Dopo un inizio di settembre in linea con le medie stagionali, l’Italia si prepara a vivere una fase di caldo anomalo grazie alla rimonta decisa di un promontorio anticiclonico subtropicale, che tra martedì 17 e sabato 21 garantirà condizioni di stabilità e un sensibile rialzo delle temperature su gran parte della penisola. Le giornate centrali della settimana, in particolare giovedì 18 e venerdì 19, saranno contrassegnate da valori termici marcatamente superiori alle medie climatiche di riferimento, soprattutto sulle regioni centro-meridionali.
In Puglia, il Foggiano e il Tarantino registreranno i picchi più elevati, con massime attese tra i 32 e i 33°C, livelli più tipici della seconda metà di agosto che non della terza decade settembrina. Anche in Sicilia il caldo si farà sentire in maniera incisiva, con la conca di Catania che toccherà i 31-32°C, mentre a Cagliari si prevede una punta massima attorno ai 30°C. Sul versante tirrenico, le temperature rimarranno comunque elevate: Roma e Firenze sfioreranno i 28°C, Napoli si assesterà attorno ai 27°C. Il Nord sarà coinvolto in misura minore ma comunque significativa: Bologna registrerà tra i 28 e i 29°C, mentre Milano e Torino oscilleranno tra i 25 e i 26°C. Le vallate alpine, invece, faranno eccezione: qui, l’escursione termica notturna unita all’orografia del territorio manterrà le temperature più contenute nelle ore serali e del primo mattino.

Tuttavia, questa parentesi di estate tardiva potrebbe interrompersi bruscamente con l’arrivo della terza decade del mese. Le più recenti elaborazioni dei modelli numerici ECMWF e GFS convergono infatti verso un cambio di circolazione atteso tra il 21 e il 22 settembre, quando una saccatura di origine artica potrebbe affondare verso l’Europa centrale, con possibile coinvolgimento diretto della penisola italiana. In uno degli scenari attualmente più accreditati, l’affondo perturbato potrebbe raggiungere anche le nostre latitudini, determinando un sensibile peggioramento delle condizioni meteorologiche.

Le conseguenze di questa svolta sarebbero significative: ritorno di piogge diffuse, calo marcato delle temperature e prime nevicate a quote medio-alte sull’arco alpino, segnali inequivocabili dell’inizio di una fase atmosferica più in linea con la stagione autunnale. Si tratta, è bene sottolinearlo, di una tendenza a medio-lungo termine, dunque ancora soggetta a fisiologici margini di incertezza. Saranno necessari ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni per definire con maggiore precisione la traiettoria dell’irruzione fredda e valutarne gli effetti sul territorio italiano.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!