Il tifone Podul ha toccato terra mercoledì 13 agosto alle ore 13:00 locali sulla costa sudorientale di Taiwan, colpendo la contea di Taitung con venti sostenuti fino a 191 chilometri orari e raffiche che hanno raggiunto i 155 chilometri orari nelle zone costiere e insulari più esposte. Il ciclone tropicale, catalogato come tifone di media intensità dalle autorità meteorologiche taiwanesi, ha attraversato la parte meridionale dell’isola dirigendosi successivamente verso lo Stretto di Taiwan e la provincia cinese del Fujian, provocando significativi disagi al sistema dei trasporti e alle attività economiche locali.
La Central Weather Administration di Taiwan aveva diramato avvisi di allerta per venti distruttivi nelle aree più vulnerabili, inviando messaggi di testo di emergenza agli utenti telefonici nelle zone di Taitung con l’imperativo categorico di cercare riparo immediato. Il sistema meteorologico, caratterizzato da un diametro relativamente compatto di 120 chilometri ma dalla notevole intensità, ha mantenuto una velocità di spostamento costante di circa 32 chilometri orari durante il suo transito attraverso l’isola, concentrando i suoi effetti più devastanti sulle contee orientali e meridionali del territorio taiwanese.
Nove città e contee hanno proclamato la sospensione completa delle attività lavorative e scolastiche per la giornata di mercoledì, una decisione che ha interessato le metropoli meridionali di Kaohsiung e Tainan, oltre alle contee di Chiayi, Yunlin, Pingtung, Hualien e l’arcipelago di Penghu nello Stretto di Taiwan. La capitale Taipei, situata nella parte settentrionale dell’isola e sede dei principali mercati finanziari nazionali, è rimasta sostanzialmente immune dagli effetti diretti del tifone, consentendo il mantenimento delle operazioni nei settori economici strategici del paese.

Il sistema dei trasporti aerei ha subito disruzioni massicce con la cancellazione integrale dei 252 voli domestici programmati per mercoledì dalle compagnie Taiwan-based Mandarin Airlines, Uni Air e Daily Air Corp, mentre ulteriori 129 collegamenti internazionali sono stati soppressi dalle principali compagnie di bandiera China Airlines ed EVA Air. Le cancellazioni hanno riguardato principalmente le rotte in partenza dall’aeroporto internazionale di Kaohsiung, con alcuni voli sospesi anche presso il principale scalo di Taoyuan, determinando significativi disagi per migliaia di passeggeri e pesanti ripercussioni economiche per il settore dell’aviazione commerciale.

Le autorità governative hanno coordinato operazioni di evacuazione preventiva che hanno interessato più di 5.500 persone dalle zone considerate ad alto rischio, con particolare concentrazione nella contea orientale di Hualien dove circa 700 residenti sono stati allontanati dalle proprie abitazioni a causa del pericolo rappresentato dal possibile tracimamento di una diga naturale formatasi in seguito a una frana provocata da un precedente tifone. Il Centro Nazionale per la Scienza e la Tecnologia per la Riduzione dei Disastri ha sottolineato l’importanza cruciale del rispetto scrupoloso delle indicazioni governative per l’evacuazione, evidenziando il monitoraggio costante della formazione geologica instabile che potrebbe causare inondazioni devastanti nelle aree a valle.
La situazione meteorologica si è rivelata particolarmente complessa considerando che Taiwan sta ancora affrontando le conseguenze di una sequenza di eventi atmosferici estremi verificatisi nei mesi precedenti, con il passaggio del tifone Danas a luglio che aveva già causato danni considerevoli alla costa occidentale, provocando due morti, oltre 500 feriti e il crollo di migliaia di pali dell’illuminazione pubblica. Le precipitazioni torrenziali successive avevano inoltre scaricato oltre 2,6 metri di pioggia in alcune zone meridionali nell’arco di una settimana, superando la media annuale di precipitazioni dell’isola e causando frane e inondazioni diffuse con un bilancio di quattro vittime.
Le previsioni meteorologiche avevano indicato accumuli pluviometrici fino a 600 millimetri nelle aree montuose meridionali durante il transito di Podul, con particolare intensificazione delle precipitazioni nelle contee di Hualien e Taitung durante le prime ore di mercoledì, seguite da piogge intense nel sud di Taiwan dopo lo spostamento del centro del ciclone nella parte occidentale dell’isola. L’isola di Orchid Island ha registrato blackout elettrici che hanno interessato 258 abitazioni nel villaggio di Tungching a causa delle raffiche di vento che hanno superato i 155 chilometri orari intorno alle otto del mattino di mercoledì.
Il settore dei trasporti marittimi ha subito cancellazioni estensive con la sospensione di numerose rotte di traghetto, inclusi i collegamenti tra Keelung e Matsu, tra Kaohsiung e Magong, tra Fugang e Green Island, oltre ai servizi verso Orchid Island e Xiaoliuqiu. Le autorità portuali di Kinmen hanno inoltre annunciato la cancellazione delle corse verso Quanzhou e Xiamen in Cina continentale, mentre diversi parchi nazionali e aree ricreative, tra cui Daxueshan, Basianshan, Wuling e Yushan, sono stati chiusi al pubblico come misura precauzionale.
L’agricoltura taiwanese, già duramente provata dalle recenti condizioni meteorologiche avverse, ha subito ulteriori danni alle colture di frutta e agli altri raccolti commerciali, mentre le aree montane centrali hanno sperimentato il rischio concreto di frane dovute alla saturazione idrica dei terreni. Il passaggio del tifone ha determinato inoltre interruzioni della fornitura elettrica nelle aree rurali, con squadre di recupero già mobilitate per ripristinare le infrastrutture danneggiate e garantire il ritorno alla normalità nelle zone colpite.
La gestione dell’emergenza da parte delle autorità taiwanesi ha evidenziato l’efficacia del sistema di allerta precoce e la capacità di coordinamento tra le diverse istituzioni locali e nazionali coinvolte nelle operazioni di protezione civile, con il dispiegamento di circa 31.000 soldati per le operazioni di soccorso e assistenza secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa. Il Gabinetto aveva tenuto una riunione preparatoria lunedì scorso, impartendo direttive specifiche ai ministeri e ai governi locali per l’adozione di misure precauzionali in vista dell’arrivo della tempesta, dimostrando un approccio proattivo nella gestione del rischio meteorologico che caratterizza la stagione dei tifoni nella regione del Pacifico occidentale.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!