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Il Treno Polare, dall’Italia al Circolo Artico: un’avventura ferroviaria imperdibile -VIDEO-

Un’avventura ferroviaria straordinaria attraverso cinque nazioni europee fino al Circolo Polare Artico. Tra paesaggi mozzafiato, treni notturni e città nordiche un viaggio magico.
norwegianroutes.com

Partire da Milano Centrale e arrivare fino al Circolo Polare Artico senza mai lasciare i binari ferroviari non è soltanto un sogno romantico per viaggiatori nostalgici, ma una realtà concreta che attraversa cinque nazioni europee in un’odissea di circa due giorni. Si tratta di un’esperienza che richiede pazienza, spirito di adattamento e una buona dose di curiosità, ma che ripaga con paesaggi mozzafiato che si trasformano chilometro dopo chilometro, dalle pianure lombarde alle distese innevate della Lapponia svedese, fino ai fiordi norvegesi oltre il Circolo Polare Artico.

Il viaggio verso l’estremo nord europeo rappresenta una delle ultime grandi avventure ferroviarie del continente, un percorso che attraversa Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia seguendo una rete di collegamenti che si snoda per oltre tremila chilometri. La destinazione finale è Narvik, città portuale norvegese situata a circa duecentoventi chilometri a nord del Circolo Polare Artico, affacciata sul fiordo di Ofotfjord e circondata da montagne che in inverno diventano teatro naturale per le aurore boreali e in estate per il sole di mezzanotte.

Il primo segmento del percorso prevede la partenza dalla stazione di Milano Centrale con destinazione Svizzera, dove si presentano due alternative principali. La prima porta a Zurigo dopo poco più di tre ore di viaggio, mentre la seconda conduce a Basilea impiegando circa quattro ore. Entrambe le città elvetiche fungono da snodi cruciali per proseguire verso nord, offrendo coincidenze con i treni diretti in Germania. Da questi centri svizzeri si prosegue verso Amburgo, metropoli anseatica che rappresenta il secondo fondamentale punto di transito dell’itinerario.

Il tragitto dalla Svizzera alla Germania offre diverse possibilità ai viaggiatori. Da Basilea ad Amburgo il percorso richiede tra le sei ore e trenta minuti e le sette ore e trenta minuti, mentre partendo da Zurigo la durata si estende fino alle sette ore e trenta minuti. Le opzioni includono il treno notturno ÖBB Nightjet, particolarmente apprezzato da chi desidera risparmiare tempo e costi di pernottamento, oppure i servizi diurni ad alta velocità ICE della Deutsche Bahn o le corse delle ferrovie svizzere SBB. Il Nightjet austriaco offre diverse categorie di sistemazione, dai posti a sedere nelle carrozze aperte alle cuccette con sei letti per compartimento, fino agli scomparti letto privati con uno, due o tre posti dotati di servizi igienici nel corridoio e docce spaziose.

Arrivati ad Amburgo si apre la fase scandinava del viaggio. Da qui parte il treno IC diretto che collega la città tedesca a Copenaghen in circa cinque ore, attraversando il suggestivo ponte-tunnel di Øresund che unisce Germania e Danimarca passando sotto lo stretto per riemergere su un’isola artificiale prima di proseguire sul ponte strallato più lungo del mondo. Questo segmento del percorso regala vedute spettacolari sul Mar Baltico e permette di apprezzare il passaggio tra l’Europa continentale e quella scandinava. Un’alternativa consiste nell’utilizzare un treno notturno diretto che da Amburgo raggiunge la capitale danese con un viaggio della durata di quattordici ore, permettendo di arrivare riposati e pronti per la successiva tappa.

Da Copenaghen il viaggio continua verso Stoccolma attraverso due possibili soluzioni ferroviarie. La prima prevede l’utilizzo dei treni diretti SJ X2000 o Snabbtåg, convogli ad alta velocità che coprono la distanza tra le due capitali scandinave in circa cinque ore attraversando paesaggi di campagna svedese, immense pinete alternate a grandi laghi tra cui quello di Vänern, uno dei più vasti d’Europa. Durante questo tragitto i viaggiatori possono osservare la trasformazione graduale del paesaggio che da urbano diventa sempre più selvaggio man mano che si procede verso nord. La seconda opzione, destinata a chi preferisce ottimizzare i tempi, consiste in un treno notturno che impiega circa quattordici ore.

