondovalle interni della Toscana e dell’Umbria.

Il Ministero della Salute, attraverso il sistema nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo, ha confermato il livello di rischio 3 per i suddetti centri urbani, raccomandando particolare attenzione alle fasce più vulnerabili e annunciando la piena operatività del numero di pubblica utilità 1500; nello stesso bollettino è previsto un incremento delle notti tropicali, con minime oltre i 24°C, fattore che ostacola il fisiologico recupero termico dell’organismo.

In Lombardia e in altre dodici regioni, compresa l’Emilia-Romagna, sono entrate in vigore ordinanze straordinarie che impongono la sospensione dei lavori all’aperto tra le 12.30 e le 16, un provvedimento sollecitato dalle parti sociali per ridurre il rischio di colpi di calore tra i lavoratori esposti. Il fabbisogno energetico nazionale viaggia già vicino ai picchi annuali, con il carico di rete che ha superato i 53 gigawatt nella mattinata di martedì, poco al di sotto del massimo storico di fine giugno, segnalando una pressione crescente sul sistema di produzione e distribuzione elettrica.

Una prima attenuazione della canicola appare possibile a partire da domenica 6 luglio, quando un’ondulazione atlantica più incisiva dovrebbe raggiungere l’arco alpino, innescando temporali localmente intensi e una flessione termica di alcuni gradi al Nord e, in forma più attenuata, sul Medio Tirreno; la traiettoria della perturbazione, tuttavia, resta soggetta a un margine di incertezza elevato e non preclude la possibilità di nuove ripartenze dell’anticiclone nel corso della prossima settimana.

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