L’arrivo del ciclone Karlheinz ha infranto la stabilità atmosferica tipica del periodo estivo, imponendo prima alle regioni del nord e poi alle regioni centrali dell’Adriatico, un repentino cambio di scenario meteorologico. Il nucleo depressionario, alimentato da aria fredda in discesa dal Nord Europa, ha interagito con masse d’aria caldo-umide preesistenti, generando una linea di convergenza che ha innescato precipitazioni torrenziali e grandinate diffuse. L’episodio più intenso si è registrato nel settore costiero marchigiano, dove la città di Senigallia è stata investita da un nubifragio pomeridiano di eccezionale intensità: in sole tre ore sono caduti 105 mm di pioggia, equivalenti a circa il quantitativo medio dell’intero mese di luglio, causando l’allagamento di un sottopasso stradale, la paralisi del traffico e danni consistenti alle attività turistiche.

La grandine, con chicchi di dimensioni superiori ai tre centimetri, ha ulteriormente aggravato la situazione, colpendo tetti, autovetture e coltivazioni, mentre nella vicina Fano le precipitazioni hanno raggiunto un accumulo di 20 mm. Anche l’Emilia-Romagna ha risentito pesantemente degli effetti del sistema ciclonico, con accumuli significativi che hanno toccato 55 mm a Forlì, 49 mm a Cattolica, 40 mm a Ferrara, 25 mm a Ravenna e 15 mm a Bologna.
⛈️ Grandinate e locali allagamenti segnalati nell'entroterra riminese.
— Italia 24H Live 🔴 – Notizie dall'Italia (@Italia24HLive) July 26, 2025
Video di MeteoRoby della grandinata da Perticara e degli allagamenti a Talamello. pic.twitter.com/4E1PihouJ2
Crollo delle Temperature
L’abbassamento termico, con valori quasi autunnali, ha rappresentato l’aspetto più anomalo di questa fase perturbata: le temperature hanno oscillato attorno ai 16-17 °C lungo la costa romagnola, con minimi di 16 °C a Bellaria-Igea Marina e 17 °C a Ravenna e Cesenatico, mentre sul litorale marchigiano si sono registrati valori prossimi ai 19 °C, ben 10 °C inferiori alla media climatologica del periodo.
La dinamica atmosferica ha favorito lo sviluppo di temporali multicellulari e a tratti supercellulari, caratterizzati da elevati tassi di precipitazione e raffiche di vento superiori ai 70 km/h, che hanno determinato locali blackout e la temporanea interruzione della viabilità in diverse aree. L’imponente gradiente barico generato dal ciclone ha innescato un intenso flusso di maestrale, capace di spazzare rapidamente le masse d’aria calda di origine sahariana ancora presenti sul settore ionico, causando un brusco stop al caldo africano che aveva dominato fino a poche ore prima la Sicilia orientale, la Calabria meridionale e il Salento.
Le proiezioni per le prossime ore indicano la persistenza di condizioni perturbate, con ulteriori rovesci temporaleschi e un progressivo coinvolgimento delle regioni meridionali, in particolare della Sicilia tirrenica e della Calabria occidentale. Il rischio idrogeologico rimane elevato, soprattutto nei settori già saturi, mentre il profilo termico continuerà a mantenersi inferiore alla norma stagionale, consolidando un’anomalia climatica significativa per un periodo che, statisticamente, rappresenta il culmine dell’estate mediterranea.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!