Le autorità taiwanesi hanno avviato nella mattinata del 12 agosto l’evacuazione preventiva di centinaia di residenti in vista dell’arrivo del tifone Podul sulla costa sudorientale dell’isola, mentre le regioni limitrofe continuano a lottare contro le conseguenze di precedenti devastazioni meteorologiche che hanno lasciato segni profondi nel territorio. Il ciclone tropicale, caratterizzato da una struttura relativamente compatta ma dalla notevole intensità, si sta muovendo verso Taiwan con raffiche fino a 155 chilometri orari, rappresentando una minaccia concreta per le aree costiere e montuose dell’isola.
Secondo le previsioni della Central Weather Administration taiwanese, Podul dovrebbe toccare terra nelle vicinanze della città di Taitung nella giornata di mercoledì 13 agosto, dopo essersi progressivamente intensificato durante il suo avvicinamento all’isola. Il meteorologo Liu Yu-chi ha sottolineato che la tempesta si trova attualmente a circa 730 chilometri a sudest di Taitung, spostandosi verso nordovest a una velocità di 25 chilometri orari con venti sostenuti di 119 chilometri orari, configurazione che potrebbe subire variazioni significative nelle prossime ore a causa dell’instabilità atmosferica della zona.

La contea orientale di Hualien rappresenta una delle aree maggiormente a rischio, dove le autorità locali hanno disposto l’evacuazione di quasi 700 persone dalle proprie abitazioni a causa del pericolo rappresentato dal tracimamento di una diga naturale formata da una frana durante un precedente tifone. Chu Chung-jui, funzionario del Centro Nazionale per la Scienza e la Tecnologia per la Riduzione dei Disastri, ha sottolineato l’importanza di seguire scrupolosamente le indicazioni governative per l’evacuazione, specificando che le autorità stanno monitorando costantemente questa formazione geologica instabile che potrebbe causare inondazioni devastanti nelle aree a valle.
La situazione meteorologica di Taiwan presenta elementi di particolare complessità, considerando che l’isola sta ancora affrontando le conseguenze di una sequenza di eventi atmosferici estremi verificatisi nei mesi precedenti. Il passaggio del tifone Danas nel mese di luglio aveva già causato danni considerevoli alla costa occidentale, generando venti di intensità record e provocando il crollo di migliaia di pali dell’illuminazione pubblica, un evento descritto dalle autorità come un disastro senza precedenti per l’infrastruttura elettrica dell’isola. Le precipitazioni torrenziali successive hanno inoltre scaricato oltre 2,6 metri di pioggia in alcune zone meridionali nell’arco di una settimana, superando la media annuale di precipitazioni dell’isola.
La strategia di evacuazione messa in atto dalle autorità taiwanesi per fronteggiare l’arrivo di Podul coinvolge non soltanto le popolazioni residenti nelle aree più esposte al rischio diretto, ma anche quelle persone le cui abitazioni erano state danneggiate durante il precedente passaggio del tifone Danas, creando una situazione di particolare vulnerabilità strutturale. Le operazioni di spostamento della popolazione interessano principalmente le zone montuose intorno alla città portuale meridionale di Kaohsiung e le aree costiere della contea di Pingtung, dove il rischio di frane e inondazioni improvvise rimane particolarmente elevato a causa delle condizioni di saturazione idrica del terreno.

Le previsioni meteorologiche indicano che il tifone Podul, dopo aver toccato terra nella zona di Taitung, dovrebbe attraversare l’isola dirigendosi verso la densamente popolata costa occidentale prima di proseguire il suo percorso verso la provincia cinese del Fujian entro la fine della settimana. Gli esperti della Central Weather Administration prevedono accumuli pluviometrici fino a 600 millimetri nelle aree montuose meridionali nei prossimi giorni, con particolare concentrazione delle precipitazioni nelle contee di Hualien e Taitung durante le prime ore di mercoledì, seguite da piogge intense nel sud di Taiwan dopo che il centro del ciclone si sarà spostato nella parte occidentale dell’isola.
La gestione dell’emergenza da parte delle autorità taiwanesi ha evidenziato l’efficacia del sistema di allerta precoce e la capacità di coordinamento tra le diverse istituzioni locali e nazionali coinvolte nelle operazioni di protezione civile. Il Gabinetto ha tenuto una riunione di preparazione lunedì scorso, impartendo direttive specifiche ai ministeri e ai governi locali per l’adozione di misure precauzionali in vista dell’arrivo della tempesta. Il Ministero dell’Interno è stato incaricato di supervisionare i governi locali nell’evacuazione e nell’assistenza ai residenti le cui abitazioni erano state danneggiate da precedenti eventi atmosferici estremi.
Le misure preventive includono anche la dichiarazione di zone di avvertimento marittimo entro 12 miglia nautiche dalla costa e l’invito urgente a tutte le imbarcazioni di rientrare nei porti, mentre i parchi nazionali, le aree panoramiche e le fattorie ricreative sono state invitate a considerare la chiusura temporanea come misura precauzionale. Particolare attenzione è stata rivolta al rafforzamento degli sforzi per tenere il pubblico lontano dalle aree costiere pericolose e al miglioramento delle strutture di prevenzione delle inondazioni per proteggere le aree costiere pianeggianti più vulnerabili.
L’approccio del tifone Podul si inserisce in un contesto più ampio di cambiamenti climatici che stanno interessando l’intera regione del Pacifico occidentale, dove si registra un aumento della frequenza e dell’intensità dei fenomeni meteorologici estremi. Taiwan, per la sua posizione geografica strategica lungo le rotte dei tifoni e per la conformazione orografica caratterizzata da rilievi montani che favoriscono l’intensificazione delle precipitazioni, risulta particolarmente esposta a questi fenomeni che rappresentano una sfida crescente per le politiche di adattamento climatico e di protezione civile dell’isola.
La reazione della popolazione taiwanese all’annuncio dell’arrivo del tifone ha mostrato un livello di preparazione e consapevolezza maturato attraverso l’esperienza di precedenti eventi simili, con una collaborazione attiva nelle operazioni di evacuazione e una risposta tempestiva alle indicazioni delle autorità. Le comunità locali hanno dimostrato particolare attenzione nel seguire le procedure di sicurezza, testimoniando l’efficacia delle campagne di sensibilizzazione e dei programmi di educazione alla gestione delle emergenze climatiche che caratterizzano la strategia nazionale di resilienza dell’isola.
L’arrivo di Podul rappresenta quindi non soltanto una sfida immediata per la sicurezza e l’incolumità della popolazione taiwanese, ma anche un ulteriore test per la capacità di risposta del sistema di protezione civile dell’isola, che negli ultimi mesi ha dovuto fronteggiare una sequenza particolarmente intensa di eventi meteorologici estremi. La gestione di questa emergenza fornirà elementi importanti per valutare l’efficacia delle misure adottate e per perfezionare le strategie di prevenzione e intervento in vista di futuri eventi simili che, secondo le previsioni climatiche, potrebbero caratterizzare sempre più frequentemente la stagione dei tifoni nella regione del Pacifico occidentale.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!