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Cosa Fare in Caso di Alluvione

Le alluvioni possono colpire improvvisamente, mettendo a rischio persone e beni. Questa guida offre indicazioni chiare e pratiche per affrontare l’emergenza in modo sicuro e consapevole.

Negli ultimi decenni, le alluvioni sono diventate uno dei rischi più concreti e frequenti per l’Italia. Basta ricordare eventi recenti come l’alluvione in Emilia-Romagna del 2023, quella in Liguria nel 2014 o i tragici episodi di Sarno nel 1998 e di Genova nel 2011 per capire che non si tratta di fenomeni eccezionali, ma di realtà con cui conviviamo. Le cause sono molteplici: cambiamenti climatici che rendono le piogge più intense e concentrate, urbanizzazione incontrollata che impermeabilizza i suoli, corsi d’acqua tombati o costretti in argini troppo stretti, manutenzione idraulica insufficiente.

Un’alluvione non è mai soltanto “pioggia che cade dal cielo”: è un evento complesso, dove precipitazioni intense interagiscono con il territorio, causando esondazioni, frane, smottamenti e improvvisi innalzamenti di torrenti e fiumi. In pochi minuti, strade familiari possono trasformarsi in corsi d’acqua impetuosi, seminterrati in trappole mortali, sottopassi in laghi.

Sapere come comportarsi in caso di alluvione non è solo una misura di prudenza individuale, ma un dovere civico. Le regole da seguire sono precise e derivano dall’esperienza della Protezione Civile e dagli studi idrogeologici. In questo articolo analizzeremo, in modo chiaro ma approfondito, cosa fare prima, durante e dopo un’alluvione, sfatando miti pericolosi e valorizzando la cultura della prevenzione, che rimane l’arma più efficace contro un fenomeno che non possiamo fermare ma possiamo affrontare con consapevolezza.

Capire il fenomeno, che cos’è un’alluvione

Il termine “alluvione” indica l’esondazione di corsi d’acqua naturali o artificiali che, superando gli argini, invadono aree abitate, agricole o infrastrutturali. In Italia esistono due tipologie principali:

  • Alluvioni fluviali: provocate dal superamento degli argini di fiumi e torrenti a seguito di piogge persistenti.
  • Alluvioni lampo (flash flood): generate da piogge torrenziali concentrate in poche ore, spesso in aree urbane. Sono le più pericolose perché sorprendono la popolazione senza preavviso.

Cosa Fare Prima dell’Alluvione

  • Informati sul rischio: molti Comuni italiani hanno mappe di pericolosità idraulica. Sapere se si vive in area a rischio è fondamentale.
  • Segui le allerte meteo: la Protezione Civile emette bollettini giornalieri con codice colore (giallo, arancione, rosso). Imparare a interpretarli è cruciale.
  • Prepara un kit di emergenza: torce, batterie, radio a pile, acqua potabile, farmaci, documenti e contanti in una borsa impermeabile.
  • Proteggi la casa: se vivi in zone esposte, tieni a portata di mano paratie anti-acqua o sacchi di sabbia per proteggere porte e garage.
  • Evita i seminterrati: cantine e taverne sono i luoghi più pericolosi in caso di innalzamento rapido dell’acqua.

Cosa Fare Durante l’Alluvione

Se sei in casa

  • Non scendere in cantine, garage o locali interrati: sono trappole mortali.
  • Porta con te kit di emergenza e spostati ai piani alti, senza usare ascensori.
  • Spegni gas ed energia elettrica, ma solo se puoi farlo senza pericolo.
  • Segui radio locali e canali ufficiali della Protezione Civile per aggiornamenti.

Se sei all’aperto

  • Allontanati subito da fiumi, torrenti, ponti e sottopassi.
  • Non camminare né guidare in strade allagate: bastano 20 cm d’acqua per trascinare una persona e 50 cm per spostare un’auto.
  • Evita zone collinari o montane con pendii instabili: le piogge possono causare frane improvvise.

In automobile

  • Non tentare di attraversare strade o guadi allagati.
  • Se l’acqua cresce rapidamente, abbandona il veicolo e cerca rifugio in un luogo sopraelevato.

Cosa Fare Dopo l’Alluvione

  • Non tornare nelle abitazioni fino al via libera delle autorità.
  • Non utilizzare acqua del rubinetto se non dichiarata potabile.
  • Evita di toccare impianti elettrici bagnati o cavi caduti.
  • Segnala smottamenti, fughe di gas o crolli ai Vigili del Fuoco o alla Protezione Civile.
  • Aiuta i vicini più fragili, specialmente anziani e persone con disabilità.

Falsi miti pericolosi

  1. “Un po’ d’acqua non fa male”: anche 30 cm d’acqua in movimento possono uccidere.
  2. “Il seminterrato è sicuro perché è chiuso”: in realtà è il luogo più rischioso.
  3. “Le allerte meteo sono sempre esagerate”: in realtà, molte vite si salvano proprio grazie all’allerta precoce.

La cultura della prevenzione: l’unica difesa vera

Come per i terremoti, anche per le alluvioni la prevenzione è la chiave. Significa:

  • pianificare urbanizzazioni rispettose dei corsi d’acqua,
  • mantenere puliti fossi e canali,
  • costruire opere idrauliche di protezione,
  • educare la popolazione a comportamenti corretti.

In Italia, la Protezione Civile organizza campagne di sensibilizzazione come “Io non rischio – Buone pratiche di protezione civile”, che spiegano con linguaggio semplice cosa fare in caso di alluvione. Partecipare, diffondere, insegnare ai bambini: sono azioni concrete che aumentano la resilienza delle comunità.

L’alluvione non è un destino ineluttabile, ma un fenomeno naturale aggravato dall’impatto umano sul territorio. Conoscere i comportamenti corretti, rispettare le allerte, evitare gesti avventati e prepararsi in anticipo può fare la differenza.

Come scrivono spesso gli esperti, “l’acqua si muove più velocemente di quanto pensiamo e più violentemente di quanto immaginiamo”. Per questo la regola più importante è una sola: non sottovalutare mai il pericolo.

Solo con consapevolezza e preparazione possiamo trasformare la fragilità del nostro territorio in un’opportunità per diventare più sicuri e resilienti.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!