Una persistente e diffusa nebbia interesserà la Pianura Padana tra martedì 4 e giovedì 6 novembre, determinando condizioni di visibilità fortemente compromessa in diverse aree della pianura centro-orientale. Il fenomeno, legato alla stabilità atmosferica in quota e all’inversione termica nei bassi strati, si concentrerà prevalentemente tra il basso Milanese e il Delta del Po, con fasi particolarmente critiche nelle ore notturne e mattutine.
Nella giornata di martedì 4 novembre, i primi banchi di nebbia faranno la loro comparsa già dalle ore dell’alba sul settore centro-meridionale della Lombardia: coinvolti il Milanese sudorientale, Lodigiano, bassa Bergamasca, bassa Bresciana, Cremasco, Cremonese e gran parte del Mantovano. In questa fase, tuttavia, si prevede una rapida dissoluzione dei banchi entro le ore 10-11 grazie all’irraggiamento solare e al lieve rimescolamento dell’aria nei bassi strati.
Più marcato e persistente sarà il peggioramento atteso dalla serata dello stesso martedì, quando la nebbia tornerà a svilupparsi in modo compatto ed esteso a partire dal Novarese verso est, coinvolgendo Ferrarese e Veneziano, fino a coprire quasi interamente la pianura tra Piemonte orientale, Lombardia meridionale, Emilia e Veneto centro-meridionale. In questa fase, i valori di visibilità orizzontale potranno scendere anche sotto i 100 metri, con conseguenti criticità per la circolazione stradale, ferroviaria e aerea.
Durante le prime ore di mercoledì 5 novembre, l’espansione del cuscinetto d’aria fredda nei bassi strati consentirà alla nebbia di estendersi ulteriormente verso ovest, andando a coinvolgere anche il Piemonte occidentale, con interessamento parziale della provincia di Torino. Tuttavia, già dalla tarda mattinata di mercoledì, la nebbia tenderà nuovamente a localizzarsi, persisterà soprattutto sulle aree di bassa pianura tra sud Lombardia, basso Veneto e settore padano dell’Emilia-Romagna. Il Friuli Venezia Giulia rimarrà completamente al di fuori dal fenomeno, grazie alla maggiore ventilazione settentrionale in quota e all’orografia che inibisce l’accumulo dell’umidità nei bassi strati.
A partire dalla serata di mercoledì 5 e fino alle ore centrali di giovedì 6 novembre, una nuova intensificazione del fenomeno interesserà nuovamente l’intero asse padano, dal Torinese orientale fino a Padovano, Rodigino e Ferrarese, con condizioni critiche nelle vallate chiuse e nei tratti stradali in prossimità del corso del Po.
Si raccomanda la massima prudenza negli spostamenti nelle fasce orarie più esposte (dalle 22 alle 11), con particolare attenzione ai tratti autostradali A1, A4, A21 e A22, dove la visibilità potrà risultare fortemente compromessa. La situazione è attesa in miglioramento solo da venerdì 7 novembre, con l’ingresso di una perturbazione atlantica che favorirà un progressivo rimescolamento dell’aria.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
