Dopo i tragici eventi registrati nei primi giorni di agosto a Diamante, comune della provincia cosentina, l’attenzione delle autorità sanitarie si è concentrata sull’identificazione delle cause del grave focolaio di intossicazione da botulino che ha provocato due decessi e il ricovero di quattordici persone. Le indagini condotte dall’Istituto Superiore di Sanità hanno permesso di individuare nell’ingrediente responsabile non i broccoli inizialmente sospettati, ma nei friarielli alla napoletana utilizzati per la preparazione dei panini venduti dal commerciante ambulante.
Il Ministero della Salute ha pertanto disposto il richiamo urgente di quattro lotti di friarielli alla napoletana per sospetto rischio di contaminazione da Clostridium botulinum. Il provvedimento, pubblicato sul portale ufficiale del Ministero nella sezione dedicata agli operatori del settore alimentare, riguarda confezioni da un chilogrammo destinate prevalentemente al mercato della ristorazione e della vendita ambulante. I prodotti interessati dal richiamo sono commercializzati con i marchi Bel Sapore e Vittoria, entrambi prodotti nello stabilimento Ciro Velleca Srl di Amura Stefano, situato in via Cangiani 16 a Scafati, in provincia di Salerno.
Per il marchio Bel Sapore, i lotti sottoposti a richiamo sono il numero 060325 con data di scadenza 6 marzo 2028 e il numero 280325 con scadenza 28 marzo 2028. Per quanto concerne il marchio Vittoria, i lotti interessati sono il numero 280325 con scadenza 28 marzo 2028 e il numero 290425 con scadenza 29 aprile 2028. Le autorità sanitarie hanno raccomandato a chiunque fosse in possesso delle confezioni indicate di sospendere immediatamente l’utilizzo e di restituire i prodotti al punto vendita. Ai distributori è stato ordinato di ritirare immediatamente i prodotti eventualmente rimasti in giacenza.
La tragedia di Diamante ha avuto inizio tra domenica 3 e martedì 5 agosto, quando diciotto persone hanno consumato panini con salsiccia e cime di rapa acquistati da un food truck operante sul lungomare della località turistica calabrese. Luigi Di Sarno, cinquantaduenne di Cercola nel Napoletano, e Tamara D’Acunto, quarantacinquenne di Diamante, hanno perso la vita nelle ore successive alla comparsa dei primi sintomi dell’intossicazione. Le vittime si erano inizialmente recate presso la clinica privata di Belvedere Marittimo, ma le loro condizioni si sono rapidamente aggravate. Di Sarno è deceduto durante il trasferimento verso la Campania, mentre D’Acunto è spirata il 6 agosto.
Le indagini della Procura di Paola, coordinata dal procuratore Domenico Fiordalisi e dal sostituto procuratore Maria Porcelli, hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di nove persone. Tra queste figurano il titolare del food truck Giuseppe Santonocito, tre rappresentanti legali delle aziende fornitrici degli ingredienti e cinque medici delle strutture sanitarie che hanno avuto in cura le vittime prima del decesso. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. Gli inquirenti stanno verificando se vi siano state omissioni nella diagnosi iniziale, considerando che “in alcuni casi il decorso clinico è stato aggravato dalla mancata tempestiva diagnosi”.
Le analisi condotte dall’Istituto Superiore di Sanità sui campioni prelevati dal food truck hanno confermato la presenza di contaminazione da botulino in più alimenti conservati nel mezzo. Gli investigatori ipotizzano che il gestore utilizzasse un solo attrezzo per maneggiare diversi ingredienti, favorendo la contaminazione crociata. Il procuratore Fiordalisi ha inoltre sottolineato come il mezzo “stazionava per l’intera giornata sotto il sole, condizione che potrebbe aver favorito la proliferazione delle tossine botuliniche in prodotti deperibili”.
