Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha annunciato dall’Expo di Osaka un ambizioso progetto che potrebbe trasformare radicalmente il rapporto tra la Capitale e il suo fiume storico: entro cinque anni il Tevere diventerà balneabile, permettendo ai cittadini e ai turisti di fare il bagno nelle sue acque per la prima volta dal 1923.
L’annuncio è arrivato durante l’evento “La città eterna accoglie il futuro” al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka, dove il primo cittadino ha illustrato un piano che prevede la costituzione di un gruppo di lavoro interistituzionale coinvolgente governo e Regione Lazio. “Abbiamo già insediato un gruppo di lavoro che a breve sarà interistituzionale”, ha dichiarato Gualtieri, aggiungendo di aver già coinvolto il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca nel progetto.
L’obiettivo del sindaco non rappresenta una mera suggestione elettorale, ma si basa su valutazioni tecniche concrete. Secondo le analisi preliminari condotte dall’amministrazione capitolina, alcune zone del Tevere “in alcuni giorni già oggi sarebbero balneabili”, come ha specificato Gualtieri durante la conferenza stampa. La criticità principale riguarda il tratto a valle dell’Aniene, affluente che confluisce nel Tevere nella zona nord della Capitale, dove sono necessari interventi specifici per garantire una balneabilità completa e sicura.
Il problema dell’inquinamento dell’Aniene rappresenta infatti il nodo cruciale dell’intera operazione. La Polizia della Città Metropolitana ha già avviato uno screening sistematico di tutti gli scarichi presenti lungo l’Aniene, comprese le zone che ricadono al di fuori del territorio di Roma Capitale. Questi scarichi abusivi sono stati identificati come “tra le principali cause della non balneabilità attuale” del fiume, secondo quanto emerso dalle indagini preliminari.
Gli studi condotti negli ultimi anni dalle associazioni ambientaliste hanno evidenziato livelli preoccupanti di contaminazione batterica nel sistema idrico romano. Il monitoraggio “I fiumi e la città” realizzato dall’organizzazione A Sud ha rivelato la presenza di elevati valori di Escherichia coli, nitrati e fosfati, particolarmente critici nel tratto dell’Aniene. La presenza di questi inquinanti deriva principalmente dagli scarichi industriali e urbani non adeguatamente depurati, oltre che dall’uso intensivo di fertilizzanti in aree agricole limitrofe.
L’ispirazione per il progetto romano arriva direttamente da Parigi, dove quest’estate si è concretizzato il sogno di rendere la Senna nuovamente balneabile dopo più di un secolo. La capitale francese ha investito 1,4 miliardi di euro in un progetto decennale che ha coinvolto la modernizzazione del sistema fognario, la creazione di bacini di raccolta delle acque piovane e l’installazione di impianti di filtraggio all’avanguardia. I risultati, seppur con qualche criticità legata ai livelli batteriologici durante eventi meteorologici avversi, hanno permesso l’apertura di tre zone balneabili nel cuore di Parigi.
Gualtieri ha precisato che i costi dell’intervento romano “dovrebbero essere inferiori a quelli di Parigi”, poiché la capitale francese “era partita da un livello di inquinamento molto maggiore”. L’amministrazione capitolina sta attualmente stimando il budget necessario, ma le prime valutazioni suggeriscono che Roma parta da condizioni ambientali meno compromesse rispetto a quelle che caratterizzavano la Senna prima dell’intervento di bonifica.
Il progetto tecnico ha già individuato tre o quattro azioni prioritarie che dovranno essere implementate con il supporto della comunità scientifica e tecnologica. Tra gli interventi principali figurano la bonifica degli scarichi industriali lungo l’Aniene, il miglioramento dei sistemi di depurazione delle acque reflue urbane e la creazione di infrastrutture di monitoraggio continuo della qualità dell’acqua. Il cronoprogramma dettagliato verrà definito nelle prossime settimane attraverso la collaborazione tra le diverse istituzioni coinvolte.
