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Meteo, Prossima Settimana Nuova Perturbazione con Forti Temporali: tutti i dettagli

Dal 26 agosto 2025 forte maltempo in Italia: prima colpite le regioni tirreniche, poi il Nord con nubifragi, vento e rischio alluvioni, critica la Liguria di Levante.

La prossima settimana si preannuncia caratterizzata da condizioni meteorologiche contrastanti sull’intero territorio nazionale, con le regioni settentrionali e parte di quelle centrali che dovranno confrontarsi con una serie di impulsi perturbati di origine atlantica carichi di fenomeni intensi, mentre il Meridione continuerà a beneficiare dell’influenza dell’alta pressione subtropicale.

A partire da martedì 26 agosto 2025 l’Italia si prepara ad affrontare una nuova fase di maltempo particolarmente severa, inserita in un contesto sinottico caratterizzato da un flusso perturbato atlantico che, dopo settimane di alternanza tra stabilità e brevi episodi instabili, torna a interessare in maniera decisa il bacino del Mediterraneo centrale. Le più recenti analisi modellistiche concordano nel delineare un peggioramento esteso e persistente, con dinamiche capaci di determinare fenomeni violenti e localmente pericolosi sia lungo le regioni tirreniche che in parte del Sud, in un quadro che merita la massima attenzione per il potenziale impatto idrogeologico e idraulico.

La prima fase del peggioramento prenderà corpo già dalla mattinata di mercoledì, quando un fronte perturbato in risalita dal Mar di Sardegna convoglierà masse d’aria molto umida e instabile verso la fascia tirrenica centro-settentrionale. Liguria, Toscana e Lazio saranno tra le regioni maggiormente esposte, con temporali organizzati e precipitazioni che potranno raggiungere intensità di 50-70 mm in poche ore, specie sui settori costieri e collinari esposti alle correnti sud-occidentali. Non meno rilevante la situazione in Campania, dove sono attesi rovesci violenti accompagnati da attività elettrica diffusa e locali grandinate, mentre lungo le coste il rinforzo dei venti di Libeccio e Scirocco darà luogo a mareggiate con onde fino a 3-4 metri di altezza, creando criticità per la navigazione e per i litorali già soggetti a erosione.

Dopo una breve e parziale tregua prevista nella giornata di giovedì 28 agosto, le condizioni meteorologiche subiranno un nuovo e più marcato deterioramento per l’ingresso di una vasta saccatura nord-atlantica che affonderà sul Mediterraneo centro-occidentale. Tale configurazione sinottica attiverà un intenso flusso umido da sud-ovest, responsabile di una seconda ondata di maltempo che investirà il Nord Italia tra giovedì sera e venerdì. I modelli stimano accumuli pluviometrici compresi tra 80 e 150 mm su vaste aree, con picchi superiori ai 200 mm sulla Liguria di Levante, la zona maggiormente esposta a convergenze di correnti nei bassi strati e a fenomeni di sbarramento orografico. In queste aree il rischio idrogeologico sarà particolarmente elevato, con la possibilità di alluvioni lampo dovute al rapido innalzamento dei corsi d’acqua minori e all’impermeabilità dei suoli già provati dalle precipitazioni precedenti.

Il peggioramento interesserà in maniera estesa Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, con scenari di maltempo che includeranno temporali a carattere supercellulare, raffiche di vento superiori ai 90-100 km/h e locali grandinate di medie dimensioni. Le forti correnti in quota e l’elevato contenuto di energia potenziale convettiva (CAPE stimato tra 1500 e 2500 J/kg su alcune pianure settentrionali) renderanno plausibile lo sviluppo di sistemi temporaleschi organizzati, in grado di determinare danni puntuali a infrastrutture, vegetazione e colture. Particolarmente critiche si annunciano le condizioni per la mobilità, sia stradale che ferroviaria, a causa di allagamenti, smottamenti e cadute di alberi.

L’evoluzione barica alla base di questo scenario trova conferma in una forte anomalia del getto polare, che ha favorito l’ondulazione delle correnti occidentali e il conseguente affondo di aria fresca e instabile verso l’Europa centro-meridionale. L’interazione con masse d’aria calda e umida ancora presenti sul Mediterraneo, alimentate dalle temperature superficiali marine sopra la media di circa +1,5 °C, fornisce ulteriore carburante convettivo e aumenta la probabilità di fenomeni intensi. Questo contesto, tipico di una fine estate sempre più condizionata dagli effetti del cambiamento climatico, evidenzia la crescente frequenza di eventi estremi con caratteristiche improvvise e localmente distruttive.

Alla luce delle previsioni disponibili, appare imprescindibile l’attivazione di misure preventive da parte degli enti locali e della Protezione Civile. L’attenzione dovrà concentrarsi soprattutto sui bacini idrografici liguri e piemontesi, sulle zone pedemontane lombarde e venete e sulle aree urbanizzate a rischio idraulico. La raccomandazione alla popolazione è di seguire con costanza gli aggiornamenti ufficiali, evitare spostamenti non strettamente necessari nelle fasi più acute del maltempo e prestare particolare cautela in prossimità di fiumi, torrenti e sottopassi.

Quella che si profila non è una perturbazione ordinaria, ma una fase meteorologica di notevole rilevanza sinottica, che sottolinea ancora una volta come la penisola italiana, per la sua posizione geografica e per la complessità del territorio, sia particolarmente vulnerabile agli eccessi climatici. L’auspicio è che la tempestività delle allerte e la consapevolezza del rischio possano contribuire a ridurre gli impatti di un’ondata di maltempo che, secondo le proiezioni, segnerà in maniera netta la fine dell’estate 2025.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!