Gardaland, il parco divertimenti simbolo dell’Italia, sta attraversando una fase di forte turbolenza gestionale e operativa che ha dell’incredibile. Negli ultimi mesi i dati sulle presenze hanno registrato un calo mai visto, scatenando preoccupazione tra i vertici aziendali e gli operatori del settore turistico. Il weekend appena trascorso ha segnato un ulteriore record negativo, con un’affluenza inferiore del 20% rispetto alle stime pre-covid e del 35% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un calo che rischia di compromettere il bilancio annuale e che ha fatto suonare il campanello d’allarme in via Derna, la sede del gruppo di divertimenti di proprietà di Merlin Entertainments.
Pochi giorni dopo le celebrazioni ufficiali per il cinquantesimo anniversario dell’apertura del parco, tenutesi con solenni cerimonie e ospiti d’eccezione, Gardaland ha comunicato ai dipendenti che Stefano Cigarini, entrato in carica come Amministratore Delegato lo scorso primo marzo, non ricoprirà più tale ruolo. Come riportato da Telearena la notizia è stata recapitata via mail venerdì sera, scatenando immediatamente reazioni acute tra il personale interno e tra gli appassionati del parco che, attraverso gruppi social e forum specializzati, hanno iniziato a commentare la decisione con toni perplessi e a tratti critici.
L’addio di Cigarini appare particolarmente repentino, considerando che era stato scelto solo cinque mesi fa dopo una lunga esperienza di nove anni alla guida di Cinecittà World, il parco tematico capitolino dedicato al cinema e allo spettacolo. Il manager, forte di un curriculum consolidato e di una profonda conoscenza del settore entertainment, aveva promesso di riportare il parco gardesano ai fasti di un tempo e di rilanciare i piani di espansione. Tuttavia, il contestuale calo delle presenze e alcune criticità operative emerse nel periodo estivo hanno convinto il Consiglio di Amministrazione a optare per un cambiamento immediato.
Nella mail interna inviata lo scorso venerdì, il consiglio aziendale ha ringraziato Cigarini per l’impegno profuso e ha annunciato che, seppure il suo incarico di Amministratore Delegato sia terminato, l’ex vertice rimarrà in qualità di consulente fino alla fine di settembre. Tale soluzione transitoria è stata spiegata come necessaria per garantire un passaggio di consegne ordinato e per supportare il nuovo management nella fase di revisione strategica dei flussi di visitatori e dei progetti in cantiere.
Le reazioni più immediate sono arrivate dai rappresentanti del personale e dai sindacati di categoria, i quali hanno definito l’uscita di scena di Cigarini come un fatto «inaspettato e preoccupante», chiedendo chiarimenti sulle motivazioni che hanno portato ad una scelta di tale portata dopo un periodo così breve di insediamento. In una nota congiunta, i sindacati hanno chiesto un incontro urgente con la proprietà per fare luce sui dati sulle presenze e sulle misure da mettere in atto per tutelare il posto di lavoro e la stabilità dell’intera struttura.
Parallelamente, gli analisti finanziari e gli esperti del settore leisure & tourism hanno iniziato a rivedere le proprie stime sui ricavi del gruppo. Secondo alcuni report interni a cui ha avuto accesso questa redazione, il calo dei visitatori riflette non solo una flessione della domanda interna dovuta all’aumento dei costi delle famiglie, ma anche la crescente concorrenza di nuovi parchi tematici e attrazioni emergenti nel Sud Europa. La situazione climatica, con temperature eccezionalmente alte nelle settimane centrali di luglio e casi locali di piogge torrenziali durante il mese di agosto, ha altresì contribuito a rendere più difficile la programmazione delle visite e degli eventi all’aperto.
Gardaland aveva investito nella recente stagione estiva in nuove attrazioni e nell’ampliamento delle aree a tema, con un budget annunciato di oltre 20 milioni di euro. Tali interventi, tuttavia, non hanno ancora dato i risultati sperati in termini di incremento delle vendite di biglietti e di permanenza media dei clienti all’interno del resort. Il management uscente aveva puntato sull’innovazione tecnologica, implementando sistemi di prenotazione digitale e iniziative di marketing mirate sui social network, ma la risposta del pubblico è stata finora al di sotto delle aspettative.
L’azienda non ha ancora reso noto il nome del successore di Cigarini, limitandosi a dichiarare che entro la metà di settembre verrà nominato un nuovo Amministratore Delegato con l’obiettivo di rilanciare il piano industriale e recuperare velocemente il terreno perso. Fonti interne suggeriscono che la società stia valutando profili con esperienza internazionale e competenze consolidate nel settore dei parchi a tema, allo scopo di rafforzare la reputazione di Gardaland come destinazione di eccellenza a livello europeo.
Il caso di Gardaland solleva interrogativi più ampi sul futuro del comparto dei parchi di divertimento in Italia, un settore che ha conosciuto un’espansione costante negli ultimi decenni ma che ora sembra aver raggiunto una fase di saturazione. La pressione sui margini operativi, l’aumento dei costi energetici e la necessità di innovare continuamente per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più esigente rappresentano sfide complesse per gli operatori. Il delicato cambiamento al vertice del resort gardesano costituisce un banco di prova per Merlin Entertainments e per l’intero settore, chiamati a individuare nuovi modelli di gestione e strategie di fidelizzazione dei clienti.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!