La capitale svedese rappresenta l’ultimo grande centro urbano prima dell’ingresso definitivo nelle terre artiche. Stoccolma stessa merita una sosta, distribuita com’è su quattordici isole collegate da una cinquantina di ponti, con il suo mix di architettura medievale e moderna. Ma per chi prosegue verso il Circolo Polare Artico, dalla stazione centrale di Stoccolma parte il treno più iconico dell’intero percorso: il Nattåg 94, conosciuto anche come Arctic Circle Train o Narvik Night Train, il convoglio notturno che attraversa la Svezia settentrionale fino alla Norvegia in un viaggio di oltre diciotto ore.

Il treno notturno SJ da Stoccolma a Narvik parte ogni sera intorno alle diciotto dalla stazione centrale e rappresenta forse il segmento più suggestivo dell’intera odissea ferroviaria. Durante le prime ore il convoglio attraversa le foreste della Svezia meridionale, che in inverno appaiono immerse nel buio con rami carichi di neve e paesaggi silenziosi interrotti solo dalle luci sparse dei villaggi. Il treno effettua fermate in diverse città lungo il percorso, tra cui l’aeroporto di Arlanda, Uppsala, Gävle, Sundsvall, Umeå, permettendo ai passeggeri di salire e scendere durante la notte.

Man mano che si procede verso nord, il paesaggio subisce una trasformazione radicale. Le temperature scendono ben al di sotto dello zero durante i mesi invernali, i corsi d’acqua si congelano e la vegetazione si dirada progressivamente lasciando spazio alla tundra e alle montagne innevate. Tra le fermate più notevoli si incontrano Boden, Gällivare, Kiruna e Abisko. Kiruna è famosa per il celebre Ice Hotel di Jukkasjärvi, struttura completamente costruita in ghiaccio che viene ricostruita ogni inverno, mentre Abisko è rinomata tra gli appassionati come uno dei migliori luoghi al mondo per l’osservazione delle aurore boreali grazie al particolare microclima che garantisce cieli sereni anche quando nelle zone circostanti le condizioni meteorologiche sono avverse.

Uno dei momenti più emozionanti del viaggio in treno è l’attraversamento del Circolo Polare Artico, che segna l’ingresso ufficiale nella Lapponia svedese. Durante l’inverno le notti sono lunghe e buie, offrendo ampie opportunità di avvistare l’aurora boreale direttamente dal finestrino del treno o durante le brevi soste nelle stazioni. Il fenomeno delle luci del nord è visibile nella regione da settembre ad aprile, con un picco tra novembre e gennaio durante i mesi della notte polare. Al contrario, durante l’estate il sole di mezzanotte illumina il paesaggio artico ventiquattro ore su ventiquattro tra il ventisei maggio e il diciassette luglio, creando un’atmosfera surreale in cui il tempo sembra perdere significato.

Il treno notturno offre diverse opzioni di sistemazione per affrontare le diciotto-diciannove ore di viaggio. I posti a sedere nelle carrozze aperte sono relativamente confortevoli e rappresentano la soluzione più economica, con tariffe che partono da circa cinquanta euro. Le cuccette dispongono sempre di compartimenti con sei letti disposti su tre livelli per lato e offrono maggiore privacy rispetto ai sedili. Gli scomparti letto rappresentano l’opzione più confortevole, disponibili in configurazione a tre letti come soluzione economica oppure prenotabili per due viaggiatori o in uso singolo con i letti non utilizzati che vengono chiusi. I servizi igienici e le docce si trovano nel corridoio della carrozza, con docce descritte come molto spaziose, riscaldate e pulite, complete di asciugamani gratuiti.

Durante il viaggio notturno il treno attraversa duecentonovantatré ponti e centoquarantaquattro tunnel, percorrendo uno dei tracciati ferroviari più spettacolari d’Europa. Il paesaggio visibile dai finestrini cambia continuamente, passando dalle foreste boreali alle distese di tundra, dalle vallate attraversate da fiumi impetuosi alle montagne che si ergono maestose ai lati dei binari. In inverno il gelo è intenso e le temperature possono scendere fino a meno trenta gradi nelle notti più fredde, con il treno che avanza tra muri di neve e binari a volte completamente ricoperti dal ghiaccio. Questa tratta ferroviaria risale la Svezia centrale fino alle regioni artiche, attraversando paesaggi che sembrano appartenere a un altro mondo.

