Un vasto sistema depressionario in discesa dal Centro Europa, alimentato da aria fresca di matrice atlantica, interromperà bruscamente la breve tregua anticiclonica e innescherà, già dalla tarda serata di venerdì 1° agosto, una sequenza di episodi convettivi violenti destinati a investire dapprima le regioni settentrionali e, in successiva traslazione, parte del Centro e del Mezzogiorno entro la giornata di lunedì 4.
L’analisi sinottica evidenzia la formazione di un minimo barico secondario sul Golfo di Biscaglia che, nel suo moto verso levante, approfondirà un fronte freddo ben strutturato capace di generare forti contrasti termici con la massa d’aria calda e umida preesistente in Val Padana; tale configurazione favorirà un rapido incremento dei valori di energia potenziale convettiva disponibile (CAPE), stimati localmente oltre i 2800 J/kg sulle pianure del Nord-Est, in combinazione con uno shear nei bassi strati superiore ai 18-20 m/s, condizioni ideali per lo sviluppo di supercelle e sistemi convettivi a mesoscala.
Secondo gli ultimi aggiornamenti modellistici, nel corso di sabato 2 agosto il fronte temporalesco investirà con maggior vigore le Alpi, le Prealpi e le adiacenti pianure di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. In tali aree non si escludono chicchi di grandine con diametro compreso fra 3 e 4 centimetri, raffiche lineari superiori ai 90-100 km/h e, più occasionalmente, trombe d’aria lungo le linee di convergenza tra correnti sciroccali prefrontali e ingressi di Bora

La fase più critica per il Nord-Ovest è attesa fra la notte di sabato e le prime ore di domenica 3, quando il ramo ascendente del getto in quota potrà favorire l’organizzazione di un bow-echo capace di produrre nubifragi con accumuli puntuali oltre i 100 mm, in particolare tra alto Piemonte, alta Lombardia e fascia pedemontana veneta; contestualmente un’insidiosa linea temporalesca potrà estendersi verso l’Emilia, mentre la ventilazione nei bassi strati ruoterà da Nord-Ovest introducendo aria sensibilmente più fresca
Il trasferimento del minimo sul medio Tirreno nel corso di domenica determinerà un graduale miglioramento sulle regioni nord-occidentali, ma contestualmente concentrerà la fenomenologia più intensa su Triveneto, Romagna e dorsale appenninica centrale, con temporali autorigeneranti e grandinate di media dimensione che potranno interessare Marche, Umbria orientale e Abruzzo interno durante le ore pomeridiane

Nella giornata di lunedì 4 agosto il fronte, ormai attenuato, scivolerà verso il basso Tirreno e l’Adriatico meridionale, provocando rovesci sparsi fra Molise, Puglia settentrionale e Campania interna, mentre sulle regioni settentrionali si affermeranno condizioni più stabili e un sensibile calo termico che porterà le massime al di sotto della media stagionale di 3-4 °C
L’impatto potenziale dei fenomeni convettivi severi desta particolare preoccupazione per il comparto agricolo e per il tessuto urbano delle grandi pianure padane, già provati dagli episodi grandinigeni di inizio giugno, quando chicchi fino a 4-5 centimetri causarono ingenti danni a colture e coperture nel Vicentino; il rischio è aggravato dall’elevata umidità dei suoli conseguente alle precipitazioni di fine luglio e dall’ampia disponibilità di energia latente nei bassi strati
In un contesto meteorologico sempre più caratterizzato da repentini scambi meridiani, l’episodio atteso fra il 2 e il 4 agosto si inserisce nella tendenza, delineata dai centri di calcolo internazionali, verso un avvio di mese privo di ondate di calore estreme ma contraddistinto da frequenti intrusioni di aria fresca nord-occidentale, con temperature inferiori alla media al Nord e, al Sud, valori più consoni al periodo
L’Italia si prepara a tre giornate di forte instabilità atmosferica che, se confermate nelle modalità simulate, potrebbero tradursi in episodi di grandine di grossa taglia, nubifragi localizzati e venti lineari distruttivi, con le regioni settentrionali in prima linea e un successivo coinvolgimento del versante adriatico centrale e di parte del Mezzogiorno; un passaggio perturbato che rappresenta l’ennesimo banco di prova per i protocolli di protezione civile e per la resilienza delle reti infrastrutturali del PaesePer restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!