La prossima eclissi lunare totale, prevista per la serata del 7 settembre, rappresenta uno degli appuntamenti astronomici più attesi dell’anno e sarà visibile anche dal territorio italiano, a condizione che le condizioni meteorologiche siano favorevoli. Tale fenomeno, caratterizzato dall’allineamento perfetto tra Terra, Luna e Sole, è destinato a regalare uno spettacolo di luci e colori che inizierà a manifestarsi già in prossimità del tramonto del Sole e raggiungerà il suo culmine intorno alle ore 20:13, quando la Luna entrerà nella fase di totalità, tingendosi di cromie rossastre, scure e calde, note anche come “Luna di sangue”.
L’evento avrà inizio alle 18:43, quando la Luna inizierà ad entrare nel cono di penombra terrestre, portando a una progressiva attenuazione della sua luminosità; successivamente, alle 19:52, avrà inizio la fase di parzialità, con la comparsa del bordo d’ombra terrestre che lentamente oscurerà parte della superficie lunare. Il momento clou arriverà alle 20:13, quando l’ombra della Terra coprirà completamente il disco lunare, dando origine alla fase di totalità. Questa fase durerà circa 82 minuti, un tempo relativamente lungo che consentirà agli osservatori di seguire la trasformazione cromatica del nostro satellite fino al termine della totalità, previsto per le 21:35. La fase di uscita dall’ombra inizierà subito dopo, con un seguito di fasi di parzialità e penombra che si concluderanno attorno alle 22:31, quando la Luna tornerà a mostrarsi completamente illuminata.
Le comunità di astrofili italiane, coordinate dall’Unione Astrofili Italiani, raccomandano di predisporre l’osservazione a partire dalle 19:30, contestualmente ai primi colori del crepuscolo, per evitare di perdere i dettagli iniziali della progressiva copertura ombrosa. Pur trattandosi di un fenomeno osservabile a occhio nudo, l’impiego di semplici strumenti amatoriali come un binocolo o un piccolo telescopio può contribuire a esaltare le sfumature cromatiche che vanno dal rosso profondo al bruno, passando per le tonalità ramate che conferiscono alla Luna il suo caratteristico aspetto da “sfera di sangue”.
L’importanza dell’osservazione diretta risiede non soltanto nell’aspetto estetico del fenomeno, ma anche nella possibilità di apprezzarne le implicazioni scientifiche: durante la totalità, la Luna entra completamente nella conca d’ombra terrestre, ricevendo solamente la luce solare rifratta e dispersa attraverso l’atmosfera terrestre. Questo processo filtra le lunghezze d’onda corte, consentendo il passaggio predominante di quelle lunghe, corrispondenti alle tonalità rosse, e provoca il ridotto livello di luminosità che caratterizza la Luna in eclissi totale.
Le condizioni meteo rivestono un ruolo cruciale: la presenza di nuvolosità estesa o di condizioni di foschia può compromettere in modo significativo la qualità dell’osservazione, rendendo difficoltosa la percezione dei dettagli più sottili del disco lunare in ombra. Per questo motivo, le associazioni astrofile consigliamo di monitorare con attenzione le previsioni locali nei giorni precedenti l’evento e di individuare eventuali postazioni di osservazione alternative in aree dove è prevista una maggiore probabilità di cieli sereni.
Tra i luoghi consigliati per l’osservazione in Italia figurano zone collinari o montane non eccessivamente inquinate da luci artificiali, quali le Alpi e gli Appennini, oppure aree costiere in cui l’orizzonte a sud-ovest risulti libero da ostacoli, permettendo di ammirare la Luna al di sopra della linea dell’orizzonte subito dopo il tramonto. Diversi osservatori e planetari, come quelli di Brera, Roma e Trieste, hanno organizzato eventi pubblici e sessioni di visione in streaming, con commento scientifico e collegamenti live per chi non potesse raggiungere le postazioni sul territorio.
Per chi intenda cimentarsi nella fotografia del fenomeno, è consigliabile utilizzare una camera dotata di obiettivo teleobiettivo, con lunghezza focale di almeno 200 mm, monte su un cavalletto stabile e in abbinamento a un telecomando per evitare vibrazioni. Impostare un’esposizione lunga, tra 1 e 2 secondi, e un’apertura tra f/5.6 e f/8, per catturare adeguatamente i dettagli delle sfumature rossastre senza sovraesporre le superfici illuminate. Durante la fase di parzialità, l’intervallo di esposizione può essere ridotto a 0,5 secondi circa, in base alla luminosità residua.
L’importanza di questo evento trascende la pura osservazione amatoriale, poiché l’eclissi lunare totale rappresenta un momento utile per approfondire la comprensione dei fenomeni di rifrazione atmosferica e per sensibilizzare il pubblico sui temi della tutela del cielo notturno, ancora oggi sottoposto all’impatto inquinante delle luci artificiali. In tale prospettiva, l’iniziativa “Cieli Aperti” promossa dall’Unione Astrofili Italiani invita tutti gli appassionati a documentare l’evento, condividendo foto e dati di luminosità attraverso piattaforme social e portali dedicati, contribuendo così a un monitoraggio diffuso della qualità del cielo su scala nazionale.
Alla vigilia di un fenomeno che riporterà il volto della Luna a farsi più tenue e rosato, l’invito è quello di preparare con cura strumenti e postazioni, di verificare per tempo le condizioni meteorologiche e di partecipare, anche semplicemente da casa, a un evento che unisce spettatori di ogni età nella contemplazione di uno spettacolo celeste che affonda le radici nella storia dell’osservazione astronomica.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!