L’Italia rafforza la propria posizione nella nuova economia dello spazio attraverso un accordo strategico con gli Stati Uniti che pone l’aeroporto di Grottaglie al centro delle future operazioni aerospaziali commerciali. La sottoscrizione della Declaration of Intent tra l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e la Federal Aviation Administration (FAA) statunitense, avvenuta il 24 settembre 2025 durante la 42ª Assemblea dell’ICAO a Montréal, rappresenta un passo decisivo nella cooperazione bilaterale per lo sviluppo del trasporto spaziale suborbitale.
L’accordo, firmato alla presenza del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, definisce un percorso verso regole condivise e pone le basi per un futuro accordo bilaterale, consolidando il ruolo dell’Italia nella nuova economia dello spazio. Per l’ENAC hanno siglato l’intesa il Presidente Pierluigi Di Palma e il Direttore Generale Alexander D’Orsogna, mentre per la FAA hanno partecipato Chris Rocheleau, Deputy Administrator, e Minh Nguyen, Acting Deputy Associate Administrator Commercial Space.
Grottaglie rappresenta il fulcro di questa strategia aerospaziale nazionale, configurandosi come il primo spazioporto orizzontale d’Italia e dell’Unione Europea. La struttura aeroportuale, designata ufficialmente come spazioporto commerciale dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2018, vanta caratteristiche tecniche eccezionali che la rendono ideale per le operazioni spaziali suborbitali. La pista di volo, che si estende per 3.200 metri di lunghezza e 45 di larghezza, rappresenta una delle più lunghe d’Europa e consente operazioni con aeromobili di grandi dimensioni.
L’investimento pubblico per la realizzazione del progetto spazioporto ammonta a 70 milioni di euro, finanziati attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione nell’ambito dell’accordo siglato tra il Governo italiano e la Regione Puglia. Questi fondi sono destinati alla costruzione di infrastrutture specifiche, tra cui un hangar polifunzionale di 8.000 metri quadri e un centro servizi di 5.000 metri quadri, progettati secondo un linguaggio architettonico che si ispira al mondo dell’esplorazione spaziale.
L’accordo Italia-USA si inserisce in un contesto di cooperazione già consolidata tra i due paesi nel settore aerospaziale. Il protocollo con l’amministrazione statunitense, originariamente firmato nel 2016 e successivamente rinnovato, rientra negli obiettivi nazionali dello sviluppo delle attività commerciali suborbitali in coerenza con il programma europeo sulle operazioni ad alta quota e nel quadro della New Space Economy.
Virgin Galactic, la compagnia di turismo spaziale fondata da Richard Branson, rappresenta il primo partner commerciale strategico per lo spazioporto di Grottaglie. L’accordo di cooperazione annunciato nel dicembre 2024 tra Virgin Galactic ed ENAC prevede uno studio di fattibilità suddiviso in due fasi per valutare l’utilizzo della struttura pugliese per voli spaziali suborbitali. La prima fase, prevista per il completamento nel 2025, analizzerà la compatibilità dello spazio aereo di Grottaglie con il profilo di volo unico di Virgin Galactic, i requisiti normativi, l’infrastruttura della struttura e la capacità della catena di approvvigionamento per supportare voli spaziali ripetuti.
La seconda fase dello studio si concentrerà sulle esigenze regionali della forza lavoro e sullo stimolo economico per l’Italia e la Puglia generato da operazioni multiple settimanali. L’obiettivo è creare non solo un polo per il lancio degli spazioplani di Virgin Galactic, ma anche un centro di eccellenza per il trasporto spaziale suborbitale e la ricerca scientifica nel bacino del Mediterraneo.
Il progetto si basa su un quadro regolamentario sviluppato dall’ENAC in collaborazione con l’Aeronautica Militare, allineato con quello statunitense e riconosciuto come il più avanzato al mondo. Nel 2017, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha formalmente riconosciuto il volo suborbitale come modalità di trasporto, attribuendo all’ENAC le competenze per sviluppare la regolamentazione del settore e definire i criteri per la selezione dei siti idonei ad ospitare uno spazioporto.
L’impatto economico del progetto si estende ben oltre i confini regionali, posizionando l’Italia nel contesto competitivo della New Space Economy globale. Secondo il World Economic Forum, questo settore ha raggiunto il valore di 630 miliardi di dollari nel 2023 e potrebbe raggiungere gli 1,8 trilioni di dollari entro il 2035. L’Italia si colloca al sesto posto mondiale per rapporto tra investimenti nello spazio e PIL, con una crescita media annua del 9,5% negli ultimi anni.
Il Made in Italy nel settore spaziale ha prodotto esportazioni per 7,5 miliardi di euro nel 2023, registrando una crescita del 14% rispetto all’anno precedente. Il comparto nazionale conta circa 200 aziende con un fatturato annuo superiore ai 2 miliardi di euro, caratterizzato per l’80% da piccole e medie imprese altamente specializzate. L’Italia rappresenta uno dei pochissimi paesi ad avere una filiera completa che copre l’intero ciclo, dall’accesso allo spazio alla manifattura, dai servizi per i consumatori ai poli universitari e di ricerca.
Lo spazioporto di Grottaglie non è soltanto una struttura per il turismo spaziale, ma si configura come un hub multifunzionale per l’industria aerospaziale. La presenza di Leonardo, che ha sottoscritto un contratto di subconcessione ventennale per l’hangar two della struttura, destinandolo allo sviluppo del drone europeo classe MALE in collaborazione con Francia, Germania e Spagna, testimonia la vocazione industriale del sito.
La trasformazione dell’aeroporto “Marcello Arlotta” in spazioporto coinvolge anche lo sviluppo economico e l’innovazione regionale. Il progetto prevede la creazione di opportunità di lavoro qualificato, l’attrazione di investimenti internazionali e lo sviluppo di competenze specialistiche nel settore aerospaziale. La collaborazione tra istituzioni, privati e comunità locali mira a fare di Grottaglie un polo di innovazione capace di attrarre talenti da tutto il mondo.
L’accordo bilaterale stabilisce inoltre un comitato tecnico di coordinamento tra ENAC e FAA per individuare progetti di reciproco interesse su cui concentrare gli sforzi, permettendo ai maggiori operatori statunitensi di operare in Italia dallo spazioporto di Grottaglie già nei prossimi anni. Questa cooperazione tecnica garantisce l’armonizzazione delle normative e delle procedure operative, creando condizioni favorevoli per l’attivazione delle operazioni suborbitali su entrambe le sponde dell’Atlantico.
Il progetto si inserisce nel più ampio quadro della strategia nazionale per lo spazio, che dal 2016 vede l’Italia dotata di un Piano strategico Space Economy con un investimento complessivo di circa 4,7 miliardi di euro. Nel periodo 2023-2027, i finanziamenti pubblici destinati all’ecosistema spaziale nazionale ammontano a oltre 7 miliardi di euro, consolidando il ruolo del paese nella competizione tecnologica globale.
La realizzazione dello spazioporto di Grottaglie rappresenta dunque molto più di un progetto infrastrutturale: costituisce un elemento strategico per il posizionamento dell’Italia nel settore spaziale del futuro, combinando eccellenza tecnologica, cooperazione internazionale e sviluppo economico territoriale. L’accordo con gli Stati Uniti conferma la capacità del sistema paese di attrarre investimenti e partnership strategiche in uno dei settori più innovativi e promettenti dell’economia globale.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!