In piena estate, mentre gran parte d’Italia fa i conti con la calura stagionale, l’Abruzzo si concede un’improvvisa incursione invernale. Nella notte appena trascorsa, alcune delle conche più elevate della regione hanno registrato temperature da pieno gennaio, con punte minime sorprendenti: a Campo Felice il termometro è sceso fino a -4°C, un valore eccezionale per il mese di luglio, ma perfettamente spiegabile alla luce della particolare geografia e dei meccanismi atmosferici locali.
Si tratta del fenomeno dell’inversione termica, ben conosciuto da chi segue da vicino le dinamiche microclimatiche della regione, ma che non manca mai di colpire per la sua intensità e per il paradosso che rappresenta: freddo pungente in pieno solstizio d’estate. Nelle notti serene, senza vento, l’aria calda tende a salire mentre quella fredda si deposita nelle conche, creando un cuscinetto gelido a bassa quota.
È in questo modo che località come l’Altopiano delle Rocche (-2,2°C), Pescocostanzo (-0,7°C) e perfino i Piani di Pezza (+0,1°C) si sono svegliati stamattina con brina e terreno ghiacciato, a dispetto del calendario. A rendere possibile tutto ciò è la struttura stessa del territorio abruzzese, fatto di altopiani isolati, circondati da montagne che bloccano le correnti e favoriscono la formazione di “trappole di freddo”.
Un’anomalia termica affascinante, che sottolinea ancora una volta la complessità e la varietà del clima appenninico, e che conferma l’Abruzzo come uno dei laboratori naturali più interessanti per l’osservazione meteorologica in Italia. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!