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Meteo, Tra 24 Ore Temperature in Picchiata: Ecco Dove Farà più Freddo

Aria fredda in discesa dalla Russia porterà un netto calo termico su tutta Italia: minime sotto i 10°C anche in pianura e prime spruzzate di neve oltre i 1500 metri sull’Appennino.

Le ultime ore di Settembre segnano il termine di una parentesi di relativa stabilità atmosferica. Le prossime 24-48 ore saranno ancora caratterizzate da condizioni meteorologiche tutto sommato gradevoli e in media con il periodo, ma con notti già fresche, soprattutto al Nord e nelle aree interne del Centro. Le minime in queste zone potranno scendere diffusamente sotto i 10°C, con valori localmente inferiori nei fondovalle alpini e appenninici.

Dalla serata di martedì 30 settembre, una massa d’aria fredda di origine russo-siberiana inizierà a spingere verso l’Italia, attivando un vortice ciclonico in avvicinamento dall’alto Adriatico. I primi segnali del peggioramento si avvertiranno al Nordest con l’arrivo di nubi in progressivo aumento e un rinforzo dei venti di Bora. Da mercoledì 1 ottobre, l’irruzione fredda coinvolgerà gran parte del Nord e il versante adriatico del Centro, portando un deciso calo termico, piogge sparse e ventilazione sostenuta da nord-est.

Il peggioramento si estenderà entro giovedì anche alle regioni centro-meridionali, con particolare coinvolgimento del settore adriatico e del Sud. A livello termico, si attende un raffreddamento generalizzato su tutto il Paese, con valori massimi e minimi inferiori alle medie del periodo anche di 6-8°C. Nelle prime ore di venerdì 3 ottobre, le temperature minime potrebbero scendere fino a 3-4°C nei fondovalle alpini (Bolzano e valli limitrofe), e attestarsi tra 6 e 9°C in Pianura Padana, in particolare tra Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia. Anche città come Torino, Milano, Bologna e Firenze sperimenteranno valori sotto i 10°C.

La notte tra mercoledì e giovedì sarà particolarmente favorevole al raffreddamento radiativo, con cieli sereni e aria secca che favoriranno la dispersione notturna del calore accumulato durante il giorno. Questo fenomeno, tipico delle stagioni di transizione, accentuerà ulteriormente la sensazione di freddo, soprattutto in pianura e nei settori interni lontani dal mare.

In montagna, oltre i 1500-1600 metri, le temperature si avvicineranno allo zero, con la possibilità di deboli nevicate a carattere di spruzzata sui rilievi dell’Appennino centrale, in particolare tra Abruzzo, Molise e Basilicata. Sebbene si tratti di fenomeni sporadici e localizzati, la loro presenza è indicativa di un chiaro cambio di passo stagionale.

Un ruolo rilevante nella percezione del freddo sarà giocato dai venti da nord-est: Grecale e Tramontana soffieranno con intensità moderata o forte, specie lungo le regioni adriatiche, tra Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Raffiche comprese tra i 30 e i 50 km/h accentueranno il disagio termico, abbassando la temperatura percepita (wind chill) anche di 3-5°C rispetto ai valori registrati.

Le zone più esposte al calo termico saranno le pianure del Nord, le vallate interne del Centro (in particolare Umbria, Toscana e Lazio) e l’Appennino centro-meridionale. In queste aree, il risveglio di giovedì sarà contrassegnato da cieli sereni, aria limpida e temperature rigide, in un contesto che richiama l’autunno maturo e prelude a ulteriori affondi freddi nei giorni successivi.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!