L’arrivo a Narvik avviene nel primo pomeriggio, dopo aver attraversato il confine svedese-norvegese. La città si presenta incastonata tra le vette delle montagne e le acque profonde del fiordo di Ofotfjord, un panorama che lascia senza fiato chiunque arrivi per la prima volta. Narvik non è soltanto il punto terminale di questo lungo viaggio ferroviario, ma anche il punto di partenza per ulteriori esplorazioni dell’Artico norvegese. La città stessa vanta una storia affascinante legata alla Seconda Guerra Mondiale, quando fu teatro della celebre battaglia di Narvik nell’aprile-giugno del millenovecento quaranta, episodio cruciale per il controllo delle rotte del ferro svedese destinate all’industria bellica.

Da Narvik parte la ferrovia di Ofoten, linea ferroviaria costruita alla fine dell’Ottocento che si estende per quarantatré chilometri fino al confine svedese presso Bjørnfjell, dove si collega con la linea del minerale svedese Malmbanan. La costruzione di questa ferrovia richiese l’impiego di oltre cinquemila operai specializzati che utilizzarono tecniche ingegneristiche innovative per attraversare i difficili terreni montagnosi, costruendo ponti, tunnel e affrontando pendenze ripide. Oggi la linea di Ofoten continua a essere utilizzata per il trasporto del minerale di ferro dalle miniere di Kiruna al porto di Narvik che rimane libero dai ghiacci tutto l’anno grazie alla corrente del Golfo, ma è diventata anche un’attrazione turistica apprezzata per i suoi paesaggi mozzafiato e la ricca storia.

Il viaggio da Narvik lungo la ferrovia di Ofoten offre viste spettacolari sul fiordo blu ghiaccio, montagne imponenti e cascate drammatiche, con guide a bordo che raccontano la storia della costruzione della linea e degli eventi della Seconda Guerra Mondiale che segnarono profondamente questa regione. I tour in treno da Narvik a Bjørnfjell durano circa due-tre ore tra andata e ritorno, permettendo ai visitatori di apprezzare le meraviglie ingegneristiche dei tunnel e dei ponti che si snodano attraverso i paesaggi artici. Durante la breve sosta al confine svedese è possibile scendere dal treno per scattare fotografie prima di ripartire verso Narvik.

Narvik offre numerose attrazioni per chi ha completato il lungo viaggio ferroviario. Il Museo della Guerra di Narvik costituisce una tappa obbligata per comprendere il significato storico della città, con esposizioni che raccontano la battaglia del millenovecento quaranta e le vite delle persone colpite dal conflitto. Il Polar Park, lo zoo più settentrionale al mondo, permette di osservare da vicino la fauna artica tra cui lupi, linci, orsi, renne, alci e volpi artiche in un ambiente che riproduce il loro habitat naturale. Per gli amanti delle attività all’aperto, la zona circostante offre possibilità di escursionismo, arrampicata, mountain bike e sci, con il comprensorio sciistico di Narvikfjellet che vanta uno dei maggiori dislivelli di tutta la Scandinavia e condizioni eccellenti per lo sci fuori pista.

La funivia che sale fino sulla cima del monte Narvikfjellet permette di ammirare panorami straordinari sulla città, sul fiordo e sulle montagne circostanti, con la possibilità di osservare il sole di mezzanotte durante l’estate o le aurore boreali durante l’inverno direttamente dalla vetta. Numerose escursioni guidate sono disponibili per chi desidera esplorare la natura selvaggia dell’Artico, dalle gite con i cani da slitta alle escursioni con le pelli di foca, dalle cerimonie Sami per celebrare l’aurora boreale ai safari fotografici alla ricerca della fauna locale. La cultura Sami, popolazione indigena che per prima si stabilì in questa regione praticando l’allevamento delle renne, rappresenta un elemento importante del patrimonio culturale di Narvik e dell’intera regione artica.

Tirando le somme dell’intero percorso ferroviario da Milano a Narvik, se non si verificano imprevisti quali ritardi o disservizi con i treni, sono necessari circa due giorni di viaggio effettivo per completare l’odissea. Questo calcolo tiene conto dei vari cambi di treno e delle coincidenze tra i diversi servizi ferroviari, ma non include eventuali soste intermedie che i viaggiatori potrebbero decidere di effettuare per visitare le città lungo il percorso. Il tempo totale può essere ridotto ottimizzando le coincidenze e utilizzando prevalentemente treni notturni, oppure può essere esteso se si desidera esplorare con calma le diverse tappe, trasformando il viaggio stesso in un’esperienza di scoperta graduale dell’Europa settentrionale.

