La compagnia aerospaziale di Elon Musk si prepara a raggiungere un nuovo traguardo nel programma di sviluppo di Starship con il decimo volo di prova integrato (IFT-10), programmato per domenica 25 agosto alle ore 01:30 italiane dal complesso di Starbase in Texas. L’annuncio ufficiale è arrivato venerdì 16 agosto attraverso i canali social di SpaceX, confermando una finestra di lancio che rappresenta un momento cruciale per il futuro delle esplorazioni spaziali commerciali.
Il programma Starship ha attraversato una fase particolarmente delicata durante il 2025, con i precedenti tre voli dell’anno che si sono conclusi con la perdita del secondo stadio. Il volo IFT-7 del 16 gennaio ha visto la distruzione della Ship 34 per un problema ai motori Raptor, mentre l’IFT-8 del 7 marzo e l’IFT-9 del 27 maggio hanno entrambi subito perdite durante le rispettive missioni, creando pressioni crescenti sui tempi di sviluppo del veicolo destinato a fungere da lander lunare per la missione Artemis III della NASA.
L’indagine della Federal Aviation Administration sul volo IFT-9 si è conclusa venerdì 15 agosto con l’identificazione della causa più probabile del fallimento: il cedimento di un recipiente in pressione a rivestimento composito (COPV) situato nella sezione del vano utile di Starship. Questo componente critico, utilizzato per la pressurizzazione dei sistemi del veicolo, ha subito un guasto non rilevabile durante le fasi pre-volo, causando il cedimento strutturale del veicolo e la conseguente miscelazione accidentale dei propellenti con successiva ignizione.
SpaceX ha risposto alle conclusioni dell’indagine implementando ispezioni più rigorose sui recipienti in pressione, modificando le procedure di collaudo e protezione durante la manipolazione, oltre a pianificare l’operazione di questi componenti a pressioni ridotte per mitigare i rischi. Queste contromisure hanno convinto la FAA a rilasciare l’autorizzazione per il decimo volo, segnando la chiusura definitiva dell’indagine su IFT-9.
Il veicolo protagonista del decimo volo sarà costituito dal Super Heavy Booster 16 e dalla Ship 37, entrambi appartenenti alla configurazione Block 2 che incorpora miglioramenti incrementali rispetto alle versioni precedenti. La Ship 37, alta circa 50 metri, rappresenta una delle ultime due versioni Block 2 che SpaceX utilizzerà prima di passare alla nuova generazione Block 3, attualmente in produzione presso la fabbrica di Starbase.
La preparazione della Ship 37 ha richiesto un percorso particolarmente complesso dopo l’esplosione della Ship 36 avvenuta il 18 giugno durante un test statico sul pad di prova. Quell’incidente, causato dal cedimento di un recipiente COPV nel cono di prua del veicolo, aveva danneggiato gravemente l’infrastruttura di test di Massey, costringendo SpaceX a rivedere completamente i piani per il decimo volo. Nel mese di luglio, i tecnici di SpaceX hanno lavorato intensamente per modificare l’Orbital Launch Mount (OLM) al fine di consentire i test statici della Ship 37 direttamente sul pad di lancio.
I test preliminari si sono svolti con successo durante la prima settimana di agosto, con la Ship 37 che ha completato una prova di accensione statica di tutti e sei i motori Raptor il 2 agosto. Tuttavia, le ispezioni successive hanno evidenziato un problema con uno dei motori Raptor ottimizzati per il vuoto, richiedendo una sostituzione e conseguenti verifiche aggiuntive. Questi interventi hanno contribuito al leggero slittamento della data di lancio rispetto alle previsioni iniziali di Elon Musk, che a metà luglio aveva stimato un lancio entro tre settimane.
Gli obiettivi del volo IFT-10 ricalcano sostanzialmente quelli dei precedenti tre tentativi, con SpaceX che intende finalmente completare una serie di test critici rimasti incompiuti. La missione prevede il rilascio di otto simulatori di massa dei satelliti Starlink, una dimostrazione di riaccensione di un motore Raptor nello spazio e un ammaraggio controllato nell’Oceano Indiano. Particolare attenzione sarà rivolta alla riaccensione del motore Raptor durante la fase di volo spaziale, un requisito fondamentale per consentire un rientro controllato del veicolo dall’orbita.
