La recente apparizione di John Goodman alla première del film d’animazione I Puffi a Los Angeles ha stupito pubblico e fotografi per la straordinaria trasformazione fisica dell’attore. Il celebre interprete di Pappa e ciccia, che ha appena compiuto 73 anni il 20 giugno scorso, si è presentato sul red carpet con un elegante completo blu navy, camicia bianca e cravatta a fantasia, mostrando con orgoglio una silhouette che lo ha reso praticamente irriconoscibile.
La metamorfosi di Goodman rappresenta il risultato di un percorso di dimagrimento che lo ha visto perdere circa 90 chilogrammi nel corso degli ultimi anni, passando da un peso massimo di 180 chilogrammi raggiunto nel 2007 a una forma fisica invidiabile che testimonia la sua determinazione e il cambiamento radicale dello stile di vita. La trasformazione dell’attore statunitense non è avvenuta dall’oggi al domani, ma rappresenta il frutto di una strategia pianificata e di un impegno costante durato oltre un decennio.
Il punto di svolta nella vita di Goodman si è concretizzato quando l’attore ha raggiunto quello che lui stesso ha definito un momento di crisi profonda. “Non volevo più guardarmi allo specchio e non era una bella cosa”, ha confessato l’attore alla rivista People, rivelando il disagio fisico e psicologico che lo aveva spinto a intraprendere un cambiamento radicale della sua esistenza. La situazione era diventata insostenibile quando aveva toccato il peso record di 180 chilogrammi, un momento che lo ha costretto a fare i conti con la propria salute e a comprendere la necessità di un intervento immediato.
La strategia di dimagrimento adottata da Goodman si è basata su tre pilastri fondamentali che hanno costituito la base del suo successo. Il primo passo decisivo è stato l’eliminazione completa dell’alcol dalla sua vita, una decisione che ha rappresentato una svolta epocale considerando che l’attore aveva lottato contro la dipendenza alcolica per oltre trent’anni. L’alcolismo aveva influenzato profondamente la sua esistenza, compromettendo non solo la sua salute fisica ma anche le sue prestazioni professionali, come lui stesso ha ammesso in diverse interviste.
Il secondo elemento della sua trasformazione ha riguardato l’introduzione di un’attività fisica regolare e strutturata nella sua routine quotidiana. Goodman ha iniziato a seguire un programma di allenamento che prevedeva sei giorni di esercizio fisico alla settimana, concentrandosi principalmente su cyclette e tapis roulant, attività compatibili con i suoi problemi alle ginocchia artritiche. Il regime di allenamento includeva anche camminate quotidiane di almeno 10.000 passi, arrivando progressivamente a 12.000 passi al giorno, seguendo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il terzo pilastro della sua strategia di dimagrimento ha riguardato il controllo rigoroso delle porzioni alimentari e l’adozione di un regime nutrizionale ispirato alla dieta mediterranea. Sotto la supervisione del personal trainer Mackie Shilstone, celebre preparatore atletico di Hollywood che ha seguito atleti del calibro di Serena Williams e Peyton Manning, Goodman ha modificato radicalmente le sue abitudini alimentari. La dieta si è concentrata su ingredienti tipici del bacino mediterraneo: pesce, verdure, frutta, olio d’oliva e noci, eliminando completamente il junk food e le bevande gassate.

Il ruolo di Mackie Shilstone nella trasformazione di Goodman è stato determinante non solo dal punto di vista tecnico ma anche psicologico. Il trainer, che vive a soli due isolati di distanza dall’attore a New Orleans, ha adottato un approccio innovativo per motivare il suo cliente. In un episodio particolarmente significativo, Shilstone ha condotto Goodman in un cimitero per un’esperienza di “intervento psicologico”, chiedendogli di scavare simbolicamente la propria tomba per comprendere il valore della vita e l’importanza di prendersi cura della propria salute.
