L’Italia si prepara a vivere una fase meteorologica particolarmente stabile e mite, grazie all’espansione di un robusto campo di alta pressione di matrice subtropicale che, nel corso della prossima settimana, abbraccerà gran parte del bacino del Mediterraneo. L’assetto barico previsto a partire da martedì 11 novembre coincide perfettamente con la cosiddetta “Estate di San Martino”, un periodo, noto nella climatologia popolare, caratterizzato da condizioni meteo eccezionalmente miti e soleggiate nel cuore dell’autunno. Tale configurazione sarà favorita da un promontorio anticiclonico che garantirà tempo stabile e temperature superiori alla media, soprattutto al Centro-Sud, con massime che localmente potranno raggiungere i 24°C su Sicilia, Sardegna, Puglia e Calabria.
Il Nord Italia, sebbene anch’esso coinvolto dalla stabilità atmosferica, vedrà condizioni meno favorevoli alla piena insorgenza del soleggiamento a causa dell’inversione termica e della permanenza di uno strato di umidità nei bassi strati. Ciò favorirà la formazione di nebbie estese e persistenti sulle pianure di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, specie durante le ore notturne e mattutine, con temperature minime inferiori ai 5°C e massime che difficilmente supereranno i 14-16°C. Sui litorali liguri sarà invece possibile lo sviluppo di nubi basse marittime e locali pioviggini. In montagna e lungo l’Appennino centrale e settentrionale, il tempo si manterrà stabile e asciutto, con buona visibilità e temperature in progressivo aumento anche in quota, segnale inequivocabile della presenza dell’anticiclone.
Tuttavia, questa parentesi quasi primaverile sarà destinata a interrompersi bruscamente nella seconda parte del mese. A partire dal 18-19 novembre si prevede un deciso cambiamento del quadro meteorologico per effetto dell’ingresso di masse d’aria molto più fredde e instabili provenienti dal nord Europa attraverso la Porta del Rodano. Questo flusso artico-marittimo potrebbe innescare la genesi di un ciclone mediterraneo, con il suo centro d’azione nei pressi dei bacini tirrenici. Le condizioni saranno favorevoli allo sviluppo di una struttura depressionaria semi-stazionaria, con conseguenti precipitazioni diffuse e localmente intense, soprattutto sui versanti esposti delle regioni tirreniche e sulle zone montuose dell’Appennino.
Il contrasto tra l’aria fredda in discesa e le acque del Mediterraneo ancora miti potrebbe alimentare fenomeni meteorologici di forte intensità, con rischio concreto di nubifragi, temporali autorigeneranti e raffiche di vento impetuose. Non si escludono criticità idrogeologiche e allagamenti, specie nelle aree a maggiore vulnerabilità idraulica.
La fase successiva, attesa intorno al 21-22 novembre, potrebbe segnare l’avvio della vera stagione invernale. Le proiezioni modellistiche indicano infatti l’ingresso deciso di aria artica con conseguente crollo delle temperature su tutto il territorio nazionale. Si tratterebbe di una svolta stagionale netta, capace di portare valori termici al di sotto delle medie del periodo su gran parte del continente europeo, inclusa l’Italia. Le precipitazioni, in un simile contesto, potrebbero assumere carattere nevoso fino a quote relativamente basse, in particolare su Alpi, Appennino settentrionale e zone collinari del Centro-Nord, ma sarà necessario attendere ulteriori aggiornamenti per definire con maggiore precisione l’evoluzione sinottica e la quota neve.
In sintesi, dopo una settimana dominata dall’anticiclone e da un clima quasi tardo estivo al Sud, l’Italia dovrà fare i conti con un’importante irruzione artica nella terza decade di novembre, con possibili effetti severi sul fronte idro-meteorologico e con l’avvio concreto della stagione invernale.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