Il Super Heavy Booster 16, che ha completato i propri test statici il 6 giugno scorso, eseguirà una serie di manovre sperimentali durante la discesa verso il Golfo del Messico. Il piano di volo prevede l’esecuzione di accensioni sperimentali per la fase di atterraggio, con uno dei tre motori centrali che verrà intenzionalmente disabilitato per verificare se un motore dell’anello intermedio possa subentrare e completare la discesa. Successivamente, il booster passerà a operare con soli due motori, eseguirà un volo stazionario sull’acqua e infine si lascerà cadere nel Golfo del Messico.
Queste prove rappresentano un passo fondamentale verso l’obiettivo di SpaceX di rendere l’intero sistema Starship completamente riutilizzabile. L’azienda ha già dimostrato la capacità di catturare un Super Heavy con i bracci meccanici della torre di lancio Mechazilla durante il volo IFT-5 di ottobre 2024, ma il volo IFT-10 si concentrerà sulla raccolta di dati cruciali per ottimizzare le procedure di atterraggio prima di tentare nuovamente una cattura.
Il successo del decimo volo assume particolare rilevanza nel contesto del programma Artemis della NASA, che prevede l’utilizzo di una versione modificata di Starship come lander lunare per riportare gli astronauti sulla superficie lunare entro il 2027. La versione Human Landing System (HLS) di Starship richiederà numerosi voli di test e dimostrazioni, incluso un atterraggio lunare senza equipaggio, prima di essere certificata per il trasporto di astronauti.
Le sfide tecniche affrontate da SpaceX nel corso del 2025 hanno evidenziato la complessità del programma Starship, caratterizzato da un approccio iterativo che prevede test rapidi e frequenti per accelerare lo sviluppo. Ogni volo fornisce dati preziosi per migliorare le prestazioni del sistema, anche quando non tutti gli obiettivi vengono raggiunti. L’esplosione della Ship 36 durante i test a terra ha dimostrato l’importanza di procedure di verifica sempre più rigorose per componenti critici come i recipienti in pressione.
Parallelamente ai preparativi per IFT-10, SpaceX sta già lavorando sull’undicesimo volo con la Ship 38, l’ultima versione Block 2 che verrà utilizzata prima del debutto della nuova generazione. La produzione delle versioni Block 3 è già iniziata nella nuova fabbrica di Starbase, con il primo lancio della nuova configurazione previsto entro la fine del 2025. Elon Musk ha annunciato che terrà una conferenza prima del decimo volo per fornire aggiornamenti dettagliati sui progressi del progetto e sulle differenze tecniche delle nuove versioni.
L’importanza strategica di Starship si estende ben oltre il programma lunare della NASA, rappresentando il fulcro dei piani di SpaceX per l’esplorazione di Marte e la creazione di una presenza umana permanente nel sistema solare. Con una capacità di carico utile prevista di 150 tonnellate in orbita terrestre bassa nella configurazione completamente riutilizzabile, Starship è progettato per rivoluzionare l’accesso allo spazio attraverso la drastica riduzione dei costi di lancio. Il veicolo sarà anche utilizzato per accelerare il dispiegamento della costellazione satellitare Starlink e per supportare missioni di esplorazione robotica verso destinazioni remote.
Il decimo volo di Starship si svolgerà in un momento in cui l’industria spaziale commerciale sta vivendo una trasformazione epocale, con sempre più aziende private che assumono ruoli centrali nelle missioni di esplorazione spaziale. Il successo del programma Starship potrebbe accelerare significativamente i tempi per il ritorno degli esseri umani sulla Luna e aprire nuove possibilità per l’esplorazione del sistema solare, confermando il ruolo di leadership di SpaceX nel settore aerospaziale globale.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!