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Meteo, Neve a Bassa Quota da Giovedì 20: ecco le zone coinvolte

Da giovedì 20 novembre primo affondo artico sull’Italia: attese nevicate a quote basse, localmente fino ai fondovalle alpini. Weekend freddo e perturbato, clima pienamente invernale.

Un deciso cambio di passo nell’evoluzione meteorologica è atteso a partire da giovedì 20 novembre, quando una massa d’aria fredda di origine artica marittima farà il suo ingresso nel bacino del Mediterraneo, innescando un sensibile calo delle temperature e determinando condizioni favorevoli alla formazione di nevicate, anche a quote inusualmente basse per il periodo. I principali modelli numerici di previsione meteorologica sono ormai allineati su questa tendenza, che segna l’inizio di una fase pienamente invernale.

L’irruzione fredda avrà caratteristiche tipiche delle configurazioni sinottiche tardo-autunnali più incisive, con una saccatura nord-atlantica che affonderà fino alla Penisola Iberica, richiamando masse d’aria polare marittima che scivoleranno lungo il bordo orientale della struttura ciclonica, dirette verso l’Italia. L’apice dell’instabilità è atteso tra venerdì 21 e domenica 23 novembre, con precipitazioni diffuse e localmente intense su gran parte del territorio nazionale, specialmente al Centro-Nord.

Il raffreddamento atmosferico sarà repentino, favorito dall’arrivo di venti settentrionali e da una progressiva erosione della colonna d’aria mite preesistente. In questo contesto, la quota neve subirà un notevole abbassamento, specie al Nord: sulle Alpi i fiocchi potrebbero scendere fino ai fondovalle, attorno ai 300-500 metri, in particolare in presenza di omotermia, fenomeno che consente una distribuzione verticale uniforme della temperatura e favorisce il mantenimento delle precipitazioni solide fino a bassa quota.

Sull’Appennino settentrionale e centrale, la quota neve risulterà leggermente più elevata, compresa tra 1000 e 1300 metri, con la possibilità di accumuli significativi nei settori esposti alle correnti da nord-est. Tuttavia, non si escludono brevi episodi nevosi fino in collina tra Piemonte meridionale, Lombardia sud-occidentale e zone interne della Liguria, dove la combinazione tra forti precipitazioni e l’arrivo repentino del nocciolo freddo in quota potrà dare origine alle cosiddette nevicate da rovesciamento.

Questi eventi, noti in ambito meteorologico per la loro rapidità ed intensità, si verificano quando le precipitazioni intense trascinano verso il basso masse d’aria molto fredde in quota, determinando la formazione di fiocchi umidi e pesanti, anche con temperature al suolo marginali. Si tratta però di episodi brevi, che difficilmente producono accumuli consistenti a causa dell’instabilità termica della colonna d’aria.

Nel contesto climatico attuale, la neve a bassa quota nel mese di novembre rappresenta un’anomalia relativa. Sebbene in passato non fossero eventi eccezionali, negli ultimi vent’anni la loro frequenza si è sensibilmente ridotta, complici temperature medie più elevate e una minore incidenza di irruzioni fredde precoci. Tuttavia, in presenza di configurazioni bariche particolarmente favorevoli, come quella prevista nei prossimi giorni, non è impossibile osservare fenomeni nevosi anche sotto i 500 metri.

In sintesi, il peggioramento atteso tra il 20 e il 23 novembre porterà con sé una svolta stagionale netta, con il primo vero assaggio d’inverno, accompagnato da freddo intenso e nevicate a quote localmente molto basse, specie al Nord-Ovest. Sarà un banco di prova importante anche per la tenuta delle infrastrutture e per il settore agroalimentare, che potrebbe risentire delle brusche variazioni termiche.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!