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Sofia Napolitano scomparsa da Torino, nessuna notizia da 48 ore: “Se la vedete, fatele una foto”

Sofia Napolitano, 20enne studentessa torinese, è scomparsa il 15 settembre dopo aver detto di recarsi all’esame di un’amica, ma potrebbe essere con un ragazzo colombiano conosciuto online.

Da tre giorni regna l’angoscia nel quartiere Mirafiori di Torino, dove Sofia Napolitano, studentessa universitaria di lettere di vent’anni, è scomparsa senza lasciare tracce. La giovane ha fatto perdere le proprie tracce nella mattinata di lunedì 15 settembre, quando ha comunicato alla madre Patrizia Pignalosa di dover uscire di casa per assistere all’esame di un’amica presso l’università, senza però mai raggiungere la destinazione dichiarata.

Le ricerche coordinate dalle forze dell’ordine procedono senza sosta, mentre la famiglia si è mobilitata attraverso i canali social per diffondere l’appello e la descrizione della ventenne. La ragazza, alta circa 165 centimetri e di corporatura esile, presenta capelli castani lunghi e ricci, occhi scuri, e al momento della scomparsa indossava pantaloni neri larghi, felpa color beige e scarpe da ginnastica bianche Adidas, portando con sé uno zaino grigio Eastpak. Elemento preoccupante per le ricerche risulta l’assenza dei documenti di identità, mentre la giovane aveva con sé computer portatile e telefono cellulare, quest’ultimo risultante spento dalle prime ore successive alla scomparsa.

Secondo le ricostruzioni familiari, Sofia si sarebbe allontanata dalla propria abitazione di Città Giardino, nel quartiere Mirafiori, in compagnia di un giovane di origini colombiane conosciuto attraverso piattaforme digitali nell’ottobre del 2024. Il ragazzo, secondo quanto riferito dallo zio Paolo Pignalosa, sarebbe fuggito dal proprio paese di origine all’età di sedici anni, per poi trasferirsi in Polonia dove avrebbe trovato occupazione, successivamente in Spagna e infine a Torino nel maggio 2025 con l’obiettivo di cercare lavoro in territorio italiano. Le informazioni raccolte dalla famiglia indicano che il giovane, pur risultando incensurato, si troverebbe in condizione di irregolarità per quanto riguarda il permesso di soggiorno e risulterebbe privo di fissa dimora.

La relazione sentimentale tra Sofia e il giovane colombiano non aveva ottenuto l’approvazione della famiglia, che negli ultimi mesi aveva espresso perplessità riguardo alla frequentazione. Proprio per questo motivo, circa dieci giorni prima della scomparsa, la ventenne aveva comunicato ai propri cari di aver interrotto definitivamente i rapporti con il ragazzo. I familiari nutrono tuttavia il sospetto che questa dichiarazione fosse finalizzata a tranquillizzare l’ambiente domestico e far abbassare la guardia, mentre la relazione sarebbe proseguita in segreto. Anche del giovane colombiano non si hanno notizie dal 15 settembre, circostanza che alimenta l’ipotesi di un allontanamento volontario congiunto.

La famiglia ha sporto regolare denuncia di scomparsa presso il commissariato di polizia di Mirafiori, mentre le ricerche si sono estese sul territorio torinese con particolare attenzione alla zona del centro commerciale di via Livorno, dove Sofia sarebbe stata avvistata durante le ore serali del giorno della scomparsa. Le forze dell’ordine hanno attivato tutti i protocolli previsti per i casi di scomparsa, distribuendo la scheda descrittiva della giovane a tutti i comandi di polizia del territorio nazionale dopo il decorso delle canoniche quarantotto ore.

Lo zio Paolo Pignalosa, intervistato dalle testate giornalistiche che si stanno occupando del caso, ha riferito che la madre Patrizia sta ricevendo "centinaia di chiamate" in seguito alla diffusione del proprio numero di telefono attraverso i social media. Molte delle segnalazioni ricevute collocano Sofia in "posti improbabili", mentre altre risultano poco attendibili in quanto prive di riscontri fotografici che possano confermare l’effettiva identificazione della ragazza. Alcune testimonianze descriverebbero Sofia con capelli lisci, dettaglio considerato inverosimile dai familiari dato che la giovane è uscita di casa con la propria caratteristica capigliatura riccia.

Il caso ha attirato l’attenzione della trasmissione televisiva "Chi l’ha visto?" di Rai3, che nella puntata di mercoledì 17 settembre ha ospitato in collegamento la madre Patrizia Pignalosa per lanciare un nuovo appello pubblico. Il programma condotto da Federica Sciarelli ha diffuso la scheda completa della ragazza scomparsa, includendo le fotografie e tutti i dettagli utili per il riconoscimento. La redazione ha inoltre pubblicato l’appello sui propri canali digitali per massimizzare la diffusione delle informazioni.

Anche il presidente della Circoscrizione 2 di Torino, Luca Rolandi, si è attivato attraverso i canali social per diffondere l’appello della famiglia, invitando chiunque disponga di informazioni utili a rivolgersi immediatamente alle forze dell’ordine. La comunità torinese si è mobilitata condividendo massivamente i post della famiglia sui social network, contribuendo ad amplificare la richiesta di aiuto per ritrovare Sofia.

La madre Patrizia Pignalosa ha pubblicato sui propri profili Facebook e Instagram un messaggio accorato rivolto direttamente alla figlia: "Sofia, ti voglio bene. Torna da noi". Nel suo appello pubblico, la donna invita chiunque avvisti la figlia a contattare immediatamente le forze dell’ordine componendo il numero di emergenza 112, oppure a comunicare direttamente con la famiglia attraverso il numero di cellulare 347-5509780. La signora Pignalosa si trova attualmente in una condizione di estrema prostrazione emotiva, come riferito dai familiari che descrivono una donna "sconvolta e travolta dall’ansia".

Gli investigatori stanno vagliando tutte le ipotesi, dall’allontanamento volontario al coinvolgimento in situazioni di pericolo, mentre proseguono le verifiche sui movimenti della giovane e del ragazzo colombiano nelle ore precedenti la scomparsa. Le ricerche si concentrano non soltanto sul territorio piemontese, ma si estendono anche ad altre regioni italiane, considerata la possibilità che i due giovani abbiano deciso di spostarsi lontano da Torino. Il tempo che scorre aumenta l’apprensione della famiglia e dell’intera comunità, che continua a sperare in un rapido ritrovamento della studentessa universitaria e in una conclusione positiva di questa vicenda che sta tenendo con il fiato sospeso la città di Torino.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!