La tranquillità meteorologica che sta caratterizzando la giornata di oggi, giovedì 10 luglio 2025, rappresenta soltanto una breve pausa in un quadro atmosferico destinato a farsi progressivamente più complesso e dinamico nei prossimi giorni. L’aria fresca che attualmente scivola lungo la penisola italiana, spinta da una saccatura in quota posizionata sull’estremo Nord-Est europeo, sta garantendo cieli sereni e un clima da pieno luglio senza eccessi termici. Tuttavia, questo scenario di stabilità apparente nasconde i prodromi di un cambiamento significativo che interesserà diverse regioni italiane tra venerdì sera e il weekend.
La configurazione sinottica attuale mostra una saccatura depressionaria incastrata tra le maglie di un vasto anticiclone continentale, che nelle prossime ore inizierà una lieve ritirata verso ovest, posizionandosi tra Polonia e Francia. Questo movimento delle strutture bariche determinerà un graduale incremento dell’instabilità atmosferica, con il Nordest italiano che per primo avvertirà gli effetti di questo cambiamento di rotta meteorologica.
Le prime manifestazioni del mutamento in atto si manifesteranno già nella giornata di venerdì 11 luglio, quando una debole perturbazione atlantica inizierà a lambire le regioni settentrionali. Il pomeriggio di venerdì vedrà infatti la formazione di rovesci e temporali sparsi sulle Alpi orientali, con fenomeni che tenderanno a estendersi verso le pianure del Triveneto e del Friuli Venezia Giulia entro le ore serali. Questi primi episodi temporaleschi, seppur di intensità moderata, rappresentano l’anticamera di una fase meteorologica più complessa che caratterizzerà il weekend.

La giornata di sabato 12 luglio si profila come un momento di transizione cruciale nel quadro meteorologico, l’instabilità atmosferica aumenterà sensibilmente sulle regioni settentrionali, con temporali che interesseranno inizialmente l’arco alpino e prealpino per poi estendersi alle pianure limitrofe, con particolare coinvolgimento del Triveneto e della Lombardia orientale. Le Alpi centro-orientali, le Prealpi venete e friulane saranno le aree maggiormente esposte ai fenomeni temporaleschi, con possibilità di episodi intensi accompagnati da grandinate localizzate.
Contemporaneamente, l’Appennino settentrionale e le zone interne di Toscana e Marche potranno sperimentare rovesci pomeridiani, mentre il resto della penisola continuerà a godere di condizioni stabili e soleggiate. Le regioni meridionali e le isole maggiori vedranno invece un incremento termico, con temperature che potranno superare i 30-32°C, particolarmente lungo le coste tirreniche e in Sicilia.
Domenica 13 luglio rappresenterà l’apice di questa fase di instabilità, con un’estensione significativa dei fenomeni temporaleschi che coinvolgerà non soltanto le regioni settentrionali, ma anche parte del Centro Italia. Una circolazione depressionaria proveniente dall’Europa centro-orientale, combinata con infiltrazioni di aria umida dal Mediterraneo occidentale, creerà le condizioni per lo sviluppo di temporali diffusi e localmente intensi.
Il Nord Italia sarà l’area maggiormente colpita, con fenomeni temporaleschi che interesseranno Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. L’arrivo di aria più fresca in quota aumenterà significativamente il rischio di eventi meteorologici estremi, inclusi nubifragi e grandinate di notevole intensità. La particolare configurazione atmosferica, caratterizzata dal contrasto tra il caldo nei bassi strati e le correnti fresche in quota, favorirà lo sviluppo di celle temporalesche particolarmente attive.
Le regioni centrali non saranno risparmiate da questa ondata di instabilità, con la Toscana, il Lazio e l’Umbria che potranno sperimentare forti rovesci e temporali, soprattutto lungo la fascia tirrenica e nelle zone interne appenniniche. Anche la Sardegna potrà essere interessata da fenomeni temporaleschi, con possibili episodi che potrebbero lambire le coste del Basso Tirreno.

Le temperature subiranno un calo sensibile nelle regioni settentrionali e centrali, dove i valori massimi si attesteranno tra i 26 e i 29°C, con riduzioni più marcate nelle aree interessate dai fenomeni temporaleschi. Le regioni meridionali e le isole maggiori manterranno invece temperature più elevate, con valori che potranno raggiungere i 32-35°C, sostenute dall’afflusso di aria calda nord-africana.
La ventilazione durante il weekend sarà caratterizzata da venti variabili al Nord, con rinforzi temporanei nelle aree temporalesche, mentre le regioni meridionali sperimenteranno venti dai quadranti meridionali, particolarmente il Libeccio su Mar Ligure e Corsica. I mari rifletteranno questa situazione di instabilità, con il Tirreno centro-settentrionale che diventerà più mosso, mentre l’Adriatico meridionale e lo Ionio potranno mantenere condizioni di mare mosso. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!