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Francia, circolare del ministero: “Gli ospedali si preparano a uno scenario di guerra”

Parigi prepara centri di smistamento per feriti militari: la sanità civile in prima linea in caso di conflitto in Europa, con un piano operativo coordinato da NATO e UE.

Parigi si organizza per uno scenario che fino a pochi anni fa sarebbe sembrato impensabile: un afflusso massiccio di soldati feriti sul suolo europeo. È quanto emerge da una circolare riservata del ministero della Salute francese, resa pubblica dal settimanale Le Canard Enchaîné, che invita le agenzie sanitarie regionali a predisporre – in stretta collaborazione con il ministero della Difesa – strutture di accoglienza per eventuali feriti di guerra. L’indicazione è chiara: creare una rete di centri di smistamento su base regionale, capaci di accogliere i militari evacuati dal fronte, indirizzarli verso gli ospedali civili più idonei, e infine organizzare il rimpatrio nei rispettivi Paesi una volta stabilizzati.

Secondo il documento, il sistema sanitario francese si sta preparando a gestire un afflusso quotidiano fino a 100 pazienti per due mesi consecutivi, con la possibilità di assorbire picchi fino a 250 ingressi al giorno per tre giorni di seguito. Lo scenario operativo è delineato in coordinamento con la NATO e l’Unione Europea, confermando l’ipotesi di un conflitto su scala continentale e il ruolo centrale della Francia nella risposta sanitaria. La ministra della Salute, Catherine Vautrin, ha motivato l’iniziativa parlando della necessità di prepararsi in anticipo con “stock strategici, come accade per le epidemie”. Un paragone eloquente, che sottolinea la volontà dello Stato di non farsi trovare impreparato, proprio come accaduto durante le prime fasi della pandemia da Covid-19.

Al momento non vi è alcuna conferma ufficiale di uno scenario imminente, ma la sola esistenza di una tale circolare indica un cambiamento radicale di prospettiva: la sanità civile francese non è più solo presidio contro le emergenze interne, ma parte integrante di una possibile risposta militare multilivello. Il confine tra pace e guerra, tra fronti militari e infrastrutture civili, appare sempre più sottile in un’Europa che sembra voler fare i conti con tutte le ipotesi.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!