Due missili antiaerei Aster 30 sono stati accidentalmente persi dalla Marina militare italiana durante un’esercitazione nel Mar di Sardegna, di fronte alle coste dell’Ogliastra. Uno dei due missili si trova a circa 602 metri di profondità, a circa dieci miglia nautiche dalla costa, rendendo impossibile alla Marina stessa il recupero diretto. La delicata operazione di recupero è stata affidata in appalto a Leonardo Spa, società italiana specializzata in tecnologie aerospaziali e difesa, che tenterà il recupero con l’ausilio di un veicolo subacqueo a controllo remoto (ROV).
L’intervento, come riporta Il Fatto Quotidiano, avrà inizio a partire dal 15 agosto e proseguirà fino al 20 settembre. È stato previsto dalle autorità marittime di Arbatax un divieto temporaneo di navigazione in un’area marina quadrata, con lati di circa venti chilometri, situata davanti alle coste dei comuni di Tertenia e Villaputzu, in prossimità del Poligono Militare del Salto di Quirra-Perdasdefogu (Pisq).
Nonostante la profondità e la difficoltà tecnica dell’operazione, esiste anche la possibilità che il missile non possa essere disattivato in sicurezza. In questo scenario, Leonardo sarebbe costretta a optare per una detonazione controllata direttamente sul fondale marino, una procedura straordinaria che potrebbe essere adottata come ultima risorsa per garantire la sicurezza pubblica e ambientale.
Il missile Aster 30, oggetto dell’operazione, è parte di un sistema missilistico avanzato, realizzato dal consorzio europeo Eurosam (composto da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales). Ha una gittata di circa 120 chilometri ed è impiegato sia da unità navali sia da piattaforme terrestri come il sistema di difesa antiaerea Samp-T. A gennaio 2023, Italia e Francia hanno concordato la produzione di 700 di questi missili destinati all’Ucraina, per un valore complessivo di circa 2 miliardi di euro.
Secondo quanto comunicato dall’Ufficio Marittimo di Arbatax nell’ordinanza numero 33/2025, durante il periodo delle operazioni, qualsiasi unità navale dovrà rimanere ad almeno due miglia nautiche di distanza dall’area, mentre le barche da pesca potranno transitare previo accordo radio.
Quello del missile inesploso rappresenta un incidente tecnico grave, ma secondo fonti militari, rientra in una casistica considerata fisiologica nell’ambito delle esercitazioni militari che si svolgono periodicamente nella zona del Poligono del Salto di Quirra. Le operazioni di bonifica e recupero vengono abitualmente programmate alla fine delle esercitazioni stesse, proprio per evitare incidenti e garantire la sicurezza della navigazione.
Resta garantita la balneazione nelle spiagge limitrofe, sebbene la presenza di mezzi specializzati e personale tecnico al lavoro possano destare curiosità e attenzione da parte di turisti e residenti durante il periodo estivo.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!