Dopo un fine settimana contrassegnato da condizioni meteo stabili e temperature superiori alla media stagionale, l’Italia si prepara ad affrontare un netto peggioramento. A partire da martedì 9 settembre, una nuova perturbazione atlantica raggiungerà il nostro Paese, aprendo una fase di maltempo che si protrarrà almeno fino a giovedì 11, con effetti particolarmente intensi sulle regioni centro-settentrionali. L’attuale scenario meteorologico, analizzato dai principali modelli previsionali europei e statunitensi, evidenzia un’interazione tra masse d’aria molto diverse tra loro: l’arrivo di aria più fresca e instabile da ovest incontrerà un’Italia ancora avvolta da condizioni tipicamente estive, con valori termici sopra la norma e tassi di umidità elevati. È proprio questo contrasto termico il principale innesco per lo sviluppo di fenomeni temporaleschi intensi, localmente anche violenti.
La dinamica atmosferica prevista è piuttosto chiara: una saccatura in discesa dal Nord Atlantico tenderà a scavare un minimo depressionario sul Mediterraneo occidentale, favorendo la risalita di correnti calde e umide di origine afro-mediterranea. Il risultato sarà un aumento dell’instabilità su buona parte del Centro-Nord, con i primi rovesci a carattere sparso già nella mattinata di martedì, seguiti da temporali organizzati nelle ore pomeridiane e serali. I fenomeni assumeranno caratteristiche di forte intensità, con possibilità di grandinate, raffiche di vento lineari (downburst) e precipitazioni abbondanti in brevi lassi di tempo. Particolare attenzione va posta sul fatto che la perturbazione giungerà in un contesto termico decisamente favorevole alla formazione di celle temporalesche autorigeneranti, un tipo di struttura convettiva che può insistere sulla stessa area per ore, amplificando i rischi legati a frane e allagamenti.

Le regioni maggiormente esposte saranno il Piemonte, la Liguria, la Lombardia, il Trentino-Alto Adige, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, la Toscana e il Lazio. In queste aree, le precipitazioni potrebbero superare localmente i 70-100 mm in poche ore, con accumuli che andranno attentamente monitorati in relazione alla saturazione dei terreni e al rischio idrogeologico. Le province pedemontane e le zone interne appenniniche sembrano, al momento, le più vulnerabili all’attivazione di celle temporalesche persistenti.
Massima attenzione va posta sulla Liguria, ed in particolare le province di Genova e La Spezia, che potrebbero trovarsi sotto l’influenza di temporali stazionari o semi-stazionari. Questo tipo di configurazione rappresenta uno dei principali fattori di rischio in ambito meteorologico-idrologico, perché la persistenza delle precipitazioni su aree ristrette può provocare esondazioni improvvise, frane e danni ingenti alle infrastrutture. A rendere il quadro ancora più preoccupante è la condizione del suolo: nella provincia di Genova, infatti, sono stati registrati nei giorni scorsi accumuli pluviometrici superiori ai 200 mm, che hanno portato i terreni a una saturazione critica. In caso di nuovi eventi intensi, la risposta idrologica dei bacini potrebbe essere immediata, con scarsa capacità di assorbimento da parte del terreno e conseguente rapido deflusso superficiale.
Invitiamo pertanto a seguire con attenzione i prossimi aggiornamenti che vi forniremo su Newsroom Meteo ed in particolare quelli emessi dal Dipartimento della Protezione Civile e dai Centri Funzionali Regionali, che nelle prossime ore potranno attivare allerte meteo anche di livello arancione o rosso, soprattutto in Liguria e nel Nord-Est. Importante, inoltre, sarà il ruolo della vigilanza meteorologica locale e l’utilizzo di strumenti di nowcasting per monitorare in tempo reale l’evoluzione dei fenomeni, con particolare riferimento al rischio di sistemi temporaleschi a mesoscala (MCS), capaci di generare linee di instabilità prolungate su centinaia di chilometri.
Il cambio di scenario previsto per la prossima settimana rappresenta l’ennesima conferma della tendenza a un settembre sempre più dinamico e meteorologicamente estremo, figlio di un’estate 2025 caratterizzata da anomalie termiche positive diffuse e da una maggiore frequenza di eventi intensi. La popolazione è invitata alla massima prudenza, soprattutto in caso di allerte ufficiali: evitare spostamenti non necessari, mettere in sicurezza oggetti all’aperto e monitorare costantemente le condizioni meteo tramite canali ufficiali sono le indicazioni fondamentali per affrontare in sicurezza questo nuovo episodio di maltempo.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!