Per effettuare l’intero percorso con un unico titolo di viaggio si può utilizzare il pass Interrail Global Pass, che permette di viaggiare sui treni di trentatré paesi europei inclusi Italia, Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia. Questo pass ferroviario non è un biglietto singolo stampabile alla biglietteria, ma piuttosto un pass ombrello che copre la maggior parte delle tratte ferroviarie europee. Esistono diverse tipologie di Global Pass a seconda della durata del viaggio e del numero di giorni di viaggio desiderati. Le formule più utilizzate per questo tipo di avventura includono i pass flessibili che offrono un determinato numero di giorni di viaggio nell’arco di uno o due mesi, oppure i pass continui che permettono viaggi illimitati per un periodo consecutivo che va da quindici giorni fino a tre mesi.

I prezzi del Global Pass variano in base all’età del viaggiatore, alla durata e alla classe di viaggio scelta. Per la categoria giovani, che comprende i viaggiatori tra i dodici e i ventisette anni, un pass da quattro giorni in un mese costa circa duecentododici euro, mentre un pass da sette giorni in un mese arriva a duecentottantasei euro e un pass da quindici giorni consecutivi si attesta sui trecentocinquantasette euro. Per gli adulti tra i ventotto e i cinquantanove anni i prezzi partono da duecentottantatré euro per quattro giorni in un mese, raggiungendo i trecentottantuno euro per sette giorni in un mese e i quattrocentosettantasei euro per quindici giorni consecutivi. La categoria senior per i viaggiatori sopra i sessant’anni beneficia di prezzi leggermente ridotti rispetto agli adulti.

È importante sottolineare che il pass Interrail copre l’accesso ai treni ma non include le prenotazioni obbligatorie richieste da alcuni servizi ferroviari. Per i treni ad alta velocità nazionali la prenotazione costa mediamente dieci euro, mentre per i treni internazionali ad alta velocità il costo medio si aggira sui quindici euro. I treni notturni richiedono sempre la prenotazione obbligatoria con un costo medio di venti euro per i posti a sedere, che aumenta per le cuccette e gli scomparti letto a seconda della sistemazione scelta. Il treno notturno da Stoccolma a Narvik, per esempio, prevede prenotazioni a partire da circa cinquanta euro per i posti a sedere, settanta euro per le cuccette e cifre superiori per gli scomparti letto privati.

Alcuni treni richiedono supplementi aggiuntivi oltre alla prenotazione. Il treno notturno ÖBB Nightjet da utilizzare nel tratto tra Svizzera e Germania prevede supplementi variabili a seconda della tratta e della sistemazione scelta. Per i treni EuroCity e RailJet che attraversano il Brennero tra Austria e Italia sono necessari supplementi speciali, mentre per i treni ad alta velocità come il TGV francese o l’ICE tedesco la prenotazione è spesso obbligatoria con costi che variano dai tre ai trenta euro a seconda della tratta. La maggior parte dei treni regionali e nazionali non richiede prenotazione, permettendo di viaggiare in modo flessibile semplicemente salendo a bordo con il pass attivo.

Il viaggio da Milano al Circolo Polare Artico rappresenta un’esperienza che va ben oltre il semplice spostamento geografico. Si tratta di un’immersione graduale in culture, paesaggi e climi profondamente diversi, un percorso che permette di apprezzare le distanze europee in un modo che l’aereo non potrà mai offrire. Vedere dal finestrino il progressivo cambiamento della vegetazione, l’allungarsi delle ore di luce o di buio a seconda della stagione, l’architettura delle città che si trasforma da mediterranea a continentale fino a diventare scandinava, costituisce una lezione di geografia vivente che nessun libro o documentario potrebbe eguagliare. È un viaggio che richiede tempo, ma che ripaga con ricordi indelebili e la consapevolezza di aver compiuto una delle ultime grandi avventure ferroviarie ancora possibili nel continente europeo.

Non è un viaggio per tutti. Richiede infatti grande pazienza per affrontare le lunghe ore sui treni, curiosità per apprezzare i cambiamenti continui di paesaggio e cultura, flessibilità per gestire eventuali ritardi o cambi di programma che sono sempre possibili quando si concatenano così tanti servizi ferroviari diversi. Ma per chi è disposto ad abbracciare lo spirito del viaggio lento, del cosiddetto slow travel in contrapposizione alla frenesia dei viaggi aerei low cost, questo percorso ferroviario offre un’esperienza unica. È il genere di avventura che merita di essere vissuta almeno una volta nella vita, un viaggio che inizia nella vivace Milano e termina nell’Artico norvegese, attraversando il cuore pulsante dell’Europa in treno. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!