Una vasta e strutturata area depressionaria di origine atlantica è in rapido approfondimento sul bacino occidentale del Mediterraneo e, secondo gli ultimi modelli previsionali, si avvia a divenire una delle più intense degli ultimi mesi. Il ciclone, alimentato dall’ingresso di aria fredda in discesa dal Nord Europa e dal contrasto termico con le acque superficiali del Mare Nostrum – ancora insolitamente calde per il periodo – andrà a generare condizioni atmosferiche potenzialmente critiche a partire da mercoledì 15 ottobre. Si attiverà una dinamica esplosiva in grado di produrre fenomeni meteorologici di forte impatto, con elevato rischio idrogeologico su diverse aree del Paese.

Le acque marine, che in queste settimane hanno mantenuto temperature superiori alle medie stagionali, rappresentano il vero carburante del sistema: il rilascio di calore latente attraverso l’evaporazione intensifica l’umidità disponibile nell’atmosfera, aumentando l’instabilità e favorendo la formazione di celle temporalesche organizzate e persistenti. Il cuore del ciclone si muoverà dalla Penisola Iberica verso l’Italia meridionale, richiamando correnti cicloniche sud-orientali e generando venti tempestosi con raffiche fino a 90 km/h, soprattutto lungo i versanti esposti di Sardegna e Sicilia.
Le precipitazioni attese potranno assumere carattere di nubifragio, con accumuli previsti anche superiori ai 100 mm in 24 ore – quantitativi equivalenti alla pioggia attesa in un intero mese – concentrati in poche ore. Le aree maggiormente esposte saranno Sicilia orientale, Sardegna meridionale, Calabria ionica e Basilicata. In queste zone non si escludono allagamenti, esondazioni di corsi d’acqua minori e frane, con possibili disagi alla circolazione stradale e ferroviaria.

Il contesto atmosferico richiede massima attenzione: le condizioni previste ricalcano dinamiche già osservate durante eventi estremi verificatisi nel 2023 e nel 2024, con risvolti drammatici su alcune comunità locali. Dopo il transito della prima struttura ciclonica, una temporanea tregua potrà favorire un parziale miglioramento nella giornata di venerdì 17. Tuttavia, le proiezioni a medio termine evidenziano già un nuovo peggioramento per il fine settimana, legato all’eventuale formazione di un TLC (Tropical Like Cyclone). Questo tipo di sistema, pur non essendo un vero uragano, presenta caratteristiche tropicali con un core caldo e un’intensa attività convettiva, capace di scaricare al suolo precipitazioni di estrema intensità.
Le autorità locali e la popolazione residente nelle aree a rischio sono invitate a seguire con attenzione gli aggiornamenti ufficiali diramati dalla Protezione Civile e dai Centri Meteorologici Regionali. Il rapido evolversi della situazione impone un costante monitoraggio, poiché anche lievi variazioni nella traiettoria del minimo barico potrebbero modificare sensibilmente l’impatto al suolo dei fenomeni associati.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!