La reazione delle istituzioni regionali al progetto è stata cauta ma non negativa. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, pur condividendo l’importanza dell’iniziativa, ha invitato al “realismo” ricordando che prima di parlare di balneabilità è fondamentale mettere in sicurezza gli argini e migliorare la vivibilità delle aree fluviali. “È il sogno di ogni romano”, ha commentato Rocca citando ironicamente il film “Gallo Cedrone” di Carlo Verdone, “ma bisogna essere realisti: prima di parlare di balneabilità dobbiamo mettere in sicurezza gli argini e renderli davvero vivibili”.
L’amministrazione capitolina ha già avviato diversi progetti preparatori che si inseriscono nella strategia più ampia di riqualificazione del Tevere. Il Piano Strategico e Operativo del fiume, approvato dalla Giunta di Roma Capitale, prevede la trasformazione del corso d’acqua in una “infrastruttura verde e blu” che funga da catalizzatore di connessioni ecologiche, sociali e culturali. Gli interventi includono la riqualificazione dell’Isola Tiberina, la progettazione di nove parchi d’affaccio e il miglioramento generale della pulizia delle acque.
Il progetto si inserisce in un contesto europeo più ampio che vede diverse città impegnate nel recupero della balneabilità dei propri corsi d’acqua urbani. Oltre a Parigi, anche Copenaghen e altre metropoli europee stanno investendo nella riqualificazione ambientale dei propri fiumi, aderendo alla rete “Swimmable Cities” che promuove la trasformazione dei corsi d’acqua urbani in spazi fruibili e sicuri per i cittadini.
La memoria storica di Roma custodisce il ricordo di quando il bagno nel Tevere era una pratica comune e quotidiana. Fino agli anni Sessanta, come documentato in film dell’epoca e testimonianze fotografiche, i romani utilizzavano regolarmente il fiume per attività ricreative e balneari. Anche personalità come Pier Paolo Pasolini scriveva al cugino: “Sto diventando romano. Faccio il bagno nel Tevere”, testimoniando come l’uso ricreativo del fiume facesse parte dell’identità cittadina.
L’interruzione di questa tradizione è avvenuta gradualmente a partire dagli anni Settanta, quando l’aumento dell’inquinamento industriale e urbano ha reso necessarie le prime ordinanze di divieto. La crescente urbanizzazione e l’inadeguatezza dei sistemi di depurazione hanno progressivamente compromesso la qualità delle acque, rendendo pericoloso l’uso ricreativo del fiume e costringendo le autorità a vietarne la balneazione per tutelare la salute pubblica.
Il progetto di Gualtieri non si limita alla sola balneabilità, ma prevede una rivoluzione complessiva nel rapporto tra Roma e il suo fiume. Gli interventi programmati includono la creazione di aree verdi lungo le sponde, la realizzazione di pontili e strutture per attività nautiche, lo sviluppo di piste ciclabili fluviali e persino l’implementazione di un sistema di trasporto fluviale elettrico che colleghi il centro città con Ostia. Questa visione integrata mira a trasformare il Tevere da margine urbano trascurato a elemento centrale della vita cittadina.
Le sfide tecniche rimangono considerevoli e richiedono un approccio multidisciplinare che coinvolga ingegneri ambientali, biologi, esperti di depurazione e specialisti in gestione delle acque urbane. La complessità del progetto risiede nella necessità di garantire standard di sicurezza sanitaria elevati e costanti, considerando che un fiume urbano è soggetto a variazioni climatiche, scarichi occasionali e fenomeni di inquinamento diffuso che possono compromettere rapidamente la qualità dell’acqua.
Il cronoprogramma quinquennale annunciato da Gualtieri appare ambizioso ma non irrealistico, considerando che progetti simili in altre capitali europee hanno richiesto tempi analoghi. Il successo dell’iniziativa dipenderà dalla capacità di coordinare efficacemente gli interventi tra i diversi livelli istituzionali, dalla disponibilità delle risorse finanziarie necessarie e dal mantenimento di una volontà politica costante nel tempo, elementi che spesso rappresentano i fattori critici per la realizzazione di progetti di riqualificazione ambientale di questa portata.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!