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Meteo, Maltempo Estremo in Arrivo al Centro Sud: Ecco le Regioni a Rischio

Un potente ciclone atlantico porterà maltempo estremo in Italia lunedì 28 e martedì 29 luglio, con supercelle temporalesche, grandinate e rischio alluvioni lampo principalmente al Centro-Nord.

L’Italia si prepara ad affrontare una delle fasi meteorologiche più critiche della fine di luglio 2025, con un drastico cambiamento delle condizioni atmosferiche che interesserà principalmente le regioni del Centro-Sud nelle giornate di lunedì 28 e martedì 29 luglio. Un potente ciclone di origine atlantica, già denominato dagli esperti come il secondo impulso perturbato dopo il ciclone Karlheinz, si appresta a investire la Penisola portando con sé fenomeni meteorologici di particolare intensità e pericolosità.

La configurazione sinottica che si delinea per l’inizio della prossima settimana presenta caratteristiche eccezionali, con una profonda depressione in discesa dal Mare del Nord che, alimentata da correnti di origine artica marittima, farà il proprio ingresso nel Golfo di Biscaglia già nella serata di domenica 27 luglio. La traiettoria di questo sistema ciclonico, particolarmente inclinata verso il Mediterraneo, innescherà un gradiente barico molto marcato che esalterà la ventilazione settentrionale e darà vita a un autentico ciclone mediterraneo dalle caratteristiche tipiche delle burrasche di fine estate.

Il fenomeno acquista particolare pericolosità a causa dell’enorme quantità di energia accumulata nei giorni precedenti dall’intenso caldo africano che ha caratterizzato gran parte del territorio nazionale. L’aria fredda in quota, avvicinandosi a masse d’aria estremamente calde e umide, genererà contrasti termici capaci di fornire energia potenziale convettiva elevatissima, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di supercelle temporalesche dal potenziale distruttivo.

Regioni e Province Maggiormente Esposte al Rischio

L’analisi dei modelli meteorologici converge nell’identificare le aree geografiche che saranno maggiormente coinvolte da questa ondata di maltempo estremo. Lunedì 28 luglio, fin dalle prime ore del mattino, le regioni settentrionali saranno le prime a sperimentare l’impatto del sistema perturbato, con Piemonte occidentale, Liguria di Levante e alta Lombardia che fungeranno da apripista per una fase di instabilità destinata a propagarsi rapidamente verso sud-est.

Nel corso della giornata, il fronte temporalesco si estenderà coinvolgendo Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise e parte della Campania. In Toscana e alto Lazio, le celle temporalesche, giunte debolmente organizzate dai versanti tirrenici, riaccendendosi lungo la dorsale appenninica, generando rovesci intensi prima di sfociare in Adriatico.

Martedì 29 luglio vedrà un’evoluzione del sistema verso il Centro-Sud, con la struttura depressionaria che ruoterà sul medio Tirreno, concentrando il fuoco dell’instabilità sul versante adriatico. Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo sperimenteranno una recrudescenza dei fenomeni temporaleschi associata a venti tesi di Maestrale, mentre anche le regioni meridionali, pur coinvolte in misura minore dagli eventi precipitativi, dovranno fare i conti con condizioni meteorologiche avverse.

La pericolosità di questo evento meteorologico risiede nella varietà e nell’intensità dei fenomeni che si manifesteranno simultaneamente su gran parte del territorio nazionale. Gli esperti dell’Aeronautica Militare hanno già emesso avvisi per precipitazioni intense e abbondanti, a prevalente carattere di rovescio o temporale, accompagnate da frequente attività elettrica, forti raffiche di vento e locali grandinate.

Le supercelle temporalesche rappresentano l’aspetto più preoccupante di questa configurazione meteorologica. Si tratta di immensi sistemi temporaleschi alti fino a 10-12 chilometri, al cui interno è presente una zona di bassa pressione capace di generare fenomeni di particolare violenza. La convergenza tra correnti molto umide e calde di Scirocco e l’aria più secca e instabile in quota favorirà lo sviluppo di queste strutture convettive estreme. Il rischio grandine assume connotazioni particolarmente allarmanti, con previsioni che indicano la possibilità di chicchi di medie e grandi dimensioni. Le aree del Medio e Alto Adriatico sono state classificate a livello 2 di pericolosità principalmente per questo fenomeno, mentre un analogo livello di allerta è stato emesso tra Appennino Lucano e Gargano per la possibilità di innesco di supercelle associate a grandine di dimensioni significative.

Uno degli aspetti più insidiosi di questa ondata di maltempo è rappresentato dall’elevato rischio di alluvioni lampo o flash flood. Questi fenomeni, caratterizzati da un intervallo temporale inferiore a sei ore tra le precipitazioni e l’inizio dell’inondazione, si distinguono dalle alluvioni tradizionali per la loro natura improvvisa e la capacità di svilupparsi in tempi estremamente ristretti.

Quando questo patrimonio energetico incontrerà l’aria fredda in quota, si creeranno le condizioni per temporali violenti e organizzati con possibilità di nubifragi che potranno scaricare oltre 50-100 millimetri di pioggia in poche ore. Le aree maggiormente esposte al rischio di flash flood includono le zone costiere e vallive del Centro-Nord, con particolare attenzione alle aree urbane dove la presenza di superfici impermeabilizzate può aggravare significativamente gli effetti al suolo.

Evoluzione Temporale e Durata del Fenomeno

La sequenza temporale degli eventi meteorologici seguirà una progressione ben definita che vedrà un graduale coinvolgimento di tutto il territorio nazionale. Domenica 27 luglio sera segnerà l’avvicinarsi del sistema perturbato alle regioni settentrionali, con primi segnali di instabilità e rischio temporali in aumento anche sulla pianura padana.

Lunedì 28 luglio rappresenterà il momento di massima criticità per le regioni del Nord e del Centro, con lo sviluppo di fenomeni meteorologici estremi già dalle prime ore del mattino. La giornata sarà caratterizzata dalla discesa di aria fresca e instabile verso le regioni centro-settentrionali, capace di innescare una fase di rovesci e temporali diffusi con particolare intensità su Emilia Romagna e Marche.

Martedì 29 luglio vedrà la traslazione del sistema verso sud, con l’interessamento del versante adriatico e un progressivo coinvolgimento anche delle regioni meridionali. I venti settentrionali raggiungeranno intensità particolarmente elevate, con raffiche che potranno superare i 70 km/h anche su coste laziali, campane e sarde, generando significativa agitazione del moto ondoso e condizioni insidiose per la navigazione.

La fase perturbata si protrarrà fino a metà settimana successiva, segnando una parte finale di luglio caratterizzata da instabilità, calo termico e vento forte. Questo rappresenta un cambiamento epocale rispetto alle condizioni di caldo estremo che hanno caratterizzato i giorni precedenti, con temperature che subiranno un crollo anche di 8-15°C rispetto ai valori registrati durante l’ondata calda.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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