Il Clostridium botulinum rappresenta uno dei microrganismi più pericolosi nel panorama delle tossinfezioni alimentari. Questo batterio anaerobio, presente naturalmente nel terreno e nei sedimenti acquatici sotto forma di spore altamente resistenti, produce neurotossine che figurano tra i veleni più potenti conosciuti. La tossina botulinica agisce bloccando la trasmissione degli impulsi nervosi ai muscoli, provocando una paralisi flaccida che progredisce in modo simmetrico e discendente, dalla testa verso gli arti. Nei casi più gravi può interessare i muscoli respiratori, causando insufficienza respiratoria e asfissia.
I sintomi del botulismo alimentare si manifestano generalmente tra le dodici e le trentasei ore dall’ingestione dell’alimento contaminato, ma il periodo di incubazione può variare da poche ore a diversi giorni. Inizialmente possono comparire disturbi gastrointestinali aspecifici come nausea, vomito e dolori addominali, seguiti dai caratteristici sintomi neurologici: visione doppia o offuscata, difficoltà nella deglutizione e nel parlare, secchezza delle fauci, ptosi palpebrale e progressiva debolezza muscolare. La diagnosi precoce risulta fondamentale, poiché il trattamento con l’antitossina botulinica è efficace solo se somministrato nelle prime ore dalla comparsa dei sintomi.
Le conserve vegetali sott’olio rappresentano uno dei principali veicoli di trasmissione del botulismo, poiché l’ambiente anaerobico creato dall’immersione in olio favorisce la germinazione delle spore e la produzione di tossine. I friarielli alla napoletana, essendo un prodotto vegetale conservato sott’olio con pH superiore a 4,6, risultano particolarmente a rischio se non vengono rispettate rigorose procedure di produzione e conservazione. La prevenzione richiede l’implementazione di trattamenti termici adeguati, il controllo dell’acidità e il mantenimento di condizioni igieniche ottimali durante tutte le fasi di lavorazione.
Attualmente, i quattordici pazienti ricoverati presso l’ospedale Annunziata di Cosenza presentano condizioni cliniche stazionarie. Cinque si trovano in terapia intensiva, tre in pediatria e sei nei reparti di area medica. Sette di loro hanno ricevuto il siero antitossina botulinica, inviato tempestivamente dal Ministero della Salute attraverso la Scorta Strategica Nazionale Antidoti e Farmaci. Il dipartimento della Prevenzione del Ministero ha attivato i protocolli sanitari di emergenza per garantire l’accesso immediato agli antidoti salvavita.
Le autopsie sulle due vittime sono state programmate per il 12 agosto e affidate a un collegio di medici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro. Gli esiti degli accertamenti medico-legali e delle analisi tossicologiche dovranno stabilire con certezza le cause del decesso e confermare il nesso causale con l’intossicazione da botulino. Parallelamente, proseguono gli accertamenti tecnici sui campioni alimentari e sulle attrezzature utilizzate nel food truck.
Il sindaco di Diamante, Achille Ordine, ha diffuso un messaggio per rassicurare cittadini e turisti sulla sicurezza della località balneare. “Il fenomeno è circoscritto e non sussiste alcun pericolo”, ha dichiarato il primo cittadino, spiegando che le valutazioni si basano sulle comunicazioni dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza secondo cui “i tempi di incubazione e di insorgenza dei sintomi sono trascorsi e non ci si aspetta altri casi”. Il cluster epidemiologico dovrebbe considerarsi chiuso se non emergeranno nuovi casi nelle prossime quarantotto ore.
Questo grave episodio di intossicazione alimentare evidenzia l’importanza del rispetto delle norme igienico-sanitarie nella produzione, conservazione e vendita di alimenti, particolarmente per quanto riguarda i prodotti della ristorazione ambulante. Le autorità sanitarie raccomandano massima attenzione nella scelta degli ingredienti, nell’applicazione delle corrette procedure di conservazione e nella tempestiva identificazione dei sintomi sospetti. Il botulismo, pur essendo una patologia rara con circa venti-trenta casi annui in Italia, rappresenta sempre un’emergenza medica che richiede intervento immediato e coordinato tra strutture sanitarie e autorità competenti.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!