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Meteo, Neve in arrivo tra pochi giorni a quote basse: ecco dove

Aria fredda dalla Russia in arrivo sull’Italia: attese nevicate sotto i 1500 metri sull’Appennino centrale e temperature in picchiata su tutto il Paese già da mercoledì 1 ottobre.

Una possente irruzione di aria fredda di origine russo-siberiana è pronta a investire l’Italia con effetti eclatanti per il periodo, sia in termini termici che precipitativi. A partire dalla giornata di mercoledì 1 ottobre, una massa d’aria continentale particolarmente fredda per la stagione raggiungerà la nostra Penisola, determinando un netto abbassamento delle temperature su tutto il territorio nazionale e il ritorno del maltempo, con neve a quote sorprendentemente basse per l’inizio di ottobre.

Già negli ultimi giorni di settembre si sono registrati segnali inequivocabili di questa svolta climatica: le prime nevicate sull’arco alpino, scese fino a 1600–1700 metri, e in alcune aree del Piemonte addirittura intorno ai 1500 metri, rappresentano un’anomalia significativa. Nelle ultime ore, gli accumuli più importanti si sono verificati tra Valle d’Aosta e alto Piemonte, con valori compresi tra 30 e 50 centimetri sopra i 2000-2200 metri, specialmente sui versanti nord-occidentali più esposti.

Ma è nel cuore dell’Italia che si attendono gli sviluppi più rilevanti di questa fase meteorologica: il vortice freddo in discesa dalla Russia punterà direttamente il Centro-Sud, con particolare insistenza sul versante adriatico. A partire da mercoledì, si intensificheranno le precipitazioni su Marche meridionali, Abruzzo, Molise e Basilicata, in particolar modo nelle aree interne e montuose. In concomitanza con l’afflusso di aria molto fredda in quota, la quota neve subirà un crollo, scendendo sotto i 1700 metri, e localmente fino a 1300-1400 metri nei casi di instabilità convettiva accentuata o temporali nevosi.

L’Appennino Abruzzese si conferma il settore più esposto a questo precoce episodio invernale, con possibili accumuli nevosi significativi oltre i 1800-1900 metri, specie tra mercoledì 1 e venerdì 3 ottobre. Non si esclude la comparsa di fiocchi a quote medie, in caso di rovesci intensi e locali cali termici più marcati, soprattutto nelle conche interne soggette a raffreddamento notturno. Anche il Molise e i rilievi della Basilicata centro-settentrionale potrebbero assistere a imbiancate fuori stagione.

Il miglioramento è atteso nella giornata di sabato 4 ottobre, a partire dal Sud e dal medio Adriatico. Tuttavia, nel contempo, un nuovo impulso freddo in quota potrebbe raggiungere le Alpi di confine, favorendo deboli nevicate sui settori più settentrionali e altoatesini.

Questo episodio, per intensità e tempistica, rappresenta un evento di natura anomala, con connotati pienamente invernali in un periodo in cui, statisticamente, l’Italia dovrebbe trovarsi ancora in un contesto climatico tardo-estivo o di inizio autunno. Sarà cruciale monitorare gli sviluppi a breve termine per valutare l’effettiva portata dei fenomeni nevosi e le eventuali criticità legate alle gelate precoci nelle zone interne.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!