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Arriva la telecamera che capisce se usi il telefono alla guida, ecco dove è installata e come funziona

Il sistema che utilizza intelligenza artificiale rivela automaticamente l’uso del cellulare e il mancato utilizzo delle cinture durante la guida.

La rivoluzione tecnologica applicata alla sicurezza stradale ha trovato in Italia uno dei suoi primi laboratori sperimentali nel piccolo comune di Agliana, in provincia di Pistoia, dove le autorità locali hanno implementato un sistema di videosorveglianza avanzato denominato “Mobile Phone & Seat Belt Detection“, capace di individuare automaticamente i conducenti che utilizzano dispositivi mobili durante la guida o che non rispettano l’obbligo delle cinture di sicurezza.

Il dispositivo, dal costo complessivo di 25.000 euro ma ottenuto dal Comune a metà prezzo attraverso la permuta di un autovelox precedentemente in uso sporadico, rappresenta una delle prime applicazioni concrete in territorio nazionale di una tecnologia che combina telecamere ad alta risoluzione con algoritmi di intelligenza artificiale per il riconoscimento automatico delle infrazioni stradali più frequenti e pericolose.

La tecnologia implementata utilizza un sistema di doppia telecamera dotato di flash a infrarossi che garantisce il funzionamento in qualsiasi condizione meteorologica e di illuminazione, operando efficacemente sia durante le ore diurne che notturne. Le telecamere, posizionate strategicamente in posizione elevata rispetto alla carreggiata, catturano immagini e brevi sequenze video dei veicoli in transito, focalizzandosi specificamente sull’abitacolo per analizzare il comportamento del conducente e dei passeggeri.

L’aspetto più innovativo del sistema risiede nel software di intelligenza artificiale che elabora automaticamente le immagini acquisite, distinguendo con precisione tra comportamenti leciti e illeciti. Il dispositivo è programmato per riconoscere quando un conducente impugna fisicamente un telefono cellulare, differenziando questa situazione dall’utilizzo consentito tramite vivavoce o auricolari bluetooth, riducendo significativamente il margine di errore nelle segnalazioni.

Similmente, per quanto riguarda le cinture di sicurezza, il sistema analizza la postura del conducente e del passeggero anteriore per verificare l’effettivo utilizzo dei dispositivi di ritenzione, documentando fotograficamente eventuali violazioni attraverso immagini che mostrano chiaramente l’infrazione commessa.

Un elemento cruciale del funzionamento riguarda la procedura di accertamento delle violazioni: il sistema non emette automaticamente verbali di contravvenzione, ma trasmette in tempo reale le evidenze fotografiche a un tablet in dotazione agli agenti della Polizia Municipale posizionati nelle vicinanze del punto di rilevamento. Questo approccio garantisce che ogni sanzione sia preceduta da un controllo umano e da una contestazione diretta al trasgressore, mantenendo il rispetto delle garanzie procedurali previste dal Codice della Strada.

La comandante della Polizia Municipale di Agliana, Maria Pignatiello, ha precisato che il dispositivo funziona esclusivamente quando è presente una pattuglia di controllo nelle vicinanze, sottolineando come l’obiettivo primario sia la prevenzione attraverso la dissuasione piuttosto che l’incremento delle entrate comunali derivanti dalle sanzioni.

Il vicesindaco Fabrizio Baroncelli ha evidenziato come l’iniziativa si inserisca in una strategia più ampia di miglioramento della sicurezza stradale, particolarmente rilevante considerando che, secondo i dati ISTAT, l’uso improprio dello smartphone durante la guida è responsabile del 15% degli incidenti stradali registrati in Italia, rappresentando una delle principali cause di distrazione al volante.

Le nuove sanzioni introdotte dal Codice della Strada 2025 hanno notevolmente inasprito le penalità per l’utilizzo del cellulare durante la guida: la multa parte da un minimo di 250 euro per arrivare fino a 1.000 euro per la prima infrazione, accompagnata dalla decurtazione di 5 punti dalla patente e dalla sospensione del documento di guida per un periodo compreso tra 15 giorni e 2 mesi. Per i recidivi che commettono una seconda violazione entro due anni dalla prima, le sanzioni si inaspriscono ulteriormente, con multe che possono raggiungere i 1.400 euro, la sottrazione di 10 punti dalla patente e la sospensione del documento fino a 3 mesi.

Il sistema implementato ad Agliana rappresenta un’evoluzione significativa rispetto agli strumenti tradizionali di controllo del traffico, introducendo capacità di monitoraggio comportamentale che vanno oltre la semplice rilevazione della velocità. La tecnologia è stata sviluppata seguendo modelli già sperimentati con successo in altri Paesi: in Australia, dove sistemi analoghi sono operativi dal 2019, si è registrata una riduzione degli incidenti stradali del 20%, mentre nel Regno Unito l’adozione di tecnologie simili ha contribuito significativamente al miglioramento degli standard di sicurezza stradale.

La questione della privacy rappresenta uno degli aspetti più dibattuti dell’implementazione di queste tecnologie. Il sistema è stato progettato per rispettare le normative sulla protezione dei dati personali, eliminando automaticamente tutte le immagini che non evidenziano violazioni e conservando esclusivamente quelle necessarie per la documentazione delle infrazioni accertate. Tuttavia, l’utilizzo di telecamere capaci di inquadrare l’interno dei veicoli solleva interrogativi che richiedono un’attenta valutazione dell’equilibrio tra sicurezza pubblica e tutela della riservatezza individuale.

L’esperienza di Milano, dove un sistema simile installato in viale Monza ha suscitato dibattiti sulla privacy, evidenzia come l’adozione di queste tecnologie debba essere accompagnata da adeguate garanzie procedurali e da una rigorosa applicazione delle normative sulla protezione dei dati personali.

Il dispositivo installato ad Agliana è attualmente posizionato in via Berlinguer, ma la sua natura mobile consente di spostarlo in diversi punti del territorio comunale in base alle esigenze operative e alle caratteristiche del traffico locale. Questa flessibilità operativa permette alle autorità di concentrare l’attività di controllo sui tratti stradali caratterizzati da maggiore pericolosità o da un’elevata frequenza di infrazioni.

L’iniziativa del Comune di Agliana si colloca in un contesto nazionale caratterizzato da una crescente attenzione verso l’innovazione tecnologica applicata alla sicurezza stradale, con numerose amministrazioni locali che valutano l’adozione di sistemi analoghi per contrastare fenomeni che continuano a rappresentare una delle principali cause di incidentalità sulle strade italiane.

L’efficacia del sistema sarà misurata non soltanto attraverso il numero di infrazioni rilevate e sanzionate, ma soprattutto attraverso la sua capacità di modificare i comportamenti degli automobilisti, contribuendo alla creazione di una cultura della sicurezza stradale che privilegi la prevenzione rispetto alla repressione, obiettivo che richiede un approccio integrato tra innovazione tecnologica, educazione stradale e sensibilizzazione dell’opinione pubblica.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!