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Meteo, Settembre svolta verso l’autunno ma a Ottobre si andrà al mare: ecco in quali Regioni

Tra affondi artici e nuove rimonte africane, l’Italia vivrà un finale di settembre all’insegna della variabilità: in arrivo freddo, piogge e anche gli ultimi 30°C della stagione.

Tra il 23 e il 24 settembre si profila un cambio di circolazione significativo sull’Europa centro-occidentale, stando alle più recenti emissioni dei modelli previsionali ECMWF e GFS. Una saccatura di origine artica potrebbe affondare verso latitudini più meridionali, portando instabilità e un primo deciso assaggio d’autunno anche sull’Italia, in particolare al Nord e al Centro. Alcuni scenari modellistici ipotizzano infatti un affondo più occidentale, con il coinvolgimento diretto del bacino del Mediterraneo e della penisola italiana, generando una fase perturbata associata a un netto calo delle temperature. In quota, la colonna d’aria potrebbe scendere fino a valori tipicamente tardo-autunnali, con possibilità di nevicate sulle Alpi oltre i 1800-2000 metri.

Non si tratterebbe di un evento anomalo: a fine settembre l’autunno, climaticamente, dovrebbe ormai manifestarsi in modo più stabile e riconoscibile. Tuttavia, come spesso accade in questa fase di transizione stagionale, l’alternanza tra masse d’aria fredde e risalite subtropicali genera una forte variabilità. Il bacino nordafricano, ancora termicamente molto attivo, continuerà a fungere da serbatoio caldo capace di rispondere alle discese perturbate con contro-affondi di matrice sahariana. Il Mediterraneo, già surriscaldato da un’estate prolungata, agirà da catalizzatore termico: ogni saccatura in ingresso dal Nord Atlantico potrà innescare veloci risalite calde prefrontali, con isoterme di +20°C a 850 hPa in grado di risalire fino al Sud Italia.

Queste dinamiche potrebbero generare nuove fiammate africane nella parte finale di settembre e, con buona probabilità, anche nella prima metà di ottobre. Le regioni meridionali e le isole maggiori saranno le aree più esposte a queste rimonte calde, con massime che potranno localmente tornare a sfiorare i 30°C. Una classica “ottobrata” mediterranea, dunque, è assolutamente plausibile, ma sarà di tipo intermittente, legata a sciroccate temporanee della durata di 24-48 ore, seguite da repentini cambiamenti di scenario.

Le simulazioni dei principali centri di calcolo suggeriscono un contesto atmosferico molto dinamico, dove la conflittualità tra aria fredda polare e rimonte subtropicali determinerà fasi alterne di instabilità e caldo anomalo. In questo quadro, sarà possibile godere ancora di qualche giornata pienamente gradevole al Sud e sulle isole — occasione per gli ultimi bagni di stagione — seppure tra un fronte freddo e l’altro. Gli estremi termici saranno protagonisti e, con essi, la necessità di monitorare costantemente l’evoluzione sinottica nei prossimi giorni.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!