Il percorso di dimagrimento di Goodman non è stato privo di ostacoli e ricadute. L’attore aveva già tentato in passato di perdere peso, arrivando a perdere anche 85 chilogrammi prima dell’uragano Katrina nel 2005, ma aveva poi ripreso tutto il peso perso. “Perdevo 25-30 chili ogni primavera, ma poi li riprendevo con gli interessi”, aveva raccontato al David Letterman Show nel 2011, descrivendo i suoi cicli di diete yo-yo che avevano caratterizzato gran parte della sua vita adulta.
John Goodman shows off 200-pound weight loss at 'Smurfs' premiere. pic.twitter.com/E2vYHJtd1m
— 𓂀 𝕋𝔼𝔸ℍ 𓂀 (@TeahCartel) July 15, 2025
La lotta contro l’alcolismo ha rappresentato una componente fondamentale del percorso di guarigione di Goodman. L’attore ha ammesso di aver bevuto anche durante le riprese di alcuni dei suoi film più celebri, incluso Il grande Lebowski e durante la serie televisiva Pappa e ciccia. “Il mio discorso era farfugliante. Pensavo di ingannare la gente. Le mie guance diventavano rosse quando ero ubriaco. Sembravo un segnale di stop”, ha confessato in un’intervista, descrivendo l’impatto dell’alcol sulla sua vita professionale.
Il successo del programma di dimagrimento di Goodman è stato riconosciuto non solo dai media ma anche dalla comunità medica e nutrizionale. Il dottor Gabriele Buracchi, nutrizionista consultato dal Fatto Quotidiano, ha sottolineato come la perdita di 90 chilogrammi in circa dieci anni rappresenti un approccio sostenibile e salutare, con una media di circa 9 chilogrammi all’anno. “Se facciamo una media di 9 kg all’anno, quindi abbastanza meno di un chilo al mese, non è niente di straordinario, se si continua con costanza”, ha spiegato l’esperto.
La trasformazione di Goodman ha anche avuto un impatto significativo sulla sua carriera cinematografica. L’attore, che per decenni è stato associato a ruoli che enfatizzavano la sua corporatura robusta, ha ora la possibilità di esplorare personaggi diversi. Il suo trainer Mackie Shilstone ha osservato che “John è molto agile adesso. Quando lo vedo correre mi sposto dalla sua strada! Può essere un tipo di attore diverso ora. Può interpretare ruoli atletici”.
Papa Smurf, John Goodman arrives at the #SmurfsMovie premiere pic.twitter.com/RftIPTRyIs
— The Hollywood Reporter (@THR) July 13, 2025
La recente apparizione alla première de I Puffi, dove Goodman presta la voce al Grande Puffo, ha rappresentato un momento di trionfo personale per l’attore. La sua presenza sul red carpet, caratterizzata da un’eleganza rinnovata e una sicurezza evidente, ha dimostrato come il cambiamento fisico sia stato accompagnato da una trasformazione psicologica altrettanto profonda. L’attore ha mostrato come sia possibile reinventarsi anche in età avanzata, diventando un esempio di determinazione e resilienza.
John Goodman, Natasha Lyonne and Nick Offerman celebrate the "Smurfs" movie at the Empire State Building 💙🏙️ pic.twitter.com/kkFsjMGOsJ
— Page Six (@PageSix) July 16, 2025
Il caso di John Goodman rappresenta un esempio significativo di come la celebrità possa utilizzare la propria visibilità per sensibilizzare il pubblico su temi importanti come la salute e il benessere. La sua trasparenza nel raccontare le proprie difficoltà con l’alcol, il peso e le sfide personali ha contribuito a destigmatizzare questi problemi e a incoraggiare altre persone che si trovano in situazioni simili. La sua storia dimostra che con il giusto supporto, la determinazione e un approccio professionale, è possibile superare anche le sfide più difficili e raggiungere obiettivi che sembravano impossibili. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!